1 Corinzi

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Capitolo 16

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Conclusione

Raccomandazioni. Saluti. Augurio finale

1 Quanto poi alla colletta in favore dei fratelli, fate anche voi come ho ordinato alle Chiese della Galazia.
At 9,13+
2 Ogni primo giorno della settimana ciascuno metta da parte ciò che gli è riuscito di risparmiare, perché non si facciano le collette proprio quando verrò io.
Gal 2,10
Mt 28,1+
3 Quando poi giungerò, manderò con una mia lettera quelli che voi avrete scelto per portare il dono della vostra liberalità a Gerusalemme.
4 E se converrà che vada anch'io, essi partiranno con me.
5 Verrò da voi dopo aver attraversato la Macedonia, poiché la Madedonia intendo solo attraversarla;
6 ma forse mi fermerò da voi o anche passerò l'inverno, perché siate a predisporre il necessario per dove andrò.
At 19,21
At 20,1s
7 Non voglio vedervi solo di passaggio, ma spero di trascorrere un po' di tempo con voi, se il Signore lo permetterà.
8 Mi fermerò tuttavia a Èfeso fino a Pentecoste,
9 perché mi si è aperta una porta grande e propizia, anche se gli avversari sono molti.
10 Quando verrà Timòteo, fate che non si trovi in soggezione presso di voi, giacché anche lui lavora come me per l'opera del Signore.
1 Cor 4,17
11 Nessuno dunque gli manchi di riguardo; al contrario, accomiatatelo in pace, perché ritorni presso di me: io lo aspetto con i fratelli.
1 Tm 4,12
12 Quanto poi al fratello Apollo, l'ho pregato vivamente di venire da voi con i fratelli, ma non ha voluto assolutamente saperne di partire ora; verrà tuttavia quando gli si presenterà l'occasione.
At 18,24+
13 Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti.
1 Pt 5,8-9
14 Tutto si faccia tra voi nella carità.
15 Una raccomandazione ancora, o fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è primizia dell'Acaia; hanno dedicato se stessi a servizio dei fedeli;
1 Cor 1,16
16 siate anche voi deferenti verso di loro e verso quanti collaborano e si affaticano con loro.
1 Ts 5,12-13
Fil 2,29-30
17 Io mi rallegro della visita di Stefana, di Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla vostra assenza;
18 essi hanno allietato il mio spirito e allieteranno anche il vostro.
Sappiate apprezzare siffatte persone.
19 Le comunità dell'Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa.
At 18,2+
Rm 16,5+
20 Vi salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo.
2 Cor 13,12+
21 Il saluto è di mia mano, di Paolo.
Gal 6,11+
22 Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Maranà tha: vieni, o Signore!
23 La grazia del Signore Gesù sia con voi.
24 Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù!
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Abbreviazioni
16,1-24 Una colletta, prossima venuta di Paolo, Raccomandazioni e saluti
16,1-4 Una colletta per i fratelli di Gerusalemme
16,1 Paolo ha promosso una colletta a favore dei fratelli della Chiesa di Gerusalemme.
Circa questa colletta, vedi Rm 15,26-28; Gal 2,10; 2 Cor 8-9; At 24,17.
I « santi » ( cf. 2 Cor 8,4 ) sono i cristiani di Gerusalemme che, molto presto, ebbero bisogno di essere soccorsi ( At 11,29-30 ).
Questa colletta occupa un posto importante nelle preoccupazioni di Paolo, che vi vedeva il segno e la garanzia dell'unità tra le chiese fondate da lui e quelle dei giudeo-cristiani.
16,2 primo giorno della settimana: cioè il « giorno del Signore » ( cf. At 20,7; Ap 1,10; Mt 28,1 ), la domenica.
16,5-12 Prossima venuta di Paolo
16,7 Altra traduzione: « Non voglio, questa volta, vedervi solo di passaggio »,
ciò che supporrebbe una breve visita di poco anteriore, per altro poco probabile.
16,9 porta grande: stessa immagine in 2 Cor 2,12; Col 4,3,
per designare le facilità che si offrono al ministero di Paolo ( cf. Ap 3,8; At 14,27+ ).
16,12 ora: forse per non incoraggiare con la sua presenza il partito che si è formato intorno al suo nome ( 1 Cor 1,12; 1 Cor 3,4-6; 1 Cor 4,6 ).
16,13-24 Raccomandazioni e saluti
16,17 di Stefànci, di Fortunato e di Acàico: forse avevano portato a Paolo la lettera da Corinto ( 1 Cor 7,1 ).
16,19 Asia: la provincia romana dell'Asia Minore.
Per Aquila e Prisca vedi At 18,2.18.
16,22 Maràna tha: parole aramaiche che erano passate nella lingua liturgica; esprimevano la speranza della prossima parusia.
Significano: « Signore, vieni! » ( Ap 22,20; cf. Rm 13,12; Fil 4,5; Gc 5,8; 1 Pt 4,7 ).
Con BJ si può leggere anche Maran atha: « il Signore viene ».
anàtema: questa parola risponde ordinariamente, nell'AT, all'ebraico herem ( Gs 6,17+ ).
Nel NT, una volta ha il senso preciso di offerta al tempio ( Lc 21,5 );
più spesso esprime una maledizione, diretta contro colui stesso che la pronunzia se viene meno a un impegno sacro ( At 23,12-21; Rm 9,3 ),
o contro un altro, condannato per una colpa molto grave ( 1 Cor 16,22; Gal 1,8-9; cf. 1 Cor 12,3; Ap 22,3 ).