Perfectae caritatis

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Conclusione

25 Gli istituti per i quali sono state emanate queste norme di aggiornamento corrispondano prontamente alla loro divina vocazione e al compito che oggi devono assolvere nella Chiesa.

Il sacro Concilio infatti molto apprezza il loro genere di vista casta, povera e obbediente, di cui Cristo stesso è il modello, e ripone ferma speranza nella loro così feconda opera, sia nascosta che conosciuta da tutti.

Tutti i religiosi perciò, animati da fede integra, da carità verso Dio e il prossimo, dall'amore alla croce e dalla speranza nella futura gloria, diffondano in tutto il mondo la buona novella di Cristo, in modo che la loro testimonianza sia visibile a tutti e sia glorificato il Padre nostro che è nei cieli ( Mt 5,16 ).

Così, per l'intercessione della dolcissima vergine Maria madre di Dio, « la cui vita è modello per tutti »1 essi progrediranno ogni giorno più ed apporteranno frutti di salvezza sempre più abbondanti.

Le cose tutte e singole stabilite in questo Decreto sono piaciute ai Padri del Sacro Concilio.

E noi, con la potestà Apostolica conferitaCi da Cristo, unitamente ai Venerabili Padri, nello Spirito Santo le approviamo, decretiamo e stabiliamo, e ciò che è stato così dal Concilio stabilito ordiniamo che sia promulgato a gloria di Dio.

Roma, presso S. Pietro

il giorno 28 del mese di ottobre dell'anno 1965

Io Paolo Vescovo della Chiesa Cattolica

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1 S. Ambrogio, De Virginitate, l. II. c. II, n. 15