D 1938

24 Dicembre 1918

L 271

La vigilia del SS.mo Natale, mattina, sono le ore 6,30, in cui si suole celebrare la prima santa Messa,

e mi dispongo nel nome santo di Dio a andare a ricevere Gesù nella Santa Comunione.

Compiuto l'atto, devoto mi porto nel banco assegnato in coro.

Là, col mio Gesù, meditavo la carità, la benevolenza che ha Gesù per le sue creature,

[ -Quaderno 9-Pagina 95- ]

ringraziandolo con tutta l'effusione del mio povero cuore e (dicendogli) che tanto dono che fa a noi il Signore,

non basta tutto il mondo a ringraziarlo, e, nella strettissima intimità,

l'amabilissimo Signore Gesù Crocifisso mi disse...(sentite voi, carissimi in Dio pii lettori,

che avete il dono di essere ascritti alla pia e gloriosa Unione del SS.mo Crocifisso, e tutta la Pia Unione,

e fatene soave tesoro!) se io ero contento di Lui!

Oh, le meraviglie di Dio! quanta degnazione! Quanta gioia porta nei cuori dei Suoi devoti fedeli!

Ma può darsi cosa simile?! Il Signore abbassarsi, annichilirsi a un povero peccatore quale io sono,

pieno d'imperfezioni e di miserie?!

Oh, nel SS.mo Gesù Crocifisso e nella Santa Comunione da quel Cuore trafitto quante grazie e

quanto amore confidenziale, o Amore santissimo, da far sbalordire il mondo intero!

Ecco le precise parole che Gesù nella Santa Comunione mi disse: "Leopoldo, sei contento di Me?"

[ -Quaderno 9-Pagina 96- ]

Ritorno di nuovo nel Santuario la sera appresso, rammento a Gesù il bene, la carità,

la misericordia che ha verso di me, dicendogli:

O mio amato buon Gesù, e chi non è contento di Te?!

Dal Santo tabernacolo mi fece sentire che molti, moltissimi non lo vogliono! (detti di Gesù Sacramentato).

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