Segretario del Crocifisso

Indulgenza e benedizione del Papa

All'inizio del 1915, il Servo di Dio pensò che fosse venuto il momento opportuno

di far indulgenziare la Divozione a Gesù Crocifisso.

D'accordo con lui, approfittando d'una visita di S. Ecc. Mons. Angelo Bartolomasi a Sua Santità il Papa Benedetto XV,

scrissi una supplica al Santo Padre, nella quale, come Direttore dell'Unione,

chiedevo un'indulgenza per tutti i fedeli che praticassero la Divozione a Gesù Crocifisso.

Sua Santità concesse non solo l'indulgenza di trecento giorni, applicabile alle anime del Purgatorio,

per ogni volta che si pratica detta Divozione, ma con prezioso autografo sotto la propria fotografia,

volle aggiungere la benedizione seguente:

« Preghiamo il Signore a colmare di grazie il Direttore e gli ascritti alla Pia Unione del SS. Crocifisso,

canonicamente eretta in Torino, perché i Sacerdoti con la voce e con l'esempio,

e i secolari con la santità della vita, debbono sempre " praedicare Iesum Christum et hunc Crucifixum ". »

« Dal Vaticano, 18 gennaio 1915 ». Benedictus P. P. XV.

Questo avvenimento fu per l'Unione e per i devoti di Gesù Crocifisso il principio di una serie di grazie soprannaturali

che produssero fervore di vita interiore e attività di propaganda che andò sempre crescendo.

Appena ricevuto da Roma così grandi favori, d'intesa col Servo di Dio,

preparai il nuovo foglietto della Divozione a Gesù Crocifisso includendovi l'accenno all'indulgenza ottenuta,

e riportando il testo della preziosa benedizione pontificia sopraccitata.

Così dopo che S. Ecc. Mons. Angelo Bartolomasi, allora Vescovo Ausiliare di S. E. il Card. Agostino Richelmy,

Arcivescovo di Torino, ebbe accolto l'Unione del SS. Crocifisso sotto l'alto suo patronato,

sistemati definitivamente i foglietti della Divozione accompagnati dall'immagine

ritratta secondo la visione avuta dal Servo di Dio.

Ottenuto il nuovo Imprimatur, nel mese di luglio 1915, incominciai a far stampare 454.000 copie della Divozione

in lingua italiana, delle quali 128.000 in cromo, che tanto piacquero a tutti e particolarmente al Servo di Dio,

il quale si diede a propagarle specialmente tra i soldati chiamati, in quell'anno, alla guerra.

Di poi si procedette alla traduzione della Divozione nelle quattordici principali lingue e

alla stampa della medesima fino a raggiungere il numero di circa otto milioni di copie

che vennero spedite gratuitamente nelle diverse nazioni del mondo.2

Indice

2 Il 30 giugno 1958 si totalizzarono oltre nove milioni di foglietti in diciassette lingue.