Segretario del Crocifisso

Apostolato

Nell'anno 1918 si era in dubbio sulla convenienza di fare una relazione sulle opere dei Catechisti

in presenza di S. Ecc. Mons. Pinardi, Vescovo Ausiliare, e di tutti gli Zelatori dell'Unione.

La sera del 10 giugno 1918, mentre Fra Leopoldo pregava Gesù nel SS. Sacramento, udì queste parole:

« L'opera di Dio bisogna farla conoscere » ( L 249 ).

Era stato presentato a Fra Leopoldo un biglietto contenente questa domanda:

« Possiamo mandare gruppi di due e tre Catechisti a fare il catechismo nelle Parrocchie anche fuori Torino? ».

Nella stessa sera del 2 maggio 1919, mentre Fra Leopoldo aveva posto il biglietto accanto al Tabernacolo

e stava pregando, udì queste parole: « Questi sono i primi frutti dell'albero divino »

Nello stesso biglietto c'era pure quest'altra domanda:

« Possiamo mandare i migliori Catechisti a parlare ai membri delle diverse Sezioni fuori di Torino? ».

Mentre Fra Leopoldo continuava la sua preghiera dinanzi al SS. Sacramento, la stessa sera udì queste altre parole:

« Siano provate dai Superiori le loro abilità; e tanto la loro azione quanto il loro dire sia sempre nel mio amore » ( L 280 ).

Nell'ottobre del 1919 era venuta in mente a qualcuno dell'Unione l'idea di lasciare, in parte,

le opere di apostolato per fare studiare i Catechisti per conseguire titoli accademici,

e potere di poi, con la cultura che avrebbero acquistato, far meglio il catechismo.

Parlai di questo disegno con Fra Leopoldo, e il 18 ottobre, mentre egli pregava Gesù nel SS. Sacramento,

udì quanto segue: « Per se stessa non è cosa cattiva, ma non conviene lasciare lo spirituale per il materiale

col pretesto di far meglio il catechismo; qui c'è una cosa sinistramente nascosta;

non si richiede molto studio per farmi amare, basta che mi facciano conoscere » ( L 297 ).

Verso la fine del 1919 un Catechista mi aveva presentato un disegno bene studiato in 32 articoli

per formare nell'Unione un'organizzazione perfetta per la propaganda della buona stampa.

Presentai tale disegno a Fra Leopoldo che la sera del 28 novembre 1919,

pregando a questo fine Gesù nel SS. Sacramento, udì queste parole: « Non venga mai accettata qualsiasi profferta,

anche sotto l'aspetto di bene, quando essa dia occasione ai Catechisti di lasciare la loro missione,

sia pure per una delle più impercettibili parti di tempo » ( L 306 ).

La Sezione dell'Unione di Biella desiderava avere il suo Bollettino e perciò mi fece questa domanda:

« Possiamo noi stampare sul nostro periodico: " Bollettino dell'Unione del SS. Crocifisso "? ».

Mi si accennava, nello stesso tempo, al timore di produrre qualche confusione col titolo del Bollettino dell'Unione di Torino.

Portai a Fra Leopoldo la lettera di Biella, e il giorno 26 maggio 1920, mentre pregava dinanzi a Gesù nel SS. Sacramento,

gli venne suggerito, per il Bollettino di Biella, il seguente titolo: « Eco dell'Amore a Gesù Crocifisso di Torino » ( L 333 ).

Si era pure presentato a Fra Leopoldo un biglietto nel quale si domandava

se potevano fare qualche congresso catechistico con giovani di altre Sezioni o Circoli Cattolici.

Il 27 ottobre 1920, mentre il Servo di Dio stava pregando dinanzi a Gesù Sacramentato, udì queste parole:

« Se quelli che intendono riunire sono educati come i loro giovani, facciano pure i Congressi » ( D 2016 ).

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