Alessandria

Scuola di ...

Fu la più antica scuola teologica cristiana.

Ad Alessandria, tra il III e il I sec. a.C., per la prima volta la Bibbia ebraica fu tradotta in greco ( v. Settanta ) e fiorì una vera e propria scuola letteraria giudaica ( Libro della Sapienza, Secondo e Terzo Libro dei Maccabei, Lettera di Aristea, in parte accolti nel canone biblico cattolico e ortodosso ).

Aristobulo, precettore del sovrano Tolomeo Filometore Fiscone ( 181-145 a.C. ), e soprattutto Filone d'Alessandria scrissero commenti allegorici del Pentateuco, tentando il dialogo con il pensiero ellenistico.

Il Museo e la Biblioteca di Alessandria, che contava 700 000 volumi prima del funesto incendio del 47 a.C., resero la città uno dei centri culturali più importanti.

Su questa tradizione culturale s'innestò il cristianesimo.

Tra la fine del II e l'inizio del III sec. ad Alessandria furono composti i trattati fondamentali cristiani di ermeneutica ( v. ) biblica: gli Stremata di Clemente Alessandrino e il Trattato sui principi di Origene, che divennero i testi ispiratori della cosiddetta scuola alessandrina.

Clemente e Origene pensano la Sacra Scrittura come una totalità organica, in analogia all'essere umano ( corpo, anima e spirito ).

Di conseguenza, l'interpretazione prevede sensi diversi: il senso letterale, o storico; il senso morale, ovvero gli insegnamenti etici per la vita; e il senso spirituale, o allegorico ( v. allegoria ), che può essere tipologico, se applicato a Cristo, alla Chiesa o al cristiano, o propriamente allegorico, se applicato alle realtà spirituali.