Innocenzo

... III

Papa, al secolo Lotario dei conti di Segni ( Anagni ca 1160 - Perugia 1216 ).

Ricevette a Parigi una robusta preparazione teologica e giuridica.

Nel 1189 fu creato cardinale dallo zio Clemente III; nel 1198 fu eletto papa.

Due direttrici ne connotano il pensiero e l'azione pontificali.

Il papa re e sacerdote

La prima concerne il rafforzamento dell'autorità del papato nel contesto politico-sociale dell'Impero e dei sorgenti Stati nazionali in Europa.

Simile obiettivo era da lui innestato in una caratteristica interpretazione delle prerogative del papa, la cui figura egli presentava come quella del "vicario" di Cristo in terra, insieme re e sacerdote.

Al pontefice spettava dunque la "pienezza dei poteri" nei rapporti sia con gli altri vescovi, sia con i sovrani.

Sulle decisioni di questi aveva diritto di intervenire, qualora pregiudicassero l'osservanza della legge divina.

Nell'intricata vicenda della successione all'imperatore Enrico VI, morto nel 1197, Innocenze III affermò con risolutezza la legittimità della propria partecipazione alla nomina del nuovo sovrano e sollecitò la restituzione dei beni della Chiesa di Roma situati nell'Italia centrale e in Sicilia, ponendo in tal modo le basi per la solida formazione dello Stato Pontificio.

Il nuovo imperatore Federico II di fatto venne eletto a condizione che prestasse atto di omaggio al pontefice per i domini siciliani.

Innocenzo esercitò pressioni di varia indole pure sui monarchi europei, come nei confronti del re Giovanni d'Inghilterra, in ordine all'elezione del vescovo di Canterbury.

La rivoluzione pastorale

Il secondo versante della sua opera apostolica riguardò quella che fu considerata una "rivoluzione pastorale".

Egli ne individuò i perni nella predicazione e nella confessione.

Ben espressa nei decreti del concilio Lateranense IV ( v. ), da lui convocato e diretto, la normativa in proposito promuoveva la capillare catechizzazione delle masse e l'inquadramento della pratica sacramentale per l'individuo e la comunità, fra l'altro imponendo l'obbligo minimale di accostarsi alla penitenza e di ricevere l'eucaristia almeno una volta all'anno.

Approvò, con larghezza di vedute, i nuovi ordini dei domenicani e dei francescani, tentando un'ardita sintesi fra movimenti spontanei e controllo istituzionale.

Attivo nella lotta contro le eresie, bandì la crociata contro gli albigesi ( v. ) della Francia meridionale nel 1208 e contro i valdesi ( v. ) nel 1209.