Stefano

Uno dei primi sette diaconi.

Era un cristiano giudeo-ellenista, di lingua greca, residente a Gerusalemme.

È tra i "sette" eletti, secondo gli Atti degli apostoli ( At 6,1-7 ), per il servizio dei poveri.

Storicamente i "sette" sembra che abbiano costituito la guida collegiale della frazione giudeo-ellenista della comunità cristiana di Gerusalemme, e certamente tra loro Stefano ebbe una posizione di preminenza.

Esercitò di sicuro un'attività di evangelizzatore che si indirizzò ai giudei di lingua greca provenienti dalla diaspora ( At 6,9 ).

La sua predicazione aveva accenti critici nei confronti del giudaismo, della sua storia e del suo culto, come lascia intendere il discorso negli Atti degli apostoli ( At 7,2-53 ).

È possibile che egli abbia pronunciato "parole contro il luogo santo e la Legge" ( At 6,13-14 ).

Fu questa sua visione teologica a provocare contro di lui una reazione violenta.

Il racconto della sua lapidazione ( At 7,55-60 ) lascia intendere che essa fu un atto di giustizia sommaria più che l'effetto di un procedimento legale.

Paolo fu testimone della sua esecuzione ( At 8,1 ).

Magistero

Stefano è un autentico discepolo di Gesù e un perfetto suo imitatore.

Inizia con lui quella lunga serie di martiri che hanno suggellato la propria fede con l'offerta della vita, proclamando con la loro eroica testimonianza che Dio si è fatto uomo per aprire all'uomo il Regno dei Cieli.

Angelus Benedeto XVI
26-12-2005

In santo Stefano vediamo realizzarsi i primi frutti della salvezza che il Natale di Cristo ha recato all'umanità: la vittoria della vita sulla morte, dell'amore sull'odio, della luce della verità sulle tenebre della menzogna.

Angelus Benedetto XVI
26-12-2008

Egli, come il suo Maestro, muore perdonando i propri persecutori e ci fa comprendere come l'ingresso del Figlio di Dio nel mondo dia origine ad una nuova civiltà, la civiltà dell'amore, che non si arrende di fronte al male e alla violenza e abbatte le barriere tra gli uomini, rendendoli fratelli nella grande famiglia dei figli di Dio.

Angelus Benedetto XVI
26-12-2009