Stein

Edith ...

Filosofa tedesca ( Breslavia 1891 - Auschwitz 1942 ).

Personalità poliedrica, si formò filosoficamente alla scuola della fenomenologia di E. Husserl.

Nella sua ricerca filosofica non abbandonò mai l'apertura al riconoscimento delle varie fonti della verità, ossia dei differenti contributi alla chiarificazione dei problemi del conoscere e alla piena realizzazione del senso dell'esistenza.

In questo itinerario va collocato l'incontro con il messaggio cristiano, che la portò nel 1922, in seguito anche alla casuale, folgorante lettura dell'autobiografia di Teresa d'Avila ( v. ), ad abbracciare il cattolicesimo.

Cresciuta ed educata nell'osservanza dei valori religiosi dell'ebraismo, in gioventù però non praticati, nel 1933, nonostante la forte incomprensione della propria famiglia, entrò nel monastero carmelitano di Colonia.

Perseguitata dal regime nazista, nel 1938 venne fatta rifugiare nel Carmelo di Echt ( Olanda ), da dove nel 1942 fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz e uccisa nelle camere a gas.

Ebrea e cristiana, accolse la persecuzione propria e del popolo ebraico come partecipazione alla croce di Cristo e alla sua opera di redenzione.

La sua rilevanza per il cristianesimo consiste, oltreché in questa suprema testimonianza di sacrificio, nella peculiare, costante elaborazione di una filosofia che armonizzi l'autonomia della ragione con la "luce oscura" della fede e con i contenuti concettuali più alti del messaggio giudaico-cristiano.

Tra le sue opere, dedicate anche alla vita associata ( Una ricerca sullo Stato, 1925 ) e al ruolo della donna ( La donna: il suo compito secondo la natura e la grazia, postumo ), spiccano le ultime, entrambe postume: l'indagine ontologica Essere finito ed essere eterno e l'incompiuto commento Scientia Crucis, Studio su san Giovanni della Croce.

Nella prima l'analisi muove dall'essere reale ed essenziale all'Essere assoluto e infine di nuovo ritorna sul senso dell'essere singolare e umano in rapporto all'Essere divino ed eterno; la seconda opera, scandita in tre parti - il messaggio della Croce, la dottrina della Croce, l'imitazione della Croce - e incompiuta per la deportazione nel 1942, sembra quasi gettare uno sguardo profetico sulla fine della medesima Stein, quando scrive: "Lo sposalizio dell'anima con Dio, il fine per cui è stata creata, è raggiunto con la Croce, compiuto sulla Croce, sigillato eternamente dalla Croce".