Tertulliano

Scrittore cristiano e teologo ( Cartagine ca 155 - ca 220 ).

Con lui il cristianesimo di lingua latina trova la sua prima e vivacissima espressione teologica.

"Uomo di fuoco" lo qualificò s. Gerolamo, riferendosi a un tempo al suo temperamento appassionato e al suo stile che ama le sentenze nette e il paradosso.

"Non si nasce cristiani, lo si diventa" ( Apologetico ): così Tertulliano sottolineò, probabilmente con tratto anche autobiografico, l'esperienza della novità cristiana.

Per questa novità, della cui verità è perfettamente convinto, egli reclama la libertà: "Ciascuno sia libero di aderire a Dio o a Giove; nessuno gradisce ricevere omaggi forzati, neppure un uomo!".

In ogni caso nessuna forma di coercizione potrà bloccare la forza della fede che lo ha conquistato: "il sangue dei cristiani è semente".

Alla fede cristiana, che deve misurarsi con la filosofia religiosa del tempo, Tertulliano ebbe la genialità di offrire un linguaggio teologico efficace e appropriato.

Cosi coniò la formula "due sostanze, una persona" per dire l'identità insieme del tutto divina e umana di Gesù, il Figlio di Dio; "tre persone, una sostanza" per esprimere la singolarità del monoteismo cristiano che professa l'unico Dio non come assoluta solitudine, ma come pieno comunicarsi del Padre al Figlio nello Spirito.

Dopo il 212 Tertulliano aderì al movimento rigorista e apocalittico del montanismo ( v. ) e fondò una propria Chiesa.

La sua opera teologica tuttavia influenzò la teologia latina dei secoli successivi che attinse abbondantemente alla sua eredità.