Adulto/i

Dizionario

1) agg. Di essere umano che ha concluso la crescita

Sinonimo: grande

2) fig. Che esprime compiutamente le potenzialità della persona

Sinonimo: maturo

3) s.m. Persona di età adulta, maggiorenne


Il cristiano adulto nella fede

Il cristiano adulto nella fede sa dire qui e oggi la sua fede e sa dare ragione della sua fede.

Il cristiano adulto nella fede è capace di speranza.

L'atto di speranza è tanto più cristiano quanto più ha una connotazione simile al modo di agire di Gesù e quanto più supera l'angoscia.

L'angoscia è il non senso che avanza, è il nulla, l'assenza di significato.

L'angoscia fa vivere il non senso di tutte le cose, fa venir meno la voglia di vivere.

Questo è il contesto in cui, oggi, il cristiano è chiamato a testimoniare la sua fede

Il cristiano adulto nella fede è capace di fare discernimento secondo lo Spirito in contesti molto complessi.

È colui che trova la strada giusta secondo quanto indica il Vangelo.

È colui che cerca di uscire dalla confusione interiore per raggiungere la semplicità intesa come risultato di arrivo e non come banalità di partenza.

Il cristiano adulto nella fede è capace di manifestare compassione e misericordia.

Chi è capace di compassione e di misericordia ama il tempo in cui vive e la gente senza tradire il Vangelo.

Il cristiano adulto nella fede è capace di criticare la storia perché ha contemplato il mistero di Cristo.

Il cammino della fede adulta.

Nei Vangeli possiamo trovare un vero e proprio itinerario nel quale sono indicate le tappe che segnano il cammino da una fede iniziale a una fede adulta.

Queste tappe si possono esemplificare in alcuni passaggi.

1. Dal Dio dei miracoli al Dio Crocifisso.

Il Vangelo di Marco è il Vangelo dei miracoli, ma i miracoli muoiono sulla Croce dove Gesù che ha salvato gli altri, non salva se stesso.

Potenza e debolezza sono le due facce del mistero di Gesù.

I miracoli mostrano che in Gesù agisce la potenza di Dio e la Croce rivela che la potenza di Dio è l'amore e il dono di sè.

Il cristiano adulto nella fede, è chiamato a capire la Croce perchè essa è il luogo più denso in cui si può cogliere l'identità di Gesù, l'identità dello stesso discepolo e il vero volto di Dio.

Il discorso della Croce mette in crisi il discepolo.

Per l'evangelista Marco il cristiano adulto nella fede è il Centurione che, ai piedi della Croce, riconosce il Figlio di Dio in quella morte e non nei miracoli.

Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse "davvero quest'uomo era Figlio di Dio" ( Mc 15,39 )

Gesù ha compiuto i miracoli, ma non salva il mondo con i miracoli; nè i soli miracoli sono in grado di rivelare la sua vera identità.

2. Dal merito al dono

Nel Vangelo il discepolo è invitato a distogliersi dalla fiducia in se stesso per confidare unicamente nell'amore di Dio.

Comprendere "la grazia" ( il dono gratis ) è essenziale se si vuole essere veramente discepoli dalla fede matura.

A un primo livello di lettura la figura del discepolo nei Vangeli è fallimentare, ma ad secondo livello appare come realtà aperta e carica di avvenire.

Questo perché la fedeltà di Gesù vince la debolezza del discepolo.

Gesù li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore …

Poi disse loro andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. ( Mc 16,14-15 )

Il discepolo, cioè il cristiano adulto nella fede, è un uomo che, chiamato, viene meno e, tuttavia, non viene meno la fedeltà di Gesù nei suoi confronti.

Gesù rimane legato ai suoi discepoli nonostante la durezza del loro cuore.

L'annuncio del Vangelo richiede la coerenza del discepolo, ma non poggia sulla sua coerenza.

C'è il dovere della coerenza, ma non c'è posto per l'angoscia della coerenza.

Anche se peccatori abbiamo il diritto e il dovere di annunciare il Vangelo.

3. Dal progetto alla persona.

La folla segue Gesù immaginandolo come un Messia conforme alla propria attesa; ma quando si accorge che Gesù è un Messia diverso, lo abbandona.

Il discepolo, cioè il cristiano adulto nella fede, invece, rimane con Gesù nonostante tutto.

Il discepolo rimane fedele alla persona di Gesù più che al progetto che si è fatto di Lui.

Simone figlio di Giovanni mi ami più di costoro?

Gli rispose: "certo, Signore tu lo sai che ti voglio bene" ( Gv 21,15 )

È normale iniziare il cammino della fede con un progetto, con attese precise, ma è altrettanto normale, lungo la strada accorgersi che il volto di Dio è differente.

È questa la vera crisi, forse la tappa fondamentale che segna lo spartiacque tra fede iniziale e fede matura.

La vera crisi non accade quando si cerca il Signore, ma quando lo si trova e ci si accorge che è diverso da come lo si era immaginato.

4. Dal lasciare al trovare.

È detto sin dall'inizio che il distacco per la sequela deve essere totale e definitivo.

Subito, i primi discepoli lasciarono il lavoro, il padre e la proprietà. ( Mc 1,16-20 )

Ma il distacco ha un suo itinerario.

In termini negativi: è necessario il distacco per essere liberi per il Vangelo

In termini positivi: lo spazio di libertà si allarga a misura che il Vangelo diventa l'unico interesse.

Il cammino del discepolo è al tempo stesso una liberazione e una concentrazione graduali, cioè un distacco per un'appartenenza.

Il discepolo, cioè il cristiano adulto nella fede, diventa sempre più convinto che il distacco necessario per seguire Gesù non costituisce una perdita, ma un guadagno, non una diminuzione, ma una pienezza.

5. Dal chiuso all'aperto.

Il cammino della fede è, fin dall'inizio orientato alla missione: Vi farò diventare pescatori di uomini. ( Mc 1,17 )

La prima parola di Gesù ai discepoli è seguitemi; l'ultima è andate nel mondo intero. ( Mc 16,15 ).

Il discepolo, cioè il cristiano adulto nella fede, ha molto da imparare:

Non deve parlare a nome proprio, ma su incarico.

Non deve parlare di sè, ma unicamente dell'amore di Dio.

Il suo orizzonte non è la piccola comunità, ma il mondo intero.

In questa impresa missionaria non è solo, ma sempre in compagnia del Signore.

Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo ( Mt 28,20 )

Soprattutto deve ricordare che l'universalità evangelica non è semplicemente quantitativa, ma qualitativa.

Gesù è disceso in profondità sino a solidarizzare con l'ultimo degli uomini e da quel punto, dal basso, ha visto e raggiunto il mondo intero.

Anche questo è un segno inconfondibile della maturità della fede.

6. Dalla conversione al Perdono, dalla giustizia alla gratuità.

Abbiamo già toccato il tema della gratuità, sottolineando che la fede adulta esige una conversione dalla fiducia in se stessi alla fiducia in Dio.

Pensiamo alla parabola del prodigo ( cfr. Lc 15,11ss ) e dei lavoratori a giornata della prima ora e dell'ultima ora pagati allo stesso modo ( Mt 20,1ss ).

Il centro della parabola del prodigo non è la "conversione" del figlio che decide di tornare a casa, ma l'amore del Padre che l'accoglie prevenendolo.

Il figlio incontra un perdono del tutto gratuito, che precede la sua stessa conversione: il figlio voleva pagare il suo rientro in casa e, invece, il Padre neppure lo lascia parlare.

Il figlio non conosceva il Padre, nè quando si era allontanato da Lui, nè quando decise di tornare.

Lo ha conosciuto incontrando il suo perdono del tutto gratuito.

Sta qui la meraviglia, l'incontro con il vero volto di Dio.

Analoga deve essere stata anche la meraviglia degli operai dell'ultima ora che si sono visti dare la stessa paga dei primi.

A sua volta il "giusto", cioè il fratello maggiore della parabola è invitato a ragionare come il Padre, oltre le strettoie della giustizia, per approdare agli spazi larghi della gratuità.

Anche gli operai della prima ora sono invitati a uscire dall'angustia della proporzionalità.

Solo così si comprende qualcosa del Dio di Gesù Cristo.

Senza questa apertura ci potrà essere una fede severa, impegnata, piena di opere e di meriti, ma non una fede adulta veramente cristiana.


Concilio Ecumenico Vaticano II

Come devono comportarsi nel dialogo coi giovani AA 12
Urge la loro formazione all'apostolato AA 30
Il catechismo degli … CD 14
Catecumenato degli … da ristabilire SC 64
Riti del battesimo degli … da rivedere SC 66

Catechismo della Chiesa Cattolica

Battesimo degli adulti 1247
Catechesi degli adulti 5
  2688
Catecumenato degli adulti 1232
  1233
Figli adulti e vita familiare 2214
  2218
  2230
Iniziazione cristiana degli adulti 1233
  1247
cf Iniziazione cristiana.
Comp. 259

Catechismo degli adulti

Rinnovamento Catechesi

La precatechesi 31
Gli adulti nella fede 124
Gli adulti 139

Codice Diritto Canonico

battesimo di … 851 n. 1
le medesime norme si applicano a coloro che hanno l'uso di ragione 852 § 1
luogo del battesimo 857 § 2
ministro 863
requisiti 865
sia subito cresimato 866
padrino 872