Contraccezione

… e controllo delle nascite

La scoperta del ritmo ovulatorio femminile per opera di K. Ogino e di H. Knaus ( inizio degli anni '30 ) e poi quella della contraccezione chimica per opera di G. Pincus ( 1952 ) hanno introdotto la nuova mentalità di controllo delle nascite, che separa la sessualità genitale dalla procreazione.

La posizione della Chiesa cattolica

La posizione della Chiesa cattolica sulla contraccezione è stata espressa in modo solenne dall'enciclica di Paolo VI Humanae vitae ( 1968 ) e ripresa più volte dal magistero successivo ( per esempio, nella Familiari consortio di Giovanni Paolo II, 1980 ).

La dottrina "è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto coniugale; il significato unitivo e il significato procreativo" ( Humanae vitae, 12 ).

Da qui consegue che è da escludere come intrinsecamente disonesta "ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di rendere impossibile la procreazione" ( Humanae vitae, 14 ).

La Chiesa cattolica non intende difendere l'integrità biologica dell'atto coniugale fine a se stessa, ne tanto meno farsi promotrice della procreazione senza alcun riguardo alle condizioni familiari e sociali in cui essa avviene.

Vuole invece salvare l'integra dignità della persona e "l'ulteriore verità dell'amore coniugale" ( Familiaris consortio, 32 ) da una falsificazione che ne altererebbe il valore di donazione personale totale ( Familiaris consortio, 11 ), e insieme richiamare l'intima connessione tra l'amore e la vita.

Ogni mancanza di apertura alla vita diminuisce l'amore.

La conoscenza dei metodi naturali ( metodo Billings e metodo della temperatura basale ) insieme al dialogo tra i coniugi, tatto di profondo rispetto e accettazione delle diversità anche sessuali, permettono sia una paternità/maternità responsabile, in grado cioè di rispondere alle esigenze oggettive della famiglia, sia di non rendersi "arbitri" e "manipolatori" della sessualità umana.

Contraccezione e regolazione naturale della fertilità esprimono due concezioni tra loro irriducibili della persona, dell'amore coniugale e della sessualità umana ( Familiaris consortio, 32 ).

La posizione della Chiesa ortodossa e del protestantesimo

Non dissimile dalla visione cattolica è la posizione della Chiesa ortodossa, per la quale sono consentiti solo i metodi detti "naturali".

Tuttavia la teologia ortodossa non ha sviluppato una specifica riflessione sull'argomento, insistendo soprattutto sull'amore tra i coniugi e sulla comunione di vita della coppia.

Il protestantesimo non fa propria la distinzione tra i mezzi detti "naturali" di contraccezione e quelli "artificiali".

L'esercizio della sessualità e il controllo delle nascite sono entrambi ritenuti aspetti della vita personale dell'uomo e della donna, di cui ciascuno, tenendo conto del quadro sociale in cui vive, deve assumersi la responsabilità morale e civile.

Comunque il mezzo di contraccezione non deve agire sull'ovulo già fecondato, non deve compromettere l'integrità fisica delle persone e non deve violare la loro libertà.

v. Humanae vitae; Procreazione; Sessualità e morale sessuale

Catechismo della Chiesa Cattolica

La fecondità del matrimonio 2370

Compendio della dottrina sociale

Rifiuto del ricorso ai mezzi contraccettivi 233
Aiuto economico e campagne di contraccezione 234

Summa Teologica

  II-II, q. 154, a. 11 s.
  Spl q. 49, a. 5 s.