Possessione

… demoniaca

Il Nuovo Testamento parla spesso di indemoniati.

La cultura dell'epoca considerava in pratica opera di Satana ogni malattia e infermità, in particolare quelle di tipo psichico, come l'epilessia ( Mt 4,24 ).

Senza dubbio Gesù fin dall'inizio opera come esorcista, stupendo tutti per la sua "autorità" ( Mc 1,27 ).

A chi lo accusava di scacciare i demoni con un potere demoniaco, rispose duramente: "Se io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio" ( Lc 11,14-19 ).

Gesù si sentì globalmente impegnato contro il "potere delle tenebre", è però con la sua morte e risurrezione che lo vince ( Gv 12,31 ); rispetto a questo evento i singoli gesti di liberazione di "indemoniati" restano semplici segni.

Il cattolicesimo, che crede all'esistenza del demonio ( v. ), ritiene possibile una possessione demoniaca fenomenicamente verificabile, distinguendola dall'ossessione, che - come le fortissime tentazioni - pur con violente crisi, non toglie del tutto la libertà.

La possessione demoniaca soffoca invece ogni capacità di comportamento conscio e libero.

Mediante l'esorcismo si tenta di liberare le vittime della possessione demoniaca; l'efficacia non è automatica.

In pratica una vera possessione demoniaca è considerata rarissima da demonologi ed esorcisti cattolici accreditati.

Molte manifestazioni si collocherebbero ai confini tra psichiatria e parapsicologia.

Sul piano morale-spirituale la possessione demoniaca non è in se stessa peccato.

v. Diavolo; Esorcismo