Meditazioni per le domeniche dell'anno

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MD 67

XIV domenica dopo Pentecoste
( Mt 6,24-33 )

Abbandonarsi alla Provvidenza

1 È in particolar modo a voi che Gesù Cristo rivolge le parole del Vangelo di oggi: Cercate prima il regno di Dio ( Mt 6,33 ).

Difatti siete venuti in questa casa per cercarlo, prima per voi e poi per quelli che Dio vi ha incaricato di istruire.

Ora che siete qui, dovete cercare di edificare il regno di Dio nella vostra anima sia per questa vita che per l'altra.

Per questa vita, cercando in ogni modo di far regnare Dio nel vostro cuore, con la sua grazia e con la pienezza del suo amore.

È per lui che dovete vivere, anzi è la vita di Dio stesso che dev'essere la vita della vostra anima.

È necessario che egli sia il suo nutrimento e che vi occupiate, quanto più vi sarà possibile, della sua santa presenza.

Ciò che costituisce la vita dei Santi è la loro continua attenzione a Dio; tale dev'essere anche quella delle anime che si sono consacrate a lui e che cercano solo di compiere la sua volontà, e che vogliono amarlo e farlo amare dagli altri.

Questa dev'essere la vostra principale occupazione sulla terra; questo è il fine a cui debbono tendere tutte le vostre fatiche.

Impegnate i vostri alunni a considerare il peccato come una malattia vergognosa che infetta l'anima, la rende indegna di avvicinarsi a Dio e di comparirgli dinanzi; ispirate loro l'amore per la virtù; ispirate nel loro animo sentimenti di pietà e fate in modo che Dio regni sempre in loro.

Solo così facendo, essi non cadranno più in peccato o almeno eviteranno di cadere in quelli più gravi che danno la morte all'anima.

Richiamate spesso alla vostra mente il fine della vostra vocazione che deve aiutarvi a stabilire e a conservare il regno di Dio nel cuore dei vostri alunni.

Credo che siate convinti che uno dei mezzi migliori per procurare loro questo beneficio sia quello di far regnare Dio nel loro cuore, in modo che agiscano e si muovano solo per lui.

2 Se volete riuscire ad occuparvi solo dei mezzi per far regnare Dio in voi e nelle anime dei giovani che educate, è necessario che non vi preoccupiate troppo delle loro necessità fisiche, perché queste due cose non vanno molto d'accordo e perché un interessamento esagerato per le cose esteriori distrugge in un'anima la sollecitudine per le cose che riguardano Dio e il suo servizio.

Perciò Gesù, in questo stesso brano evangelico, raccomanda agli Apostoli - da lui incaricati di salvare le anime e di estendere il suo regno sulla terra -  di non preoccuparsi troppo e di non chiedersi: Cosa mangeremo? Cosa berremo? Cosa indosseremo?

Di tutte queste cose si preoccupano i pagani ( Mt 6,31-32 ) dice Nostro Signore, tanto più che chi se ne preoccupa troppo, dichiara di non aver fede.

E per dare loro una prova convincente aggiunge: Guardate gli uccelli del cielo: non seminano né mietono, né ammassano nei granai.

Osservate anche i gigli del campo: non lavorano e non filano.

Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro ( Mt 6,26.28-29 ).

Voi invece avete poca fede e temete che, impegnandovi a compiere il vostro dovere e dedicandovi a far regnare Dio nel vostro cuore e in quello degli altri, vi venga a mancare il necessario per nutrirvi e per vestirvi.

3 Gesù Cristo assicura che sarà Dio stesso a preoccuparsi di nutrirvi e di mantenervi: Il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose ( Mt 6,32 ); è lui che nutre gli uccelli del cielo; e voi valete certo molto più e gli siete più cari degli uccelli ( Mt 6,26 ).

Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani sarà falciata, non farà assai più per voi, gente di poca fede? ( Mt 6,30 )

E così conclude: Persuadetevi che se cercate veramente il regno di Dio e la sua giustizia tutte queste cose vi saranno date in aggiunta ( Mt 6,33 ), perché Dio stesso si preoccuperà di provvedervene.

Commenta san Paolo: Non metterai la museruola al bue che trebbia il grano ( 1 Cor 9,9 ).

Se dunque vi affaticate tanto a lavorare per la messe delle anime ( Mt 9,37-38 ), come potete temere che colui che vi ha dato questo lavoro e di cui siete operai ( 1 Cor 3,9 ), vi rifiuti il nutrimento necessario per compiere la sua opera?

Più vi abbandonerete a Dio per ciò che concerne le cose temporali, più egli avrà cura di procurarvele; se, al contrario, volete provvedervi da voi, Dio ve ne lascerà la preoccupazione e forse, spesso, ne sarete privi, perché Dio vuole punire la vostra poca fede e la vostra sfiducia.

Fate ciò che dice David: Rivolgi il tuo pensiero a Dio e riponi in lui tutta la tua fiducia: sarà lui stesso a nutrirti ( Sal 55,23 ).

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