Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 126

San Gregorio Nazianzeno ( 328-390ca )
10 maggio; nuovo calendario: 2 gennaio

1 San Gregorio si trovava ad Atene per perfezionare i suoi studi, ma cercava più la perfezione dell'anima che quella letteraria.

Fece di tutto per evitare il peccato: mise ogni cura a tenersi lontano dalle cattive compagnie, soprattutto femminili, convinto che queste amicizie portano facilmente al peccato.

Iniziò allora la sua amicizia con san Basilio che divenne sempre più forte.

Quando, questo Santo si ritirò in solitudine in un eremo presso Ponto, Gregorio lo seguì e condusse con lui una vita angelica.

Quale gioia si prova nel fuggire le occasioni di offendere Dio!

E il vantaggio che ne consegue è grande: dobbiamo dunque ringraziare Dio spesso, anche tutti i giorni, per questa grazia che costituisce uno dei mezzi principali per giungere alla salvezza.

Le cattive compagnie, invece, sono pericolosissime, soprattutto quando si è giovani; non c'è nulla su cui si deve vigilare con maggiore attenzione se vogliamo impedire ai nostri alunni di frequentarle.

Nulla si deve lasciare di intentato per convincerli a fare amicizia con i compagni più giudiziosi, più devoti e più riservati.

2 San Gregorio venne elevato alla cattedra arcivescovile di Costantinopoli e lì fu molto infastidito dagli Ariani che lo perseguitarono vergognosamente in diversi modi; lo fecero perfino passare per un idolatra che voleva introdurre il culto degli dei.

La calunnia gli suscitò contro tanto odio che il popolo voleva lapidarlo.

Fu trascinato dinanzi a un giudice che gli era palesemente ostile e che l'avrebbe sicuramente condannato.

Ma egli rimase un deciso e irremovibile difensore della fede e continuò a predicare con tanto zelo e tanto successo che, nel triennio di permanenza a Costantinopoli, convertì un numero considerevole di eretici e, alla sua partenza, la capitale era non solo purificata dall'arianesimo e da tutti gli errori di cui l'aveva trovata infettata quando vi giunse, ma anche da molti vizi che vi regnavano in passato, come egli stesso racconta.

Questo, ordinariamente, è il frutto delle persecuzioni che soffrono quelli che lavorano per il bene delle anime.

Più essi sono prostrati dalle sofferenze nel lavoro apostolico, più Dio opera numerose conversioni per mezzo del loro ministero che diventa sempre più efficacie nella salvezza delle anime.

Non meravigliatevi dunque, se vi capita di soffrire e di essere contraddetti nell'esercizio delle vostre funzioni; più esse vi fanno soffrire, più dovete essere zelanti a compierle bene, persuasi che è proprio in situazioni del genere che Dio verserà su di voi le sue abbondanti benedizioni.

3 Questo Santo abbandonò la sua diocesi, poco tempo dopo esservi giunto, per far tacere i turbolenti ariani che avevano fatto tanto chiasso per la sua elezione e, abbandonato definitivamente il mondo, si dedicò completamente all'orazione che d'ora in poi sarà la sua principale occupazione.

Condusse una vita austera e mortificata; mortificava soprattutto la lingua perché era convinto che è una mortificazione necessaria.

Nella sua umiltà confessava che la sua lingua cercava continuamente di sfuggirgli e che aveva molta difficoltà a trattenerla: perciò aveva preso la decisione di controllarla in continuazione.

Una volta, per punirsi di aver parlato troppo, prese la decisione di non parlare per quaranta giorni di seguito.

Le vostre occupazioni giornaliere non vi impediscono affatto di condurre una vita ritirata; amatela dunque e conservatela volentieri, seguendo l'esempio di questo Santo che vi si è santificato; essa vi aiuterà molto ad acquistare la perfezione del vostro stato e a rendere devoti i vostri alunni.

Ma se non amate il ritiro e se non vi dedicate all'orazione, non avrete la forza persuasiva per ispirare loro lo spirito del Cristianesimo.

E allora, cercate di non parlare troppo: vi sarà più facile vivere nel raccoglimento e alla presenza di Dio.

Il controllo delle parole sarà anche un mezzo eccellente per conservare il silenzio, l'ordine, la pratica fedele degli esercizi spirituali, l'esatta osservanza della Regola, la moderazione, la calma e infine la pace.

La prospettiva di godere di questi benefici deve impegnarvi a non togliere mai il freno alla vostra lingua.

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