Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 143

Sant'Alessio ( 390 ca )
17 luglio; non figura più nel nuovo calendario

1 È davvero straordinario il divorzio che il giovane Alessio fece dal mondo e dai piaceri della carne.

Aveva contratto matrimonio contro la sua inclinazione: l'aveva fatto solo per accondiscendere al volere dei suoi genitori che avevano così deciso, dato che era figlio unico.

Ma, pur con grande rammarico, il giorno stesso delle nozze, folgorato da un repentino impulso della grazia, abbandonò segretamente la casa paterna e si recò in un lontano paese, dove visse sconosciuto per diciassette anni, dedito continuamente alla preghiera e alla vita austera.

Sarebbe rimasto lì per sempre se la fama della sua santa vita non avesse attirato l'attenzione su di lui; soltanto allora decise di abbandonare quel luogo.

Anche voi avete abbandonato il mondo, ma vi avete rinunziato con lo stesso slancio di sant'Alessio?

Sia allora, come oggi, avete intenzione di non aver mai più rapporti con il mondo e di viverli ritirati e sconosciuti?

Se le cose stanno così, allora potrete lavorare fruttuosamente nella vostra missione.

2 A sant'Alessio non bastò vivere sconosciuto, volle anche essere povero.

Distribuì quindi tutti i suoi averi ai poveri, si rivestì di un saio e decise di trascorrere il resto della sua vita nella pratica di una povertà volontaria e davvero ammirabile.

Difatti, non riconosciuto, tornò nella casa paterna, visse sempre povero tra le ricchezze e fu considerato come un mendicante in mezzo a tanti beni di fortuna di cui era il padrone.

Così si comportò Gesù durante la sua permanenza sulla terra perché, benché essa gli appartenesse per intero, vi rimase come uno straniero e come un povero che viveva di elemosina, non avendo mai voluto possedere ciò che pur gli apparteneva di diritto.

Poiché avete il vantaggio di essere destinati in particolar modo all'istruzione dei poveri, dovete, secondo lo spirito del vostro Istituto, avere per essi una considerazione più grande di quella che avreste per i figli dei ricchi.

Non basta: dovete vivere come un povero, distaccato da ogni cosa, in modo da non somigliare a loro solo a parole.

Amate la povertà come la gente del mondo ama la ricchezza.

3 Sant'Alessio ha amato il disprezzo come amava la povertà.

Essendo tornato a Roma si presentò alla casa di suo padre che non lo riconobbe e lo accolse come un povero.

Vi rimase per diciassette anni nel nascondimento e accontentandosi degli avanzi che gli davano per carità, irriconoscibile e abbandonato da tutti.

I domestici lo disprezzavano e talvolta si burlavano di lui, vedendolo così povero e miserabile.

Ma Alessio non se la prendeva ed era contento di essere disprezzato in questo mondo e umiliato per amore di Gesù Cristo.

Come ha potuto resistere così a lungo, in casa di suo padre, povero e umile senza farsi riconoscere?

E come è riuscito ad apparire sempre contento, senza manifestare il minimo disprezzo sul suo volto?

Doveva essere davvero umile e amante del disprezzo, per riuscire a sopportare così a lungo il peso di tante mortificazioni!

Voi esercitate la professione di insegnante che è onorifica solo dinanzi a Dio, perché è molto utile per diffondere il suo regno.

Accogliete con gioia il disprezzo di cui potreste essere oggetto da parte degli uomini?

Fatelo, convinti che il regno di Dio che voi servite e nel quale sperate, non è di questo mondo.

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