Sommario della conferenza con i Donatisti

Dibattito del primo giorno

Prefazione
1 Lettura dell'ordinanza imperiale sulla conferenza
2 Le condizioni contenute nell'editto di convocazione dei vescovi delle due parti
3 Altro editto del giudice circa il luogo e le modalità della progettata conferenza
4 Memoriale dei Donatisti, in cui dichiaravano il loro non gradimento di una disposizione dell'editto
5 La risposta, inviata al giudice dai Cattolici, in conformità alle disposizioni dell'editto
6 Lettura dell'editto dello stesso giudice
7 Contenuto della lettera inviata dai Cattolici al giudice in risposta al memoriale dei Donatisti
8 Calunnie e tergiversazioni dei Donatisti
9 Il giudice respinge tutte le contestazioni dilatorie, e ordina di leggere il mandato
10 Mandato del concilio cattolico ai vescovi di difendere la Chiesa cattolica contro le accuse dei Donatisti
11 I Donatisti pretendono la presenza di tutti i firmatari del mandato
12 Verifica dei presenti. Il caso di Feliciano di Musti
13 I Donatisti rifiutano di trattare la causa stando seduti, anziché in piedi
14 Verifica dei firmatari e tergiversazioni dei Donatisti. Numero dei vescovi presenti
15 La conferenza viene aggiornata di comune accordo al dopodomani

Dibattito del secondo giorno

1 I Donatisti si rifiutano di sedere durante la causa
2 I Donatisti richiedono una copia del mandato dei Cattolici
3 I Donatisti si accaniscono nel reclamare un aggiornamento del dibattito

Dibattito del terzo giorno

1.1 Le due parti dichiarano di aver ricevuto gli atti
2.2 I Donatisti pretendono con forza che si discuta sulle persone
3.3 I Donatisti rivendicano per sé il nome di Cattolici
4.4 Nozione di Cattolici secondo i Donatisti
4.5 Poiché ambedue le parti avevano chiesto il dibattito, si doveva considerare attore chi aveva formulato le accuse
5.6 Perditempo cercato dai Donatisti per impedire la lettura degli atti
6.7 Il giudice riuscì a piegare la prolungata ostinazione dei Donatisti
7.8 Lettura del rapporto del proconsole Anullino all'imperatore Costantino
7.9 Megalio, primate della Numidia, consacrante di Agostino
8.10 I buoni e i cattivi sono mescolati nella Chiesa
8.11 I cattivi non contagiano i buoni
8.12 Il battesimo conferito dagli eretici è valido
8.13 Chi è persecutore, chi è perseguitato
8.14 Felice, il consacrante di Ceciliano
9.15 La parola mondo nella Scrittura
9.16 Nella Chiesa presente i buoni e i cattivi sono mescolati
9.17 In che senso i peccati dei genitori sono imputabili ai figli
9.18 Ci si separa dai cattivi con il cuore e con la difformità della vita e della condotta
10.19 Il termine mondo ha significato negativo e positivo
10.20 Ammessa l'esistenza nella Chiesa anche dei cattivi
11.21 I Donatisti contestano gli ordini del giudice
11.22 La crudeltà dei circoncellioni nei confronti dei Cattolici
11.23 I Donatisti incendiano la basilica di Bagai e i Libri santi
12.24 La causa di Ceciliano
13.25 Il caso di Mensurio, vescovo di Cartagine
14.26 Il concilio scismatico di Cartagine contro Ceciliano
15.27 Il Concilio di Cirta, presieduto da Secondo di Tigisi
16.28 I Donatisti stessi pregiudicano la loro causa
16.29 Il vescovo di Roma è consacrato dal vescovo di Ostia
16.30 Il Concilio di Cartagine non aveva né nome di console né data
17.31 Tentativo dei Donatisti di far dichiarare non autentico il Concilio di Cirta
17.32 Quando è stato celebrato il Concilio di Cirta
17.33 Anche in tempo di persecuzione si radunavano i vescovi e i fedeli
18.34 I Donatisti ricusano il giudizio di Milziade e dei Cattolici
18.35 Non sono la stessa persona il presbitero Stratone e il diacono Stratone
18.36 Donato di Case Nere e Donato di Cartagine
19.37 Sentenza di Costantino e del concilio di Arles a favore di Ceciliano
20.38 Sulla dichiarazione di Ottato a favore di Ceciliano
21.39 Falsità delle argomentazioni donatiste sulla condanna di Ceciliano a Brescia
22.40 La lettera che lo stesso Costantino inviò al vicario Verino
23.41 Felice di Aphthungi, consacrante di Ceciliano, assolto dal crimine di tradizione
24.42 Le prove secondo le quali Felice era stato assolto e riconosciuto innocente del crimine di tradizione
25.43 In base alle prove irrefutabili di tutti i documenti, i Cattolici avevano confutato i Donatisti