Discorsi su argomenti vari

Indice

La pace e la carità

1 - Impegno di pace difficile. I vinti vincitori
2 - Testimonianze scritturali sulla unità
3 - Un'altra testimonianza dalla Scrittura
4 - Estensione della carità
5 - Si faccia il dibattito
6 - Raccomandazioni ai cattolici

1 - Impegno di pace difficile. I vinti vincitori

La cura che mi prendo di voi, dei nemici nostri e vostri, per la salvezza di tutti, per la tranquillità, per la pace comune, per l'unità che il Signore comanda e ama, trovi aiuto nelle vostre preghiere perché, come di pace e unità parliamo a voi, possiamo anche con voi goderne.

Infatti, se ne permane l'amore, dobbiamo sempre parlare della pace e della carità e tanto più in questo tempo in cui l'amore della pace è in pericolo in quanto abbiamo, schierati di fronte, a metterla a rischio coloro ai quali tuttavia noi non rendiamo male per male, ( 1 Pt 3,9 ) come è detto nelle Scritture.

Noi siamo operatori di pace con loro anche se essi la detestano, ( Sal 120,7 ) e, poiché noi cerchiamo il colloquio con loro, vorrebbero debellarci gratuitamente; quelli che si comportano così rischiano di perdere l'amore della pace e di cadere in una vergognosa confusione.

Essi, non volendo essere vinti, non approdano certo a rendersi definitivamente vincitori.

Coloro infatti che non vogliono lasciarsi vincere dalla verità restano vinti dall'errore.

Oh, se essi si lasciassero vincere dalla carità invece che dalla collera passionale!

Esulterebbero vincitori proprio per il fatto di essersi lasciati vincere.

Noi, non con argomentazioni umane ma per testimonianze divine, amiamo la Chiesa cattolica, ad essa saldamente aderiamo, la difendiamo, invitiamo i suoi nemici alla pace e alla riconciliazione.

Come mi comporterò con chi contesta e litiga a vantaggio di una parte contro la comunità totale?

Non sarebbe un bene per lui essere vinto dal momento che se è vinto resta in possesso del tutto e, se vince, solo di una porzione?

Anzi, mi correggo, e " se gli sembra di vincere ", perché non vince se non la verità e la vittoria della verità è la carità.

2 - Testimonianze scritturali sulla unità

Perché raccomandarvi con molte parole, e mie parole, la Chiesa cattolica che dà frutto e si estende in tutta la terra?

Abbiamo per essa e per noi le parole del Signore: Il Signore - è scritto - mi ha detto: Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.

Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. ( Sal 2,7-8 )

Perché dunque, fratelli, stiamo litigando sul possesso e non leggiamo invece le sante Tavole?

Pensino pure che siamo venuti a una causa.

Ebbene c'è una contesa su un possesso.

Ma questa è una contesa non di lite, bensì di affetto.

Perché chi litiga per un possesso terreno ha per fine di escludere l'avversario; noi invece di introdurlo nel possesso.

Chi litiga per un possesso terreno, quando sente l'avversario che dice: " Voglio questo possesso ", risponde: " Mi oppongo ".

E io invece dico al fratello: " Voglio che tu possegga con me ".

Anche se egli, litigioso, insiste: " Non voglio ".

Pertanto non temo che il Signore mi biasimi e mi rimproveri come quei fratelli o quel fratello che, in mezzo alla gente, lo aveva interpellato così: Signore, di' a mio fratello che divida con me l'eredità.

Subito il Signore, che odiava la divisione, gli dà una correzione: Dimmi, uomo - chiede - chi mi ha costituito giudice o mediatore di eredità tra di voi?

Io vi dico: guardatevi da ogni cupidigia. ( Lc 12,13-15 )

Io non temo questo rimprovero.

Io interpello infatti il mio Signore, confesso, lo interpello.

Ma non gli dico: " Signore di' a mio fratello che divida l'eredità con me ".

Gli dico invece: " Signore, di' a mio fratello che stia nell'unità con me ".

Ecco, leggo gli atti di questo possesso, non col fine di possedere io solo, ma per convincere mio fratello, che non vuole, a possedere in comune con me.

Ecco gli atti, fratello.

Chiedi a me e ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra.

Questo è stato detto a Cristo.

Dunque è stato detto a noi che siamo membra di Cristo.

Perché vuoi andare verso una divisione? o rimanere nella divisione?

Ecco, tieni tutto il possesso, come è indicato negli atti.

Tu cerchi la linea di divisione, tra i due proprietari, come sogliono con documenti essere individuati appunto i proprietari fra i quali ci siano confinanti.

Ma chi ti ha dato tutta la terra non permette che vi sia alcun confinante.

3 - Un'altra testimonianza dalla Scrittura

Ascolta un'altra testimonianza dei sacri Scritti.

Del Cristo Signore, simboleggiato da Salomone, è detto: Dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra.

Davanti a lui si prostreranno gli Etiopi, i suoi nemici lambiranno la polvere.

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba daranno tributi.

Lo adoreranno tutti i re della terra, lo serviranno tutte le nazioni. ( Sal 72,8-11 )

Quando ciò è stato annunziato lo si è creduto; ora che si è realizzato lo si nega.

Conserva dunque con me questa eredità da mare a mare e dal fiume - indubbiamente il Giordano dove è cominciato il magistero di Cristo - sino ai confini della terra.

Perché non vuoi? Perché sei nemico di questa promessa, di questa eredità, di ricchezze tue?

Perché non le vuoi? Per Donato? Per Ceciliano? E chi era Donato? Chi era Ceciliano?

Certamente degli uomini.

Se buoni, di bontà loro, non mia, se cattivi dunque, di cattiveria loro, non mia.

Tu accogli Cristo e ascolta chi amava ardentemente Cristo, il suo Apostolo: Forse Paolo è stato crocifisso per voi?

O è nel nome di Paolo che siete stati battezzati?

Per giungere a dire questo vedi cosa è che lo faceva inorridire: Ciascuno di voi dice: Io sono di Paolo, io invece sono di Apollo, io sono di Cefa, e io di Cristo. Cristo è stato forse diviso?

Forse Paolo è stato crocifisso per voi o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? ( 1 Cor 1,12-13 )

Se dunque non nel nome di Paolo tanto meno nel nome di Ceciliano, a maggior ragione molto meno nel nome di Donato.

E tuttavia ancor oggi, dopo le dichiarazioni degli Apostoli, dopo la manifestazione e la diffusione in tutto il mondo della Chiesa, mi si viene a dire: " Non lascio da parte Donato, non lascio da parte non so qual Gaio, Lucio, Parmeniano ".

Mille nomi, mille scissure.

Seguendo un uomo tu vuoi privarti di una così vasta eredità di cui hai sentito or ora da mare a mare e dal fiume sino ai confini della terra?

Perché non la vuoi tenere? Per amore di un uomo.

E che cosa è l'uomo se non un animale razionale, fatto di terra?

Sei dunque avverso a noi, in quanto lambisci la terra.

Rifiuta un tale atteggiamento piuttosto.

Non leccare la terra, e poni invece la tua speranza in Colui che ha fatto il cielo e la terra.

Questa è la nostra speranza.

Queste le nostre testimonianze: Parla il Signore Dio degli dèi; egli convoca la terra da Oriente ad Occidente. ( Sal 50,1 )

Non voler rimanere aderente alla terra, sali invece lì da dove anche la terra è stata chiamata.

4 - Estensione della carità

Chi potrebbe esporre ricavandole dai santi Scritti tutte le testimonianze di questo possesso?

Perché dunque non si convertono alla Chiesa?

Perché questa è la voce della stessa Chiesa: Si volgano a me i tuoi fedeli e conoscano i tuoi insegnamenti. ( Sal 119,79 )

La Chiesa ha in mente quello che è detto nel Salmo.

Voi l'avete udito poco fa; parole che sono ancora nelle vostre orecchie e nel vostro cuore: Di ogni compimento ho visto il termine.

Che cosa significa ciò? Compimento vale e " perfezione " non " consunzione " e anche termine s'intende di perfezione, non di abolizione.

Di ogni compimento ho visto il termine.

La tua legge non ha confini. ( Sal 119,96 )

Di ogni compimento ho visto il termine.

Qual'è questo termine? La tua legge è assai estesa.

Si tratta del termine del precetto, come voi avete già detto con me.

Avete già detto tutti quello che sempre avete ascoltato, non senza frutto: Il termine del precetto è la carità che sgorga da un cuore puro: ( 1 Tm 1,5 ) il termine in cui ci perfezioniamo, non in cui ci esauriamo.

Questo termine è ampio perché è un comandamento di Dio, del quale è stato detto: Il tuo comandamento è senza confini.

Vi dò un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri. ( Gv 13,34 )

Vedi l'ampiezza di questo mandato.

E dov'è l'ampiezza? Forse nella carne?

É, piuttosto, nel cuore.

Se fosse largo materialmente, voi, zelanti ascoltatori, non soffrireste stando qui stretti. Invece è ampio nella dimensione del cuore.

Considera dunque, se ce la fai, questa ampiezza, e di qui passa all'Apostolo e ascolta come è ampio il mandato della carità: La carità di Dio è diffusa nei nostri cuori. ( Rm 5,5 )

Non dice: " racchiusa ", ma: diffusa.

La parola " racchiusa " infatti evocherebbe ristrettezze.

La parola diffusa insinua " larghezza ".

Dunque: Il tuo comandamento è senza confini.

Signore Dio nostro, acconsenti che per questa ampiezza possiamo invitare i nostri fratelli al possesso della pace.

Volete essere vescovi? Siatelo con noi.

Il popolo non vuole due vescovi.

Siate con noi fratelli nell'eredità.

Non creiamo impedimenti, per la salvaguardia del nostro prestigio, alla pace di Cristo.

Quale onore possiamo sperare di ricevere nella pace del cielo se nel tempo presente difendiamo con una lite terrena il nostro onore?

Si tolga questa parete divisoria dell'errore, e stiamo insieme.

Riconosci me come fratello: io riconosco te fratello; ma estirpato lo scisma, estirpato l'errore e il dissenso.

Si faccia questo emendamento e sei mio.

O forse non vuoi essere mio?

Io, se ti correggi, voglio essere tuo.

Dunque, tolto di mezzo l'errore, che è come una parete fatta di materiale di contraddizione e di divisione, sii mio fratello e io sia fratello tuo, affinché ambedue siamo di Colui che è il Signore mio e tuo.

5 - Si faccia il dibattito

Queste cose diciamo per amore della pace, non perché ci manchi la fiducia di essere nella verità.

L'abbiamo messo per iscritto, voi avete letto questo proposito: cioè che noi non paventiamo che si allestisca un dibattito, anzi insistiamo perché si faccia.

Così, quando avrò dimostrato chi la possiede, allora potrò comunicarne con lui l'eredità.

Venga intrepido, venga sicuro, venga armato di dottrina.

Non voglio che ci sia una pregiudiziale di autorità.

Apriamo gli occhi a Colui che non può errare.

Egli ci insegni qual è la Chiesa.

Avete già sentito le sue testimonianze.

Non delitti umani la contaminano e non è la giustizia umana che la redime.

E tuttavia, per quanto sia diversa la causa riguardante la Chiesa da quella riguardante gli uomini e siano del tutto distinte, noi non paventiamo la causa degli uomini che hanno accusato e non hanno potuto convincere.

Li abbiamo riconosciuti discolpati, abbiamo letto che sono discolpati.

Se non fosse così, non cercherei di costituire la Chiesa su una causa che riguarda loro, non vorrei edificare sulla sabbia e allontanarmi dalla pietra; poiché su questa pietra - è scritto - edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. ( Mt 16,18 )

La pietra era Cristo. ( 1 Cor 10,4 )

Forse Paolo è stato crocifisso per voi? ( 1 Cor 1,13 )

Tenete a mente queste cose, amate queste cose, ditevele tra di voi fraternamente, in pace.

6 - Raccomandazioni ai cattolici

Nessuno di voi, fratelli miei, faccia irruzione nell'aula della conferenza.

Anzi evitate assolutamente, se possibile, perfino di passare per quel luogo, perché non nasca qualche appiglio di contesa o di lite, qualche occasione, e appunto trovino l'occasione quelli che la vanno cercando.

Soprattutto coloro che poco temono Dio o non tengono conto dei miei suggerimenti o almeno in quanto amano la vita presente, devono aver timore della severità del potere terreno.

Avete letto l'editto, pubblicamente esposto, di un uomo illustre.

Non è stato emanato per voi che temete Dio e non disattendete l'invito dei vostri vescovi, ma perché non ci sia chi lo trascuri, perché nessuno lo disprezzi.

Badino, coloro che sono in questa categoria, che non avvenga loro quello che disse l'Apostolo: Chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio.

I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. ( Rm 13,2-3 )

Guardiamoci dalle sedizioni, evitiamo ogni occasione di sedizione.

Forse direte: " Noi abbiamo fisso nella mente quello che dobbiamo fare ".

Ma c'è motivo di ingiungere: a voi tocca forse la feconda opera della pietà.

Noi disputiamo per voi: voi pregate per noi.

E aiutate le vostre preghiere, come già vi abbiamo esortato, con digiuni ed elemosine.

Aggiungete loro le ali con cui volino a Dio.

Adempiendo questo ufficio forse sarete più utili voi a noi, che noi a voi.

Nessuno di noi infatti in questa disputa presume qualcosa di sé: in Dio è tutta la speranza.

Non siamo migliori dell'Apostolo che dice: Pregate per noi.

Pregate per me - dice -, perché mi venga data la parola. ( Ef 6,19 )

Voi dunque pregate per noi Colui in cui abbiamo riposto la nostra speranza, affinché abbiate gioia da questa nostra disputa.

Tenete ben ferme, fratelli, queste cose, ve ne scongiuriamo, in nome dello stesso Signore, dell'autore della pace, di chi l'ha istituita e fondata.

Vi preghiamo di scongiurarlo, d'invocarlo in pace; e ricordatevi che siete figli di chi ha detto: Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio. ( Mt 5,9 )

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