Esposizione dei Salmi

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Salmo 16 (15)

1 - [v 1.] L'eredità dei Santi è Dio

Iscrizione del titolo: dello stesso David.

Il nostro Re parla in questo salmo secondo la natura umana che ha assunta: il titolo di Re risaltò nell'iscrizione al tempo della Passione.

2 - [vv 1.2.] Ecco cosa dice: custodiscimi, o Signore, perché in te ho sperato; ho detto al Signore: il mio Dio sei tu, perché non hai bisogno dei miei beni, poiché non aspetti di farti beato con i miei beni.

3 - [v 3.] Per i santi che stanno nella sua terra, per i santi che hanno riposto la loro speranza nella terra dei viventi, per i cittadini della Gerusalemme celeste, la cui vita spirituale, in virtù della speranza, è stabilmente ancorata in quella patria che a ragione è detta terra di Dio, sebbene essi abitino ancora in questa terra con il corpo.

Ha fatto mirabile in essi ogni mia volontà: in questi santi, dunque, ha fatto mirabile ogni mia volontà a loro vantaggio, per cui hanno compreso quanto abbia loro giovato sia l'umanità della mia divinità perché potessi morire, sia la divinità della mia umanità perché potessi risorgere.

4 - [v 4.] Moltiplicate si sono le loro infermità, non a loro rovina, ma per far loro desiderare il medico.

Poi si sono affrettati: dunque, dopo che si sono moltiplicate le infermità, si sono dati premura per esser risanati.

Non riunirò le loro adunanze di sangue; le loro adunanze non saranno infatti carnali, né li riunirò perché mi avranno reso propizio con il sangue degli armenti.

Né mi rammenterò con le mie labbra dei loro nomi, ma nella trasformazione spirituale dimenticheranno quello che erano; né saranno più chiamati da me peccatori, o nemici, o uomini, ma giusti, fratelli miei, e figli di Dio in grazia della mia pace.

5 - [v 5.] Il Signore è la porzione della mia eredità e della mia coppa.

Possederanno infatti con me in eredità il Signore stesso.

Scelgano altri per sé porzioni terrene e temporali e ne fruiscano; la porzione dei santi è il Signore eterno.

Bevano altri le mortali voluttà: la porzione della mia coppa è il Signore.

Nel dire mia mi unisco alla Chiesa: perché ove è il Capo ivi è il corpo.

Riunirò infatti le loro adunanze per l'eredità, e dimenticherò i loro vecchi nomi nell'ebbrezza del calice.

Tu sei colui che mi restituisce la mia eredità, affinché sia conosciuta, anche da costoro che io libero, la gloria nella quale ero presso di te, prima che il mondo fosse. ( Gv 17,5 )

Perché non restituisci a me ciò che non ho mai perduto, ma restituisci ad essi, che la perdettero, la conoscenza di quella gloria; e poiché io sono in costoro, restituisci a me.

6 - [v 6.] Le funi sono cadute per me in luoghi deliziosi, ossia i confini della mia eredità sono caduti come in sorte nella tua gloria, così come Dio è il possesso dei sacerdoti e dei leviti.

Perché la mia eredità è eccellente per me.

La mia eredità infatti è eccellente non per tutti, ma per coloro che vedono: poiché io sono di questi, è eccellente per me.

7 - [v 7.] Benedirò il Signore che mi ha donato l'intelligenza, nella quale può essere vista e posseduta questa eredità.

Ma di più e fino a notte mi ammonirono i miei reni.

Oltre all'intelletto, mi ha ammaestrato fino alla morte la mia parte inferiore, cioè la carne assunta; perché conoscessi le tenebre dell'essere mortale, che l'intelletto non conosce.

8 - [v 8.] Vedevo sempre il Signore al mio cospetto.

Venendo nelle cose che passano, non ho tolto l'occhio da Colui che sempre rimane, nell'intento di correre di nuovo a lui, appena completate le cose temporali.

Giacché è alla mia destra, perché io non sia smosso.

Poiché egli mi sostiene, affinché io resti stabilmente in lui.

9 - [v 9.] Per questo il mio cuore si è rallegrato e ha esultato la mia lingua: per questo vi è gioia nei miei pensieri ed esultanza nelle mie parole.

E anche la mia carne riposerà nella speranza.

Ed anche la mia carne, venendo meno, non verrà meno nella distruzione, ma si addormenterà nella speranza della risurrezione.

10 - [v 10.] La felicità riservata ai Santi

Perché non abbandonerai l'anima mia nell'inferno: perché non darai la mia anima in possesso dell'inferno.

Né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione: non permetterai che si corrompa quel corpo santificato, per cui mezzo anche altri dovranno essere santificati.

Mi hai fatto conoscere le vie della vita: hai reso note attraverso me le vie dell'umiltà, affinché gli uomini ritornassero a quella vita, donde erano caduti a causa della superbia; e poiché io sono in essi, a me le hai fatte [ conoscere ].

Mi ricolmerai di letizia con il tuo volto: li ricolmerai di letizia, in modo che non cerchino altro quando avranno visto te faccia a faccia; e poiché io sono in essi, mi ricolmerai.

Delizia è nella tua destra in eterno: delizia è nel favore e nella protezione [ che tu ci dai ] nel viaggio di questa vita, nel guidarci fino al termine della gloria della tua presenza.

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