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Lettera 59

Scritta verso la fine del 402.

Agostino scrive al primate della Numidia, Vittorino, scusandosi di non aver potuto partecipare al concilio e pregandolo di risolvere prima la controversia del primato tra lui e il vescovo Santippo di Tagosa ( n. 1 ), in modo che si sappia a chi compete convocare il concilio ( n. 2 ).

Agostino saluta nel Signore il felicissimo signore e venerabile padre e collega d'episcopato Vittorino

1 - Precisazione sull'invito al Concilio

La tua lettera circolare d'invito al concilio mi giunse il nove novembre, quand'era già notte, e mi trovò assai riluttante ad accorrere.

Tocca alla tua Santità e Nobiltà giudicare se la mia perplessità sia dovuta alla mia ignoranza o a giusto motivo.

Nella suddetta circolare ho letto che l'invito al concilio è stato diramato anche alle due Mauritanie, mentre sappiamo che queste due province hanno il loro primate.

Se fosse stato necessario di convocare i vescovi di quelle regioni a un concilio nella Numidia, sarebbe stato pure necessario che nella circolare figurassero i nomi di alcuni vescovi dei Mauri che hanno i primi gradi in dignità; non trovando ciò nella circolare, sono rimasto molto stupito.

Inoltre nella lettera scritta ai vescovi della Numidia è stato seguito un ordine così sconvolto e confuso, che ho trovato il mio nome al terzo posto, mentre so d'essere stato eletto vescovo dopo molti altri.

Questa circostanza, oltre ad essere ingiuriosa per gli altri, suscita pure malanimo contro la mia persona.

Infine, il nostro fratello e collega Santippo di Tagosa afferma che il primato spetta a lui ed è considerato tale da molti vescovi e invia lettere come quella inviata da te.

Ora, anche se questo equivoco può facilmente essere chiarito e corretto tra voi due, non doveva tuttavia essere omesso il suo nome nella circolare inviata dalla tua Reverenza.

Anche se lo si fosse nominato tra gli altri e non al primo posto, mi sarei stupito ugualmente molto; quanto più c'è da stupirsi che da te non è stato affatto menzionato colui che più d'ogni altro sarebbe dovuto intervenire al concilio, affinché si trattasse proprio del grado del primato, controversia che interessa i vescovi di tutte le Chiese della Numidia.

2 - Perché Agostino non è potuto intervenire al Concilio

Per tali motivi avrei pur sempre esitato d'intervenire, temendo che la stessa circolare, in cui appariva sì grande stortura, fosse falsa: del resto la ristrettezza del tempo e molte altre gravi e improrogabili occupazioni me l'avrebbero ugualmente impedito.

Chiedo quindi alla tua Beatitudine di perdonarmi e di volere per prima cosa occuparti assiduamente a risolvere la controversia tra la tua Santità e il primate Santippo in modo che sia ben chiaro chi di voi debba convocare il concilio.

Penso però che sarebbe meglio che tutti e due convocaste, senza pregiudizio di nessuno, i nostri colleghi, soprattutto quelli che per anzianità d'episcopato sono più vicini a voi; essi potranno facilmente riconoscere chi di voi dice la verità, e così tra voi pochi si potrà risolvere prima d'ogni altra detta questione.

Una volta tolto di mezzo l'equivoco, vengano convocati dagli altri i vescovi più giovani, i quali su questo punto non possono né debbono credere che a voi soli come a superiori, mentre ora non sanno a chi di voi specialmente debbono credere.

La presente che t'invio è sigillata coll'anello che raffigura il volto di una persona che guarda da un lato.

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