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Lettera 174

Scritta nell'anno 416.

Agostino scrive ad Aurelio, vescovo di Cartagine, al quale invia una copia corretta dei libri Sulla Trinità completati per desiderio dello stesso Aurelio e di altri.

Agostino invia cristiani saluti al Vescovo Aurelio, signore beatissimo e degno d'esser venerato con la più sincera carità, santo fratello e collega nell'episcopato

1 - I libri sulla Trinità, sommo e vero Dio, li ho cominciati che ero giovane e li ho pubblicati che sono vecchio.

Te ne spiego il perché: quest'opera l'avevo piantata lì in tronco dopo avere scoperto che m'erano stati portati via anzitempo oppure m'erano stati trafugati di soppiatto ( i libri ) prima ancora ch'io avessi potuto condurli a termine e correggerli a puntino con un'accurata revisione critica, com'era mia precisa volontà.

Avevo infatti stabilito di pubblicare quei libri non già separatamente ma tutti insieme secondo il suddetto criterio per il fatto che i seguenti sono connessi strettamente ai precedenti dal filo della progressiva indagine filosofica.

Poiché dunque il mio piano non s'era potuto realizzare a causa di alcuni individui ai quali i libri erano potuti giungere prima che io lo volessi, avevo lasciata in tronco la dettatura pensando di lamentarmene in qualcuno dei miei scritti per far sapere a quanti l'avessero potuto che i medesimi libri non erano stati pubblicati da me, ma che m'erano stati portati via prima ancora che mi sembrassero degni d'essere pubblicati da me.

Tuttavia in seguito alle pressanti richieste di molti fratelli e soprattutto in seguito all'autorevole tuo invito mi sono  dato la briga di terminare, con l'aiuto di Dio, un'opera così laboriosa.

Dopo aver corretto i libri non come avrei voluto, ma solo come ho potuto, per non renderli troppo discordanti da quelli che m'erano stati trafugati ed erano già diffusi tra le mani della gente, li ho inviati alla tua Reverenza per mezzo di Cresimo, nostro figlio e collega di diaconato, e ho permesso a chiunque di ascoltarli, di copiarli, di leggerli.

Se avessi potuto attuare il mio piano prestabilito, questi libri, pur contenendo le medesime idee, sarebbero stati tuttavia svolti molto più perfettamente e più chiari nella misura permessa dalle difficoltà che presentano questioni sì profonde e dalle mie facoltà.

Ci sono alcuni i quali hanno i primi quattro o meglio cinque libri mancanti dell'introduzione e il decimosecondo mancante dell'ultima parte che non è piccola: ma se verrà a loro conoscenza quest'edizione, potranno eliminare tutte queste lacune, sempre che ne abbiano volontà e capacità.

Per parte mia io ti chiedo di far aggiungere questa lettera, a parte bensì, ma come prologo ai medesimi libri.

Sta bene. Prega per me.

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