Suor Benigna Consolata Ferrero

Piccolo trattato di carità

1 - Per amarmi, o anima religiosa, con tutto il cuore, dice Gesù, mi devi amare in tutte le creature e sempre dare la preferenza al prossimo, perchè lo devi amare più di te stessa.

2 - Tu devi, per amore, considerare d'ora innanzi le tue sorelle come tante ostie consacrate, nelle quali, attraversando l'apparenza, tu non veda più che me.

Questo ti renderà uguale con tutte, perchè non farai più distinzione: uno solo è il tuo Gesù, nascosto sotto qualunque persona.

3 - Mi amerai in tutte ugualmente; mi compatirai, mi aiuterai, e soprattutto, se ti capiterà di avere qualche cosa da soffrire dal tuo caro prossimo, lo nasconderai nel tuo cuore come si fa con le cose preziose, che si tengono nascoste per non correre il rischio di perderle.

4 - Dal canto tuo, procurerai di non mai far soffrire alcuno.

Questo ti costerà, perchè dovrai sempre sacrificarti, ma ricordati che dire sacrificio è dire amore, e dire amore è dire sacrificio.

5 - Aiuterai il prossimo più che potrai col buon esempio; ricordati che tu devi essere, nella Comunità, come la personificazione della mia Bontà, della mia Misericordia, della mia Carità, e quindi sempre studiati d'anteporre gli interessi del prossimo ai tuoi.

6 - Aiuta poi tanto il caro prossimo col raccomandarmelo.

Tu hai ogni potere sul mio Cuore: sappiatene valere.

Ricordati che la benignità deve sempre galleggiare in tutto.

Non farti mai giudice del tuo prossimo, ma scusalo sempre.

Se tu lo scusi, Io ti scuserò presso il mio Divin Padre.

7 - Che ti vengano dei pensieri contro la carità, non è male.

Le cattive erbe nascono insieme alle buone anche senza seminarle; il tuo lavoro è di estirparle subito e di piantarvi invece una pianta buona.

8 - Tieni il tuo prossimo come la pupilla del tuo occhio, come lo tengo te come la pupilla del mio Occhio divino.

9 - Io voglio che tu tenga il tuo caro prossimo nel tuo cuore come in una serra d'amore.

Nella serra, i fiori prendono il sole, ma non sono colpiti dalla tempesta, nè sono scossi dal vento; questo è ciò che voglio da te per il caro prossimo.

Che tu esponga il prossimo al sole, cioè che gli lasci passare ogni sorta di squisite attenzioni, di quelle che scaldano il cuore; ma tutto ciò che potrebbe anche menomamente ferire il prossimo o farlo un po' soffrire, che tu lo allontani da lui, che tu lo prenda su di te, come fanno i vetri, che ricevono su di sè la pioggia, la tempesta, la nebbia, ma non lasciano nulla di ciò passare sui fiori.

Ricordati sempre che questa è una massima evangelica: devi amare il prossimo tuo come lo l'ho amato, quindi più di te stessa.

Se tu sapessi come lo riposo in un cuore così caritatevole!

Vi trovo le mie delizie e le faccio gustare all'anima, che inondo di pace, di gioia, di consolazione celeste.

10 - Nei tuoi rapporti spirituali poi, devi desiderare per il tuo prossimo tutto quel bene che desideri per te e favorirlo nel tuo prossimo come in te stessa.

Preghiera

« O Gesù, amante delle anime, che sei morto per riscattarle, non le lasciar perdere a qualunque costo.

O Gesù, vuoi tu lasciar andare perdute quelle anime per le quali sei morto in croce?

Tu sei la resurrezione e la vita: siilo adunque di tanti cuori, che sono da tanto tempo sepolti nelle tenebre della morte.

Io ti ringrazio fin d'ora della vittoria riportata sull'infernale nemico che li teneva schiavi del peccato, perchè tu stesso mi hai assicurato che avrei ottenuto tutto, quando avessi chiesto con confidenza.

O amabile divin Cuore, ricco di grazie di ogni genere, che desideri ardentissimamente il vero bene degli uomini, la salvezza delle loro anime, potessi far sì che tutti ti amassero, che tutti pensassero almeno un poco, al come e quanto ci hai amato! ».

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