Imitazione di Cristo

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La croce, via regale

Capitolo 12

1 - « A molti sembra duro questo linguaggio » ( Gv 6,61 ).

« Rinunzia a te stesso, prendi la tua croce e segui Gesù » ( Mt 16,24 ).

Ma sarà molto più duro udire l'estrema sentenza: « Partitevi da me, maledetti, nel fuoco eterno » ( Mt 25,41 ).

Coloro che adesso ascoltano volentieri e seguono il precetto della croce, allora non avranno timore che sia ad essi intimata l'eterna dannazione.

« In cielo rifulgerà il vessillo della croce quando il Signore verrà per il giudizio » ( Mt 24,30 ).

In quel giorno tutti i seguaci della croce, che in vita si sono resi conformi al Crocifisso, con grande fiducia si accosteranno a Cristo giudice.

2 - Nella croce la Vita

Perché allora esiti a prendere la croce per mezzo della quale si ascende al regno dei cieli?

Nella croce vi è la salvezza, nella croce la vita, nella croce la difesa dai nostri nemici, dalla croce sgorga una trascendente soavità; nella croce il vigore della mente, nella croce il gaudio dello spirito, nella croce la pienezza completa della virtù, nella croce la perfezione della santità.

Non vi è salvezza per l'anima, non speranza di vita eterna se non nella croce.

Prendi dunque la tua croce e segui Gesù; arriverai così all'eterna vita.

Egli ti ha preceduto « portando la sua croce » ( Gv 19,17 ), per te è morto sulla croce perché tu pure ti addossi la croce e aspiri a morire su di essa.

« Se siamo morti col Cristo, crediamo che anche rivivremo con lui » ( Rm 6,8 ).

E se sarai partecipe della sua sofferenza, lo sarai altresì della sua gloria.

3 - Nella croce sta tutto

Ecco, nella croce sta tutto, e tutto consiste nel morirvi, ne vi è altra via per giungere alla vita e alla vera pace inferiore fuorché la via della santa croce e della quotidiana mortificazione.

Va' dove vuoi, cerca tutto quel che vuoi, non troverai in alto una via più sublime e in basso una più sicura della via della santa croce.

Disponi pure e ordina tutto secondo il tuo volere e le tue vedute, ma troverai sempre di dover patire qualche cosa, ti piaccia o non ti piaccia; e così sempre troverai la croce.

O proverai un dolore fisico, o soffrirai tristezze nell'anima.

4 - Sarai di peso a te medesimo

Talvolta sarai abbandonato da Dio, talvolta ti affliggerà il prossimo e, quel che è peggio, spesso sarai di peso a te medesimo.

Ne vi sarà rimedio che ti liberi o conforto che ti dia sollievo; ma, finché Dio vuole, è necessario che tu sopporti.

Difatti Dio vuole che tu impari a sostenere la tribolazione senza consolazione, che totalmente ti sottometta a lui e dalla tribolazione tragga motivo per essere più umile.

Nessuno sente tanto viva nel cuore la passione di Cristo come chi ha sofferto patimenti simili a quelli di lui.

La croce dunque è sempre pronta e dappertutto ti attende.

Non la puoi sfuggire dovunque tu corra a rifugiarti, perché dovunque tu vada porti te stesso e sempre troverai te stesso.

Volgiti sopra, volgiti sotto; volgiti fuori, volgiti dentro, in ogni luogo troverai la croce.

È quindi indispensabile che dovunque tu conservi la pazienza, se vuoi possedere la pace inferiore e meritarti la corona, immortale.

5 - La fine del patimento

Se volentieri porti la croce, essa porterà te e ti condurrà al termine desiderato, cioè dove è la fine del patire, che quaggiù non si da.

Se porti di mala voglia la croce, ne aumenti il peso, che maggiormente ti graverà; e tuttavia in ogni caso devi sostenerla.

Se scrolli da te una croce, senza dubbio ne troverai un'altra e forse più pesante.

6 - Bisognava che il Cristo patisse

Credi tu di poterti sottrarre a ciò che nessuno dei mortali ha potuto scansare?

Vi fu mai sulla terra un santo senza croce e senza tribolazioni?

Nemmeno Gesù Cristo, Signor nostro, finché visse, trascorse un'ora sola senza i dolori della passione.

« Bisognava, disse egli stesso, che il Cristo patisse e risorgesse dai morti per entrare così nella gloria » ( Lc 24,26.46 ).

Come allora tu cerchi un'altra via, diversa da questa via regale, ch'è la via della santa croce?

7 - Tutta la vita di Cristo fu croce e martirio

Tutta la vita di Cristo è stata croce e martirio, e tu vorresti per tè riposo e gioia?

Sbagli, sbagli se altro cerchi fuorché di patire tribolazioni, perché tutta questa vita mortale è piena di miserie e segnata all'intorno da croci.

E quanto più uno salirà nella via spirituale, tanto più grevi saranno le croci perché, crescendo l'amore, cresce la pena dell'esilio.

8 - Non voler esser privo di dolori

Però chi è provato in tanti modi non è mai privo del sollievo della consolazione, perché, sopportando la croce, sente in sé aumentare a dismisura il frutto della sua pazienza.

E mentre di buon animo è disposto a soffrire, tutto il peso della tribolazione si tramuta nella fiducia dei divini conforti.

Quanto più la carne è logorata nell'afflizione, tanto più la grazia inferiore rinvigorisce lo spirito.

Anzi, in qualcuno il desiderio delle tribolazioni e delle contrarietà per essere conforme a Cristo crocifisso è tanto forte che non vorrebbe vivere senza dolori e tribolazioni, perché crede di divenire tanto più caro a Dio quanto più numerose e spasimanti sono le pene che potrà soffrire per amore di lui.

Questo non avviene per virtù dell'uomo, ma per grazia di Cristo, che può e opera tali prodigi nella carne debole da far accettare e amare con fervore di spirito quanto essa naturalmente aborre e fugge.

9 - La fortezza verrà dal cielo

Non è congeniale alla natura umana portare la croce, amare la croce, mortificare il corpo e « ridurlo in schiavitù » ( 1 Cor 9,27 ); fuggire gli onori, sopportare volentieri le ingiurie, disprezzare sé stesso e augurarsi di essere disprezzato; sostenere ogni sorta di contrarietà, anche con proprio danno, e non bramare alcuna prosperità in questo mondo.

Se guardi solo a te stesso, da te non potrai far niente di tutto questo.

Ma se confidi nel Signore, verrà la fortezza dal cielo, e riuscirai ad assoggettare alla tua signoria il mondo e la carne.

Non avrai timore nemmeno del diavolo, il tuo nemico, se sarai armato della fede e segnato con la croce di Cristo.

10 - I patimenti del tempo presente

Disponiti, dunque, da buono e fedele servo di Cristo, a portare virilmente la croce del tuo Signore che per amor tuo vi fu crocifisso.

Preparati a sopportare molte contrarietà e disagi in questa misera vita, perché così sarà per te dovunque sarai e così troverai dovunque ti vada a nascondere.

Bisogna che ciò accada, e non vi è altro modo di sottrarti alla afflizione dei mali terreni e al dolore che aver pazienza con te stesso.

« Bevi avidamente il calice del Signore » ( Mt 20,23 ) se vuoi essere suo amico e se desideri aver parte con lui nella gloria.

Rimettiti a Dio per le consolazioni; lascia che egli disponga di esse a suo piacere.

Tu invece sii pronto a sopportare le tribolazioni; considerale anzi grandissime consolazioni, perché anche se avessi a sopportare tutti i patimenti del tempo presente, « essi non sono paragonabili alla gloria futura » ( Rm 8,18 ).

11 - Il paradiso in terra

Quando sarai giunto a trovare dolce la tribolazione e a gustarla per amore di Cristo, allora pensa che va bene per te, perché hai trovato il paradiso in terra.

Ma finché ti è amara la sofferenza e cerchi di evitarla, sempre starai male, e la tribolazione che vorresti ruggire dovunque ti seguirà.

12 - Patire e morire

Se ti sforzi di essere quello che devi essere, cioè nato a patire e a morire, starai subito meglio e troverai la pace.

Anche se tu fossi rapito come Paolo al terzo cielo, non saresti affatto garantito di non soffrire nessuna avversità.

« Io, disse Gesù ad Anania, gli mostrerò quante cose dovrà patire per il mio nome » ( At 9,16 ).

Ti resta dunque solo di patire, se ti piace amare Gesù e servirlo per sempre.

13 - Tutti lodano la pazienza

Oh, fossi tu degno di patire qualche cosa per il nome di Gesù!

Quale gloria sarebbe per te, quanta esultanza per tutti i santi di Dio e quanta edificazione sarebbe per il tuo prossimo!

Tutti lodano la pazienza, ma pochi sono quelli che vogliono patire.

Sarebbe ben giusto che tu patissi volentieri, anche solo un poco, per Cristo, mentre molti fanno sacrifici ben più gravi per amore del mondo.

14 - Il nostro avanzamento spirituale

Abbi per certo che la tua vita dev'essere un continuo morire a te medesimo.

E quanto più uno muore a sé stesso, tanto più incomincia a vivere in Dio.

Nessuno è idoneo a comprendere le cose celesti, se non si sarà allenato a sopportare per Cristo le avversità.

Niente è più gradito a Dio, niente a te più salutare in questo mondo che il patire volentieri per Cristo.

E se tu avessi la possibilità della scelta, dovresti piuttosto augurarti di sopportare sofferenze per Cristo che di essere ricolmo di consolazioni, perché allora saresti più simile a Cristo e più conforme agli esempi lasciati da tutti i santi.

Infatti il nostro merito e il nostro profitto spirituale non consistono nell'abbondanza delle dolcezze e delle consolazioni, ma bensì nel sopportare angustie e tribolazioni.

15 - Se uno vuole venire dietro a me

Se ci fosse stato qualcos'altro di meglio, di più utile alla salvezza degli uomini che il patire.

Cristo certamente ce l'avrebbe mostrato con la parola e con l'esempio.

Invece e i discepoli che lo seguivano e tutti quelli che desiderano di seguirlo egli chiaramente esorta a portare la croce: « Se uno vuoi venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua » ( Mt 16,24 ).

Ora dunque, dopo aver letto e meditato tutte queste cose, sia questa la conclusione finale: « Bisogna passare attraverso molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio » ( At 14,21 ).

Fine degli ammonimenti per la vita inferiore

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