Fratel Teodoreto ( Prof. Giovanni Garberoglio )

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Grazie e favori

Cominciano a udirsi notizie di grazie attribuite all'intercessione di Fratel Teodoreto, dopo la morte.

Qui riferiamo alcune delle prime di cui ci giunse la relazione, con il proposito di pubblicare le altre, a mano a mano che seguiranno, in appositi fascicoli.

"Trovandoci in difficoltà, nel mese di giugno 1954, per la ristampa della Divozione alle cinque Piaghe, ricorremmo, con una novena, al Servo di Dio Fratel Teodoreto.

"Qualche giorno dopo, terminata la novena, avemmo da alcune persone la somma precisa richiesta per la ristampa della Divozione.

"Siamo riconoscenti al Servo di Dio, che ha voluto darci questo segno tangibile della Sua potente intercessione presso Gesù Crocifisso e Maria Santissima Immacolata".

( Centro di Propaganda della Devozione a Gesù
Crocifisso - Via Imbrecciato 181 - Roma )

"In seguito ad infezione a un piede, fui colpito dalla grave malattia del tetano e ricoverato in clinica; nonostante le numerose cure, la mia vita era in pericolo.

"Mi fu suggerito di raccomandarmi all'intercessione del Servo di Dio Fratel Teodoreto, mentre al Colle La Salle s'iniziò pubblicamente una novena, a fin d'ottenere da Dio, per intercessione sua, la mia guarigione.

"Anche i bambini della mia classe pregarono il Servo di Dio e lo stesso si fece nel nostro Noviziato di Torre del Greco.

"Il male divenne sempre più acuto, e sopraggiunse la parziale paralisi dell'apparato respiratorio: ero costretto a respirare con l'ossigeno, e già i medici disperavano di potermi salvare; ma la potente intercessione di Fratel Teodoreto, fu più forte del male.

"Al quarto giorno della novena, ero fuori pericolo; alla fine di essa, stavo già in piedi, ed ora ho ripreso il mio consueto lavoro, riconoscente a Fratel Teodoreto per la sua potente intercessione".

( Fr. Stanislao di Gesù )

Roma, 24 Dicembre 1954

"Il giorno 14-9-'54 mi recai a far visita a un mio amico, Cecchetti Raffaele, ammalato di polmonite doppia con complicazione.

Gli misi il ricordino con l'immagine sotto il cuscino, pregammo per la sua guarigione: egli cominciò a migliorare, guarendo poi perfettamente, così che ora gode ottima salute ed è ritornato al suo lavoro".

In fede
( Giuseppe D'Amico )

Castel Gandolfo, Viale Bruno Buozzi 48.

Biella, 26-1-'55

"Fui consigliato dal Fratel Visitatore Anacleto a raccomandarmi al Fratel Teodoreto per la guarigione da una paralisi facciale reumatica a frigore, che mi aveva colpito all'improvviso con febbre, nel mese di settembre.

Ai primi di dicembre, nonostante le cure mediche e le numerose applicazioni fisioterapiche, rimaneva sempre l'angolo destro del labbro superiore abbassato, e così pure l'occhio lagrimante e la palpebra ancora alquanto paralizzata.

"Verso il 10 dicembre 1954, iniziai a pregare con fiducia il Santo Fratel Teodoreto; recitando tutti i giorni, e anche più volte al giorno, la preghiera per la sua glorificazione e la Devozione alle Cinque Piaghe, accostando alla guancia malata una immagine che aveva toccata la sua bara.

"Mi sentii in poco tempo confortato assai e moralmente più sollevato.

Avuto un miglioramento notevole, le cure furono sospese e ora sono quasi completamente guarito.

La parola è chiara come prima, la fisionomia naturale.

"Sento di dover molto all'intercessione del Fratel Tedoreto, e in segno di riconoscenza segnalo la grazia ricevuta.

in N.S.
( Fratel Florido )

P.S. Oltre alla grazia suddetta, debbo ancora dire che il Fratel Teodoreto mi ha aiutato in diverse circostanze ad appianare difficoltà e a risolvere per il meglio situazioni preoccupanti.

Dopo la sua scomparsa, Lo sento più che mai presente e vicino: Egli ascolta le suppliche di chi l'invoca.

Fratel Florido

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