Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Epifania 6 gennaio 1936 - ore 14.50

Della carità fraterna tanto ripetuta a Gesù Cristo e raccomandata a noi specialmente, ai congregati.

Gesù raccomanda la carità e insiste.

Essere tutti un corpo solo in Gesù Cristo.

Noi dobbiamo vedere Gesù Cristo in tutte le persone.

Non basta saperlo bisogna ricordarlo, cominciando da quelle più care e vicino estendendoci in tutto il prossimo.

Quello che avete fatto al più piccolo tra i fratelli lo avete fatto a me.

Non puoi amare Dio se non ami il tuo prossimo.

Gesù si è sacrificato per noi aguzzini, così noi dobbiamo sacrificarci per il nostro prossimo anche se ingrato.

Gesù prega pei suoi crocifissori; anche noi preghiamo per quelli che ci fanno del male, aver fiducia nel suo preziosissimo sangue.

A noi Catechisti ed Aggregati dice: Amatevi l'un l'altro come io ho amato voi.

Dio ha unito tutta l'umanità per mezzo di Gesù Cristo.

Offendendo il nostro prossimo offendiamo Dio stesso.

Per esserci perfetta concordia bisogna che ci sia un cuore solo e questo c'è se si ama tutti la stessa cosa: la volontà di Dio.

Non si può restare a metà e metà: amare Gesù Cristo e il nostro io.

Non fermarci sui difetti degli altri.

Usare grande carità: non giudicate e non sarete giudicati.

L'umiltà è base di questa carità fraterna.

Progredire ogni giorno nella carità fraterna.

I nostri difetti seguiamoli per averli sempre presenti, per sforzarci a correggerli e emendarci di qualche nostro difetto.

Pregate con Gesù affinché nessuna di queste anime che si trovano attorno a me si perdano.

Preghiamo per i nostri cari.

Aiuti dell'esempio, consiglio, nelle avversità senza distruzione.

Prima di tutto pregate e poi aiutateli i vostri parenti; e poi gli amici e conoscenti.

Il bene è contagioso alla stessa guisa del male.

Il bene si allarga come le onde nel lago al tonfo della pietra sino all'orlo di tutto il lago.

Portate i giovani a Gesù Cristo col buon esempio con la buona parola con carità, partendo di qua.

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