Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Domenica 19 gennaio 1936 - ore 15.15

Art. 40 - Si intende che abbia compiuto il noviziato nel 17° anno di età.

Il periodo del Noviziato ci deve esser oltre che di formazione, anche di conferma alla nostra vocazione.

Art. 41 - Ottenuto il permesso ci si deve attenere alle disposizioni del nostro regolamento.

1) Per lo spirito di povertà, fare la relazione esatta sullo stato dei propri beni, le spese che fate, citare quelle pei vestiti pei libri, per stanare il cuore dalla roba, i soldi che riceveremo li spenderemo col permesso del superiore.

L'affetto alla roba porta gli uomini alla perdizione, alla gelosia dei beni altrui.

Voi non sarete più padroni ma amministratori della roba di Dio secondo le disposizioni del vostro superiore.

2) Determinare i permessi col superiore, secondo la propria condizione di famiglia circa le spese ordinarie giornaliere e mensili.

Tali permessi sono rinnovati mensilmente presentando la nota delle spese incontrate.

Mirare soltanto al necessario per la propria vita, né mai di fare una gran carriera.

Questa è la vera povertà: confidare nella Divina Provvidenza.

3) Stabilire per iscritto anche i permessi particolari.

Come figli di famiglia penseranno i vostri genitori, quindi a voi spetterà il chiedere il permesso al vostro superiore per domandare quanto vi possa esservi di necessità.

Accontentarsi delle cose modeste né mai desiderarne delle migliori.

Anche i doni che ricevete comunicateli al superiore prima di prenderne vero possesso.

4) Dopo la professione si dovrà attenere esattamente a tutti questi permessi avuti con docilità; con ciò abbellite la vostra corona di meriti in cielo.

Per permessi urgenti ricorrere al superiore.

5) Nei bisogni urgenti ed impreveduti, elevare il cuore a Dio consultandolo con tutta semplicità operando in conformità all'intenzione del superiore qualcosa si trovasse con noi presente comunicandogli la cosa appena l'incontrerete.

6) Annualmente presenterete la nota generale delle vostre spese e delle entrate.

Così facendo ci troveremo veramente poveri.

Quelli che entrano negli ordini religiosi assumendo la carica di Economi, amministrano grandi somme; voi siete altrettanto economi di piccole somme come proprietà di Dio, facendo tutto con esattezza, con distacco dai beni della terra.

Da questa osservanza più o meno pronta e docile dipenderà l'osservanza dall'obbedienza.

La purezza.

Non affezionatevi né al danaro, né agli oggetti in vostro uso, fate delle prove degli esercizi di tale genere, staccandovi da tutti e da tutto per farvi superiori, più prossimi a Gesù Cristo.

Il nostro corpo partecipa alla vita animale e vegetale, l'anima nostra alla vita angelica, la nostra fede ci fa vivere la vita cristiana con Dio ossia una vita divina.

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