Diario di Cesone

Indice

4 dicembre 1927

Vita religiosa ( 183 - 184 )

Ritiro

Presenti: Cesone, Ughetto, serra, Tessitore, Biamonte, Luserna, Rebaudengo Fr.lli

L'osservanza del Regolamento è il riassunto di tutti i vostri doveri.

Il religioso che osserva la Regola è sicuro di farsi santo.

Il fine dello stato religioso è di portarvi alla santità e alla perfezione.

Perciò avete l'obbligo di tendervi con tutte le forze.

La perfezione consiste nella carità e unione con Dio, essendo distaccati dai beni personali con la povertà del corpo con la castità e dal proprio io colla obbedienza.

Lo stato religioso è più opportuno per unirsi a Dio.

Coi voti si è come inchiodati slla Croce.

Questo è appunto ciò che scriveva Galliano Cotti: "La mia morte ricorderà l'agonia di Gesù sulla Croce".

Essere colegati nel numero degli eletti, non solo, ma nella società dei perfetti ( S. Bernardo )

Non si diventa perfetti tutto in una volta, perché la perfezione è frutto di un assiduo e faticoso sforzo.

Per arrivare alla perfezione, bisogna mirarvi come a meta suprema, essa può sempre crescere e farsi più completa.

S'intende la perfezione particolare del proprio stato così come i fanciulli sono perfetti secondo la loro età.

si deve tendere a questa squisita condizione ma non si è obbligati ad averla.

I consigli sono mezzi che aiutano a giungere alla perfezione, segno che il fine non è ancora ottenuto.

Non perdere mai la mira alla santità.

I religiosi hanno i mezzi per arrivare alla perfezione; perciò si può esigere di più dai religiosi che dai semplici fedeli.

I Padri chiamavano lo stato religioso angelico e i religiosi angeli.

Essere nel mondo e non essere del mondo.

Vivere nella carne e rinnegare la carne.

Quello che fanno gli angeli in Cielo lo eseguono pure i religiosi sulla terra.

Il Signore ha fatto miracoli per portarci a questo stato.

Misero perciò quel religioso che non vi si diporta come Dio vuole.

Il religioso ha più doni, ma per questa stessa ragione ha più responsabilità degli altri.

Non vi sono uomini migliori dei buoni religiosi, ma non vi è gente più cattiva che i cattivi religiosi.

Indice