Summa Teologica - I

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Articolo 6 - Se vi sia una sola verità secondo la quale tutte le cose sono vere

In 1 Sent., d. 19, q. 5, a. 2; C. G., III, c. 47; De Verit., q. 1, a. 4; q. 21, a. 4, ad 5; q. 27, a. 1, ad 7; Quodl., 10, q. 4, a. 1.

Pare che vi sia una sola verità secondo la quale tutte le cose sono vere.

Infatti:

1. Per S. Agostino [ De Trin. 15,1 ] nulla è più grande della mente umana, tranne Dio.

Ma la verità è superiore alla mente umana, altrimenti questa giudicherebbe la verità, e invece giudica tutte le cose secondo la verità e non secondo se stessa.

Quindi solo Dio è verità.

Quindi non vi è altra verità che Dio.

2. S. Anselmo [ De verit. 14 ] dice che come il tempo sta alle cose temporali, così la verità sta alle cose vere.

Ma il tempo è unico per tutte le cose temporali.

Quindi non vi è che una sola verità, per la quale tutte le cose sono vere.

In contrario:

Nei Salmi [ Sal 12,2 Vg ] si legge: « Le verità sono diminuite tra i figli degli uomini ».

Dimostrazione:

In un certo senso esiste un'unica verità, per la quale tutte le cose sono vere, mentre non è così in un altro senso.

Per vederlo chiaramente bisogna sapere che quando un attributo viene affermato di più cose univocamente, si trova in ciascuna di esse secondo la sua propria nozione, come animale in ogni specie di animali.

Quando invece un attributo viene affermato di più soggetti analogicamente, allora esso si trova secondo la sua propria nozione in uno solo, dal quale tutti gli altri vengono denominati: p. es. sano si dice dell'animale, dell'orina e della medicina, in modo che l'attributo della sanità non si trova nel solo animale, ma dalla sanità dell'animale è denominata sana la medicina in quanto è causa di tale sanità, e sana l'orina in quanto ne è il segno.

E sebbene la sanità non sia nella medicina e neppure nell'orina, tuttavia nell'una e nell'altra vi è qualcosa per cui l'una produce e l'altra significa la sanità.

Ora, sopra [ a. 1 ] si è detto che la verità primariamente è nell'intelletto e secondariamente nelle cose in quanto dicono ordine all'intelligenza divina.

Se dunque parliamo della verità in quanto, secondo la sua nozione propria, è nell'intelletto, allora, dato che esistono molte intelligenze create, vi sono anche molte verità; e anche in un solo e medesimo intelletto vi possono essere più verità, data la pluralità degli oggetti conosciuti.

Per tale motivo la Glossa, sulle parole del Salmo [ Sal 12,2 Vg ] « le verità sono diminuite tra i figli degli uomini », fa questo rilievo: come da un solo volto di uomo risultano più immagini nello specchio, così dall'unica verità divina risultano più verità.

Se invece parliamo della verità in quanto è nelle cose, allora tutte le cose sono vere in forza dell'unica prima verità, alla quale ciascuna di esse si conforma nella misura del proprio essere.

E così, sebbene siano molteplici le essenze o forme delle cose, tuttavia unica è la verità dell'intelletto divino, secondo la quale tutte le cose sono dette vere.

Analisi delle obiezioni:

1. La nostra anima non giudica di tutte le cose secondo una qualsiasi verità, ma secondo la verità prima, in quanto essa si riflette nell'anima, attraverso i principi intellettivi, come in uno specchio.

E da ciò consegue che la verità prima è superiore all'anima.

Tuttavia anche la verità creata che è nel nostro intelletto è superiore alla nostra anima, non assolutamente, ma relativamente, in quanto è una sua perfezione: come anche la scienza potrebbe dirsi superiore all'anima.

È vero però che nessun ente sussistente è superiore alla mente razionale, all'infuori di Dio.

2. L'affermazione di S. Anselmo è giusta nel senso che le cose si dicono vere in rapporto all'intelligenza divina.

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