Summa Teologica - I

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Articolo 1 - Se il libro della vita si identifichi con la predestinazione

In 1 Sent., d. 40, q. 1, a. 2, ad 5; In 3 Sent., d. 31, q. 1, a. 2, sol. 2; De Verit., q. 7, aa. 1, 4; In Philipp., c. 4, lect. 1; In Hebr., c. 12, lect. 4

Pare che il libro della vita non si identifichi con la predestinazione.

Infatti:

1. Nella Scrittura [ Sir 24,22 ] si legge: « Tutte queste cose sono il libro della vita »; « cioè », commenta la Glossa [ interlin. ], « il nuovo e l'antico Testamento ».

Ma ciò non è la predestinazione.

Quindi il libro della vita non si identifica con la predestinazione.

2. S. Agostino [ De civ. Dei 20,14 ] dice che il libro della vita « è una certa forza divina che farà tornare in mente a ciascuno tutte le sue opere buone o cattive ».

Ora, la forza divina non pare che si riallacci alla predestinazione, ma piuttosto all'attributo della potenza.

Quindi il libro della vita non si identifica con la predestinazione.

3. Alla predestinazione si oppone la riprovazione.

Se dunque il libro della vita fosse la predestinazione, dovrebbe esserci anche il libro della morte.

In contrario:

La Glossa [ di Cassiod. ], commentando il seguente versetto dei Salmi [ Sal 69,29 ]: « Siano cancellati dal libro dei viventi », afferma: « Questo libro è la conoscenza di Dio, mediante la quale egli ha predestinato alla vita quelli che ha preconosciuto ».

Dimostrazione:

Si parla in senso metaforico di un libro della vita in Dio per un'analogia desunta dalle cose umane.

C'è infatti l'uso tra gli uomini di iscrivere in un libro coloro che sono eletti a qualche ufficio, come i soldati o i consiglieri, che una volta erano chiamati Padri coscritti.

Ora, appare chiaro da quanto si è detto [ q. 23, a. 4 ] che tutti i predestinati sono eletti da Dio ad avere la vita eterna.

Quindi l'iscrizione dei predestinati è detta libro della vita.

D'altra parte si dice, con una metafora, che è scritto nella mente di qualcuno ciò che egli tiene fisso nella memoria: p. es. si dice nei Proverbi [ Pr 3,1 ]: « Non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore custodisca i miei precetti », e poco dopo [ Pr 3,3 ] si aggiunge: « Scrivili sulla tavola del tuo cuore ».

Infatti si scrivono le cose sui libri materiali per venire in aiuto alla memoria.

Per cui la conoscenza stessa di Dio con la quale egli ricorda fermamente di avere destinato certuni alla vita eterna prende il nome di libro della vita.

Come infatti le parole scritte in un libro sono un segno di quanto deve essere effettuato, così la conoscenza divina è per Dio un segno che sta a indicare coloro i quali devono essere condotti alla vita eterna; secondo quanto dice S. Paolo [ 2 Tm 2,19 ]: « Il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo segreto: il Signore conosce i suoi ».

Analisi delle obiezioni:

1. [ L'espressione ] libro della vita può essere presa in due sensi.

Primo, per designare l'iscrizione di coloro che sono eletti alla vita: e ora ne parliamo in questo senso.

Secondo, si può dire libro della vita la trascrizione delle cose che conducono alla vita.

E ciò ancora in due sensi.

O delle cose che bisogna fare: e così possiamo chiamare libro della vita il nuovo e l'antico Testamento.

O delle cose che già furono compiute: e allora possiamo chiamare libro della vita quella forza divina che farà tornare in mente a ciascuno i suoi atti.

Come si può chiamare libro della milizia sia quello in cui sono iscritti coloro che sono scelti per il servizio militare, sia quello in cui si insegna l'arte militare, sia quello in cui si narrano le gesta militari.

2. È risolta così anche la seconda obiezione.

3. Non c'è l'uso di iscrivere gli scartati, ma solo gli eletti.

Quindi alla riprovazione non corrisponde il libro della morte come alla predestinazione il libro della vita.

4. Il libro della vita differisce dalla predestinazione concettualmente: infatti vi aggiunge l'idea di conoscenza, come appare anche dalla Glossa riportata.

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