Summa Teologica - I

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Articolo 3 - Se nelle persone divine ci sia un ordine di natura

In 1 Sent., d. 12, a. 1; d. 20, q. 1, a. 3; De Pot., q. 10, a. 3; C. err. Graec., p. 2, c. 31

Pare che nelle persone divine non ci sia un ordine di natura.

Infatti:

1. Tutto ciò che è in Dio è o essenza o persona o nozione.

Ma l'ordine di natura non significa né l'essenza, né una persona, e neppure una nozione.

Quindi tale ordine non esiste in Dio.

2. In tutte le cose in cui vi è un ordine di natura una è prima dell'altra, almeno naturalmente o concettualmente.

Ma nelle persone divine, come dice S. Atanasio [ Symb. ], « non c'è né un prima né un poi ».

Quindi nelle persone divine non c'è un ordine di natura.

3. L'ordine suppone la distinzione tra le cose.

Ma in Dio la natura non ammette distinzioni.

Quindi essa non è ordinata.

Quindi in Dio non c'è un ordine di natura.

4. La natura divina è l'essenza di Dio; ma in Dio non c'è un ordine di essenza: quindi non c'è neppure un ordine di natura.

In contrario:

Ovunque c'è una pluralità senza ordine, lì c'è confusione.

Ma come è detto nel Simbolo atanasiano, nelle Persone divine non c'è confusione.

Quindi c'è ordine.

Dimostrazione:

L'ordine viene concepito sempre in rapporto a un principio.

Ora, abbiamo princìpi di vario genere, cioè geometrici, come il punto, razionali, come i princìpi della dimostrazione, e i vari generi di cause: quindi abbiamo vari generi di ordini.

Ma tra le persone divine si parla di principio soltanto rispetto alle origini, senza priorità alcuna, come si è spiegato [ q. 33, a. 1, ad 3 ].

Quindi ci deve essere in Dio un ordine rispetto alle origini, ma senza priorità.

E questo è chiamato ordine di natura, « in forza del quale », al dire di S. Agostino [ Contra Maxim. 2,14 ], « uno deriva dall'altro senza che uno sia prima dell'altro ».

Analisi delle obiezioni:

1. L'ordine di natura indica la nozione di origine, ma genericamente, senza alcuna specificazione.

2. Nelle creature, anche quando ciò che deriva da un principio è sincrono ad esso per la durata, se tuttavia si considera ciò che è principio, questo risulta anteriore sia per natura che concettualmente.

Se però si considerano [ direttamente ] le relazioni di causa e causato, e di principio e principiato, è chiaro che esse sono simultanee, sia naturalmente che concettualmente, essendo l'una cosa inclusa nella definizione dell'altra.

Ora, in Dio le stesse relazioni sono le persone sussistenti in un'unica natura.

Quindi in Dio né dalla parte della natura né dalla parte delle relazioni una persona può essere prima dell'altra, neppure per una priorità di natura o concettuale.

3. Parlare di ordine di natura non vuol dire ordinare la natura stessa, ma vuol dire semplicemente che tra le persone divine c'è un ordine secondo la loro origine naturale.

4. Natura implica in qualche modo l'idea di principio o di causa, non invece essenza.

Perciò l'ordine di origine si dice ordine di natura piuttosto che ordine di essenza.

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