Summa Teologica - I

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Articolo 2 - Se le potenze dell'anima siano più di una

Pare che le potenze dell'anima non siano più di una.

Infatti:

1. L'anima intellettiva si avvicina al massimo alla somiglianza con Dio.

Ma in Dio c'è una potenza unica e semplice.

Così dunque sarà anche nell'anima intellettiva.

2. Quanto più una virtù è superiore, tanto maggiormente è dotata di unità.

Ma l'anima intellettiva supera in virtù ogni altra forma.

Perciò deve avere una virtù o potenza unica al massimo grado.

3. L'operazione appartiene a ciò che ha l'essere in atto.

Ma l'uomo possiede l'essere, secondo i vari gradi di perfezione, in forza di un'unica essenza dell'anima, come si è visto [ q. 76, aa. 3,4 ].

Quindi egli, nel compiere le molteplici operazioni dei vari gradi, si serve di un'unica potenza dell'anima.

In contrario:

Il Filosofo [ De anima 2, cc. 2,3 ] sostiene che vi sono più potenze dell'anima.

Dimostrazione:

È necessario ammettere una pluralità di potenze nell'anima.

Per convincersene bisogna considerare, come fa il Filosofo [ De caelo 2,12 ], che gli esseri infimi non possono conseguire il bene perfetto, ma solo un bene imperfetto, mediante pochi movimenti; quelli ad essi superiori invece raggiungono il bene perfetto con molti movimenti; ancora più in alto troviamo quelli che raggiungono il bene perfetto con pochi movimenti; troviamo infine la perfezione somma in quelli che posseggono il bene perfetto senza alcun movimento.

Per portare un esempio: è minimamente disposto alla salute chi non può raggiungere la perfetta salute, ma ne ottiene poca con pochi rimedi; è meglio disposto invece chi può raggiungere la perfetta salute, sebbene con molti rimedi; meglio ancora poi colui al quale bastano pochi rimedi; ottimamente infine chi ha la salute perfetta, senza bisogno di rimedi.

Diciamo dunque che gli esseri inferiori all'uomo raggiungono soltanto certi beni particolari, per cui posseggono solo poche e determinate operazioni e potenze.

L'uomo invece ha la possibilità di conseguire il bene universale e perfetto, dato che può raggiungere la felicità.

Egli però si trova per natura nell'ultimo grado di quegli esseri che sono fatti per la felicità: perciò l'anima umana necessita di molte e svariate operazioni e potenze.

Gli angeli invece hanno bisogno di una minore diversità di potenze.

In Dio poi non esiste alcuna potenza od operazione distinta dalla sua essenza.

Ma vi è anche un'altra ragione per cui l'anima umana abbonda di potenze diverse: ed è che essa sta al confine tra le creature spirituali e quelle materiali, per cui confluiscono in essa le virtù di ambedue gli ordini creaturali.

Analisi delle obiezioni:

1. L'anima intellettiva si avvicina alla somiglianza con Dio più delle creature inferiori perché è capace di raggiungere il bene perfetto, sebbene con mezzi molteplici e diversi, nel che consiste la sua inferiorità rispetto alle creature superiori.

2. Una virtù dotata di maggiore unità è superiore se si estende ai medesimi oggetti.

Se però ne abbraccia un maggior numero è superiore una virtù frazionata.

3. Una sola cosa non ha che un solo essere sostanziale, ma possono essere molteplici le sue operazioni.

Quindi una sola è l'essenza dell'anima, ma molteplici le sue potenze.

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