Summa Teologica - I-II

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Articolo 6 - Se si richieda per la beatitudine il benessere del corpo

III, q. 15, a. 10; In 4 Sent., d. 49, q. 4, a. 5, sol. 2

Pare che per la beatitudine perfetta dell'uomo non si richieda alcun benessere del corpo.

Infatti:

1. Il benessere del corpo è un bene materiale.

Ma sopra [ q. 2 ] abbiamo dimostrato che la beatitudine non consiste nei beni materiali.

Quindi per la beatitudine dell'uomo non si richiede alcuna buona disposizione del corpo.

2. La beatitudine dell'uomo consiste nella visione dell'essenza divina, come si è visto [ q. 3, a. 8 ].

Ma abbiamo anche visto [ a. prec. ] che a questa operazione il corpo non dà alcun contributo.

Quindi per la beatitudine non si richiede alcuna disposizione del corpo.

3. Quanto più l'intelletto è astratto dal corpo, tanto più perfetta è la sua intellezione.

Ma la beatitudine consiste nell'operazione più perfetta dell'intelligenza.

Quindi è necessario che l'anima sia interamente astratta dal corpo.

E così in nessun modo si richiede una disposizione del corpo per la beatitudine.

In contrario:

La beatitudine è il premio della virtù, per cui sta scritto [ Gv 13,17 ]: « Sarete beati se farete queste cose ».

Ora, ai Santi viene promesso in premio non solo la visione e il godimento di Dio, ma anche il benessere del corpo, poiché sta scritto [ Is 66,14 ]: « Voi lo vedrete, e gioirà il vostro cuore; le vostre ossa saranno rigogliose come erba fresca ».

Quindi per la beatitudine si richiede anche il benessere del corpo.

Dimostrazione:

Se parliamo della beatitudine raggiungibile nella vita presente è chiaro che essa richiede necessariamente la buona disposizione del corpo. Infatti, come dice il Filosofo [ Ethic. 1,13 ], questa felicità consiste « nell'operazione della virtù perfetta ».

Ora, è evidente che l'uomo può essere ostacolato in tutti gli atti di virtù dall'infermità del corpo.

Se invece parliamo della beatitudine perfetta, allora troviamo alcuni i quali ritennero che la beatitudine non richieda alcuna disposizione fisica: anzi, essa richiederebbe che l'anima sia del tutto separata dal corpo.

Infatti S. Agostino [ De civ. Dei 22,26 ] riferisce queste parole di Porfirio: « Perché l'anima sia beata, il corpo deve essere messo interamente da parte ».

- Ma ciò non è logico.

Essendo infatti naturale per l'anima l'unione con il corpo, non può essere che la perfezione dell'anima debba escludere la sua perfezione naturale.

Dobbiamo perciò concludere che tra i requisiti della beatitudine totalmente perfetta c'è anche la buona disposizione del corpo, sia come condizione previa, sia come conseguenza.

Come condizione previa poiché, al dire di S. Agostino [ De Gen ad litt. 12,35.68 ], « se il corpo è tale da rendere difficile e gravoso il suo governo, come lo è una carne che si corrompe e che aggrava l'anima, la mente viene distratta dalla visione del cielo supremo ».

Quindi conclude: « Quando questo corpo non sarà più animale, ma spirituale, allora l'anima sarà uguale agli angeli, e ciò che era un fardello sarà per lei una gloria ».

- Come conseguenza perché dalla beatitudine dell'anima deriva al corpo, per ridondanza, il raggiungimento della sua perfezione.

S. Agostino [ Epist. 118,3 ] infatti scrive: « Dio ha fatto l'anima di una natura così potente da far ridondare dalla pienezza della sua felicità il vigore dell'incorruzione sulla natura inferiore ».

Analisi delle obiezioni:

1. Un bene materiale non può costituire la beatitudine come oggetto della medesima, ma può contribuire al decoro e alla perfezione della beatitudine.

2. Sebbene il corpo non dia alcun contributo a quell'operazione con la quale l'intelletto vede l'essenza di Dio, tuttavia potrebbe essere di ostacolo.

Quindi si richiede la perfezione del corpo perché esso non impedisca l'elevazione dell'anima.

3. Possiamo concedere che per l'operazione perfetta dell'intelletto si richieda l'astrazione da questo corpo corruttibile, che aggrava l'anima, ma non dal corpo spirituale, che sarà totalmente soggetto allo spirito, e di cui parleremo nella Terza Parte di quest'opera [ Suppl., qq. 82 ss. ].

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