Summa Teologica - II-II

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Articolo 2 - Se la presunzione sia un peccato

Pare che la presunzione non sia un peccato.

Infatti:

1. Nessun peccato può costituire un motivo per essere esauditi da Dio.

Ma alcuni sono esauditi da Dio per la loro presunzione, poiché sta scritto [ Gdt 9,14 Vg ]: « Esaudisci me miserabile che ti supplico e presumo della tua misericordia ».

Quindi presumere della divina misericordia non è un peccato.

2. La presunzione implica un eccesso di speranza.

Ma nella speranza verso Dio non ci può essere eccesso, essendo infinita la sua potenza e la sua misericordia.

Perciò la presunzione non è un peccato.

3. Un peccato non può scusare dal peccato.

Invece la presunzione scusa dal peccato: infatti il Maestro delle Sentenze [ 2,2 2] insegna che Adamo peccò meno gravemente in quanto peccò nella speranza del perdono: il che pare essere un atto di presunzione.

Quindi la presunzione non è un peccato.

In contrario:

La presunzione è posta tra i peccati contro lo Spirito Santo.

Dimostrazione:

Come si è già detto [ q. 20, a. 1 ] a proposito della disperazione, tutti i moti dell'appetito conformi a un concetto sbagliato sono di per sé cattivi e peccaminosi.

Ora, la presunzione è un moto dell'appetito: poiché implica una speranza sregolata.

Ed è conforme a un concetto sbagliato, come anche la disperazione.

Come infatti è falso che Dio non perdoni chi è pentito, o che non muova a penitenza i peccatori, così è falso che egli conceda il perdono a chi persevera nel peccato, e che elargisca la gloria a coloro che cessano dal ben operare: convinzione questa con la quale si accorda l'atto della presunzione.

Quindi la presunzione è un peccato.

Minore però della disperazione: nella misura cioè in cui a Dio, per la sua infinita bontà, appartiene di più usare misericordia e perdonare piuttosto che punire.

Infatti il perdono conviene a Dio per la sua stessa natura, mentre la punizione è dovuta ai nostri peccati.

Analisi delle obiezioni:

1. Talora presumere è usato nel senso di sperare: poiché anche la speranza onesta che si ha in Dio Pare presunzione, se viene misurata secondo la condizione umana.

Ma non è presunzione se si considera l'immensità della bontà divina.

2. La presunzione non implica un eccesso di speranza per il fatto che uno spera troppo da Dio, ma perché spera da Dio ciò che non è degno di Dio.

E ciò equivale a sperare troppo poco da lui: poiché è uno sminuire in qualche modo la sua virtù, come si è detto [ a. prec. ].

3. Peccare col proposito di perseverare nel peccato per la speranza del perdono è un atto di presunzione.

E ciò non diminuisce, ma accresce la colpa.

Peccare invece con la speranza di essere poi perdonati in seguito al proposito di astenersi dal peccato e di pentirsi non è un atto di presunzione; e ciò diminuisce la colpa: poiché uno mostra così di avere una volontà meno ostinata nel peccato.

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