Summa Teologica - II-II

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Articolo 8 - Se l'adulterio sia una specie distinta del peccato di lussuria

Supra, a. 1; In 4 Sent., d. 41, a. 4, sol. 1, 2; De Malo, q. 15, a. 3; Expos. in Decal., cap. De Sexto Praecepto

Pare che l'adulterio non sia una specie distinta del peccato di lussuria.

Infatti:

1. Adulterio deriva da ad alteram, cioè dal rapporto sessuale con un'altra donna diversa dalla propria, come spiega la Glossa [ ord. su Es 20,14 ].

Ma quest'altra donna può essere di svariate condizioni: p. es. vergine sotto la tutela paterna, o meretrice, oppure di qualsiasi altra condizione.

Quindi l'adulterio non è una specie della lussuria distinta dalle altre.

2. S. Girolamo [ Contra Iovin. ] fa osservare che « non importa nulla la causa per cui uno perde la testa.

Per cui Sisto Pitagorico afferma: "L'amante esagerato della propria moglie è un adultero" ».

E lo stesso si può dire per l'amore verso qualsiasi donna.

Ma in ogni tipo di lussuria si riscontra un amore esagerato.

Quindi in ogni tipo di lussuria c'è un adulterio.

Perciò questo non va considerato una specie distinta della lussuria.

3. Dove si riscontra il medesimo disordine non ci possono essere specie diverse di peccati.

Ma nello stupro e nell'adulterio si riscontra il medesimo disordine, poiché nell'uno e nell'altro viene violata una donna che è sotto il potere di altri.

Quindi l'adulterio non è una specie determinata e distinta della lussuria.

In contrario:

S. Leone Papa [ Agost., De bono coniug. 4 ] afferma che « si commette adulterio quando, o portati dalla libidine propria, o per il consenso di quella altrui, si ha il rapporto sessuale con un'altra persona contro la fedeltà coniugale ».

Ma ciò implica un disordine speciale nella lussuria.

Quindi l'adulterio è una specie determinata della lussuria.

Dimostrazione:

L'adulterio, come vuole la stessa etimologia, « è l'accesso all'altrui toro » [ Decr. di Graz. 2,36,1,2 ].

E in esso si può peccare in due modi contro la castità e contro la prole: primo, unendosi con una donna a cui non si è legati mediante il matrimonio, il che è invece richiesto per l'educazione della prole propria; secondo, unendosi con la moglie di un altro, il che danneggia la prole altrui.

E lo stesso si dica per la donna sposata che commette adulterio.

Da cui le parole [ Sir 23,22s ]: « Ogni donna che lascia il proprio marito commette peccato »; primo, perché « disobbedisce alla legge dell'Altissimo », nella quale sta scritto: « non commettere adulterio »; secondo, perché « commette un torto verso il proprio marito », rendendone così dubbia la prole; terzo, perché « introduce in casa i figli di un estraneo », contro il bene della prole propria.

Ora, il primo motivo è comune a tutti i peccati mortali, mentre gli altri due costituiscono la deformità speciale dell'adulterio.

È quindi evidente che l'adulterio è una specie determinata della lussuria, implicando un disordine speciale nel campo degli atti venerei.

Analisi delle obiezioni:

1. Se uno sposato si unisce sessualmente con un'altra donna, il peccato commesso può essere considerato o come appartenente a lui, e allora è sempre un adulterio, oppure come appartenente alla donna.

E in questo caso talora è un adulterio, p. es. quando uno sposato va con la moglie di un altro, talora invece ha natura di stupro, o di un altro peccato, secondo le diverse condizioni della donna.

Infatti sopra [ a. 1 ] abbiamo detto che le specie della lussuria si distinguono secondo le diverse condizioni della donna.

2. Il matrimonio, come si è visto [ a. 2 ], è ordinato formalmente al bene della prole umana.

Ora, l'adulterio è direttamente contrario al matrimonio: in quanto viola la fedeltà che ci deve essere tra i coniugi.

E poiché chi è un amante troppo ardente della moglie agisce contro il bene del matrimonio usandone in modo disonesto, pur osservando la fedeltà, ne segue che in qualche modo può essere detto adultero; e più di chi è un amante troppo ardente di una donna altrui.

3. La moglie è sotto il potere del marito in quanto a lui sposata; la ragazza invece è sotto il potere del padre come nubile.

Perciò il peccato di adulterio compromette il bene del matrimonio in modo diverso dal peccato di stupro.

Per cui sono due specie distinte di lussuria.

Degli altri aspetti poi dell'adulterio parleremo nella Terza Parte, trattando del matrimonio [ cf. Suppl. q. 59, a. 3; q. 60; q. 62 ].

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