Summa Teologica - II-II

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Articolo 2 - Se la rivelazione profetica sia fatta mediante gli angeli

C. G., III, c. 154; De Verit., q. 12, a. 8; In Is., c. 6; In Matth., c. 2

Pare che la rivelazione profetica non sia fatta mediante gli angeli.

Infatti:

1. Nella Scrittura [ Sap 7,27 ] si legge che la Sapienza di Dio, « entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti ».

Ma essa costituisce gli uomini amici di Dio senza intermediari.

Quindi essa li rende profeti immediatamente e non mediante gli angeli.

2. La profezia è tra le grazie carismatiche.

Ora, queste sono date dallo Spirito Santo, poiché sta scritto [ 1 Cor 12,4 ]: « Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito ».

Perciò la rivelazione profetica non è fatta per mezzo degli angeli.

3. Cassiodoro [ Exp. in Ps., Prol. ] afferma che la profezia « è una rivelazione divina ».

Ma se fosse fatta dagli angeli dovrebbe dirsi rivelazione angelica.

Quindi la profezia non è fatta mediante gli angeli.

In contrario:

Dionigi [ De cael. hier. 4,3 ] insegna: « I nostri gloriosi Padri ricevevano le visioni divine mediante le virtù celesti ».

E parla appunto delle visioni profetiche.

Quindi la rivelazione profetica viene fatta mediante gli angeli.

Dimostrazione:

Come dice S. Paolo [ Rm 13,1 ], « le cose che sono da Dio, sono ordinate ».

Ora, come spiega Dionigi [ l. cit. ], « l'ordine voluto da Dio esige che le realtà infime siano governate da quelle intermedie ».

Ma gli angeli sono intermedi fra Dio e gli uomini, in quanto partecipanti in grado maggiore alla perfezione della bontà divina.

Perciò Dio trasmette agli uomini le sue illuminazioni e rivelazioni mediante gli angeli.

Ma la conoscenza profetica viene fatta attraverso una illuminazione e una rivelazione divina.

Quindi è evidente che essa viene fatta mediante gli angeli.

Analisi delle obiezioni:

1. La carità, mediante la quale l'uomo è reso amico di Dio, è una perfezione della volontà, nella quale Dio soltanto può agire.

Invece la profezia è una perfezione dell'intelletto, nel quale può agire anche l'angelo, come si è visto nella Prima Parte [ q. 111, a. 1 ].

Perciò il paragone non regge.

2. Le grazie carismatiche sono attribuite allo Spirito Santo come alla loro causa prima; egli però le produce negli uomini mediante il ministero degli angeli.

3. L'opera dello strumento è attribuita alla causa agente principale, per la cui virtù lo strumento agisce.

E poiché il ministro è paragonabile a uno strumento, la rivelazione profetica, che è fatta attraverso il ministero degli angeli, viene detta divina.

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