Summa Teologica - III

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Articolo 2 - Se il corpo di Cristo abbia ricevuto l'anima nel primo istante del suo concepimento

In 3 Sent., d. 3, q. 5, a. 2; C. G., IV, c. 44; Comp. Theol., c. 218; In Ioan., c. 1, lect.

Pare che il corpo di Cristo non abbia ricevuto l'anima nel primo istante del suo concepimento.

Infatti:

1. Il Papa S. Leone Magno [ Epist. 35,3 ] scrive: « La natura della carne di Cristo non era diversa dalla nostra, né in lui fu infusa l'anima in un momento diverso da quello degli altri uomini ».

Ma negli altri uomini l'anima non viene infusa nel primo istante del concepimento.

Quindi neppure nel corpo di Cristo dovette essere infusa in quel momento.

2. L'anima, come ogni forma naturale, esige nella sua materia una determinata quantità.

Ora, nel primo istante del concepimento il corpo di Cristo non aveva quella quantità che hanno i corpi degli altri uomini quando ricevono l'anima: altrimenti, continuando poi a crescere, sarebbe nato più presto, oppure sarebbe nato più grande degli altri bambini.

Ma la prima ipotesi va contro l'opinione di S. Agostino [ De Trin. 4,5.9 ], il quale ritiene che il corpo di Cristo sia rimasto nove mesi nel seno della Vergine.

La seconda invece va contro il Papa S. Leone [ Serm. 34 ], il quale afferma: « [ I Magi ] trovarono il bambino Gesù che non differiva in nulla dagli altri bambini ».

Quindi il corpo di Cristo non ricevette l'anima nel primo istante del suo concepimento.

3. Dove c'è un prima e un poi ci devono essere istanti diversi.

Ora, secondo Aristotele [ De gen. animal. 2,3 ], nella generazione dell'uomo è necessario un prima e un poi: infatti uno prima è vivente, poi animale e infine uomo.

Quindi Cristo non poté ricevere l'anima nel primo istante del suo concepimento.

In contrario:

Il Damasceno [ De fide orth. 3,2 ] afferma: « Nel medesimo istante fu carne, carne del Verbo di Dio, carne informata da un'anima razionale e intellettuale ».

Dimostrazione:

Perché si possa attribuire il concepimento allo stesso Figlio di Dio, come professiamo nel Simbolo con le parole: « Il quale fu concepito di Spirito Santo », è necessario affermare che il corpo fu assunto dal Verbo di Dio nel medesimo istante in cui veniva concepito.

Ma sopra [ q. 6, aa. 1,2 ] abbiamo dimostrato che il Verbo di Dio assunse il corpo mediante l'anima, e l'anima mediante lo spirito, cioè l'intelligenza.

Quindi era necessario che il corpo di Cristo fosse informato dall'anima razionale nel primo istante del suo concepimento.

Analisi delle obiezioni:

1. Il momento dell'infusione dell'anima può essere considerato sotto due aspetti.

Primo, in rapporto alle disposizioni del corpo.

E in questo senso l'anima di Cristo, come l'anima degli altri uomini, fu infusa quando il corpo era formato

- Secondo, in rapporto al tempo soltanto.

E in quest'altro senso, come il corpo di Cristo fu formato in modo perfetto in un tempo più breve di quello degli altri uomini, così ricevette anche l'anima prima di essi.

2. L'anima esige la dovuta quantità nella materia in cui viene infusa; ma questa quantità ha una certa ampiezza, in quanto ammette un più e un meno.

Ora, la quantità del corpo al momento dell'infusione dell'anima è proporzionata a quella perfetta che raggiungerà con la crescita: di modo che gli uomini più corpulenti hanno un corpo più voluminoso al momento dell'infusione dell'anima.

Ora, Cristo all'età perfetta ebbe una giusta corporatura media, alla quale si proporzionava quella del suo corpo al tempo in cui il corpo degli altri uomini suole ricevere l'infusione dell'anima; tuttavia la ebbe minore al momento del concepimento.

Non però così piccola da non poter costituire un vero corpo animato: infatti l'anima viene infusa in una equivalente quantità di materia nel caso di certi uomini di piccola statura.

3. Ciò che dice Aristotele ha luogo nella generazione degli altri uomini, inquantoché il loro corpo viene formato e disposto a ricevere l'anima per gradi: per cui in un primo momento, finché la sua disposizione è imperfetta, riceve un'anima imperfetta; poi, quando ha raggiunto la perfetta disposizione, riceve l'anima perfetta.

Ma il corpo di Cristo, grazie all'infinita potenza della causa agente, si trovò perfettamente predisposto all'istante.

Quindi nel primo istante ricevette la forma perfetta, cioè l'anima razionale.

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