Summa Teologica - III

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Articolo 11 - Se sia stato conveniente che Cristo venisse crocifisso tra i ladroni

In Matth., c. 27; In Ioan., c. 19, lect. 3

Pare che non sia stato conveniente che Cristo venisse crocifisso tra i ladroni.

Infatti:

1. S. Paolo [ 2 Cor 6,14 ] scrive: « Quale rapporto ci può essere tra la giustizia e l'iniquità? ».

Ora, « Cristo per opera di Dio è diventato per noi giustizia » [ 1 Cor 1,30 ], mentre è propria dei ladroni l'ingiustizia.

Perciò non conveniva che Cristo fosse crocifisso con dei ladroni.

2. Commentando le parole [ Mt 26,35 ]: « Anche se dovessi morire per te, non ti rinnegherò », Origene [ In Mt ] scrive: « Morire con Gesù che moriva per tutti, non era da uomini ».

E S. Ambrogio [ In Lc 10 ], commentando l'altra espressione [ Lc 22,33 ]: « Per te sono pronto ad andare in prigione e alla morte », osserva: « Il Signore può avere degli imitatori, ma non degli uguali ».

Molto meno quindi era opportuno che Cristo nella passione fosse accomunato a dei ladroni.

3. In S. Matteo [ Mt 27,44 ] si legge: « I ladroni crocifissi con lui lo insultavano ».

Invece S. Luca [ Lc 23,42 ] afferma che uno dei crocifissi con Cristo gli diceva: « Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno ».

Pare quindi che, oltre ai ladroni che lo bestemmiavano, fosse crocifisso con lui uno che non bestemmiava.

E così pare che gli Evangelisti non abbiano descritto con esattezza la crocifissione di Cristo fra i ladroni.

In contrario:

Isaia [ Is 53,12 ] aveva profetizzato: « È stato annoverato fra gli empi ».

Dimostrazione:

I motivi per cui Cristo fu crocifisso tra i ladroni furono diversi nell'intenzione dei Giudei e nel piano divino.

Infatti nell'intenzione dei Giudei la crocifissione di Cristo fra i due ladroni doveva servire, come scrive il Crisostomo [ In Mt hom. 87 ], « a coprirlo dello stesso disonore.

Ma ciò non avvenne.

Poiché tutti furono dimenticati, mentre la croce di Cristo è onorata ovunque.

E gli stessi re depongono la corona per prendere la croce: sulla porpora, sui diademi, sulle armi, sulla sacra mensa, in tutto il mondo risplende la croce ».

Invece nel piano di Dio Cristo fu crocifisso fra i ladroni innanzitutto perché, come nota S. Girolamo [ In Mt 4, su 27,33 ], « come Cristo divenne per noi maledizione sulla croce, così per la salvezza di tutti fu crocifisso tra i malfattori come uno di essi ».

Secondo, come dice S. Leone Papa [ Serm. 55,1 ], « due ladroni furono crocifissi con Cristo, uno a destra e l'altro a sinistra, per mostrare già nel supplizio come si sarebbe attuata nel futuro giudizio la spartizione dell'umanità ».

E S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 31 ] scrive: « La croce stessa, se ben si considera, fu un tribunale.

In mezzo sta il giudice: colui che crede è salvo, mentre l'altro che insulta è condannato.

Ciò indicava già quello che egli avrebbe fatto dei vivi e dei morti, ponendo gli uni alla destra e gli altri alla sinistra ».

Terzo, secondo S. Ilario [ In Mt 33 ] « furono crocifissi i due ladroni a destra e a sinistra per indicare che il genere umano in tutta la sua diversità era chiamato a partecipare al mistero della passione del Signore.

Ma poiché tutte le diversità si riducono a quella tra i fedeli e gli increduli, indicate con la destra e la sinistra, quello di destra venne salvato mediante la giustificazione della fede ».

Quarto, perché, come dice S. Beda [ In Mc 4, su 15,27 ], « i ladroni crocifissi col Signore stanno a significare coloro che subiscono, per la fede e la confessione di Cristo, o il combattimento del martirio o il peso di una più severa disciplina.

Quelli però che soffrono così per la gloria eterna sono rappresentati dalla fede del ladrone di destra; coloro invece che lo fanno per la gloria umana imitano lo spirito e l'atteggiamento del ladrone di sinistra ».

Analisi delle obiezioni:

1. Come Cristo, pur non essendo tenuto a subire la morte, tuttavia volle subirla volontariamente per trionfarne con la sua potenza, così non meritò nemmeno di essere posto tra i ladroni, ma volle essere annoverato con i malfattori per distruggere l'iniquità mediante la sua virtù.

Per cui il Crisostomo [ In Ioh. hom. 85 ] afferma che « convertire sulla croce il ladrone e introdurlo in paradiso non fu un'opera meno grande che spezzare le pietre ».

2. Si deve affermare l'inopportunità che qualcuno morisse con Cristo, però per la medesima causa.

Origene infatti aggiunge: « Erano tutti peccatori, e tutti avevano bisogno che un altro morisse per loro, non già essi per gli altri ».

3. Secondo S. Agostino [ De cons. Evang. 3,16.53 ] possiamo pensare che S. Matteo « abbia usato il plurale per il singolare », scrivendo che « i ladroni lo insultavano ».

Oppure si può ritenere con S. Girolamo [ In Mt 4, su 27,44 ] che « in un primo tempo entrambi lo bestemmiavano, ma che in seguito, vedendo i prodigi, uno dei due credette ».

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