Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se Cristo abbia sostato nell'inferno per qualche tempo

In 3 Sent., d. 22, q. 2, a. 1, sol. 3

Pare che Cristo non abbia sostato nell'inferno per qualche tempo.

Infatti:

1. Cristo discese all'inferno per liberarne gli uomini.

Ma questo egli lo fece subito nell'atto di discendervi, poiché, come si legge [ Sir 11,21 ], « è facile per il Signore arricchire un povero all'improvviso ».

Quindi Cristo non deve aver sostato nell'inferno per un certo tempo.

2. S. Agostino [ Serm. supp. 160 ] afferma che « senza alcun indugio, al comando del Salvatore, tutte le sbarre dell'inferno furono spezzate ».

Per cui il Salmista [ Sal 24,7.9 ] mette sulla bocca degli angeli che accompagnavano Cristo le parole: « Alzate, o porte, i vostri frontali ».

Ora, Cristo discese all'inferno per spezzarne le barriere.

Quindi Cristo non sostò in alcun modo nell'inferno.

3. Dall'alto della croce il Signore [ Lc 23,43 ] disse al buon ladrone: « Oggi sarai con me nel paradiso ».

Dal che risulta che in quel medesimo giorno Cristo si recò in paradiso.

Ma non con il corpo, che era stato collocato nella tomba.

Quindi con l'anima, che era discesa all'inferno.

Da ciò risulta quindi che non vi si trattenne.

In contrario:

S. Pietro [ At 2,24 ] scrive: « Dio lo ha risuscitato, infrangendo i dolori dell'inferno, non essendo possibile che egli vi fosse trattenuto ».

Pare quindi che Cristo sia rimasto nell'inferno fino al momento della risurrezione.

Dimostrazione:

Come Cristo per assumere in se stesso i castighi a noi dovuti volle che il suo corpo fosse posto in un sepolcro, così volle pure che la sua anima discendesse all'inferno.

Ora, il suo corpo rimase nel sepolcro un giorno intero e due notti per comprovare la realtà della sua morte.

Perciò è da credere che anche la sua anima per tutto quel tempo sia rimasta nell'inferno: in modo che poi uscissero simultaneamente la sua anima dall'inferno e il suo corpo dal sepolcro.

Analisi delle obiezioni:

1. Nel discendere all'inferno Cristo liberò subito i santi che vi si trovavano, ma non portandoli fuori dall'inferno, bensì illuminandoli nell'inferno stesso con la luce della gloria.

Era però opportuno che la sua anima rimanesse nell'inferno finché il suo corpo rimaneva nel sepolcro.

2. « Sbarre dell'inferno » sono chiamati gli ostacoli che impedivano ai santi Patriarchi di uscire dall'inferno, e che si riducevano al peccato dei nostri progenitori.

Ostacoli che furono distrutti da Cristo non appena egli discese all'inferno, in virtù della sua passione e morte.

E tuttavia egli volle rimanere nell'inferno un certo tempo per la ragione già detta [ nel corpo ].

3. Le parole del Signore vanno riferite non al paradiso terrestre corporeo, ma al paradiso spirituale, nel quale si trovano tutti coloro che godono della gloria di Dio.

Per cui anche il buon ladrone quanto al luogo discese con Cristo all'inferno per essere con lui, poiché gli era stato promesso: « Sarai con me nel paradiso »; quanto però al premio egli era già nel paradiso sin da allora, poiché lì fruiva della divinità di Cristo, come anche gli altri santi.

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