Summa Teologica - III

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Articolo 2 - Se fosse stato conveniente che i discepoli assistessero alla risurrezione di Cristo

In Matth., c. 28

Pare che sarebbe stato conveniente che i discepoli assistessero alla risurrezione di Cristo.

Infatti:

1. I discepoli avevano il compito di testimoniare la risurrezione di Cristo, secondo le parole della Scrittura [ At 4,33 ]: « Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù ».

Ma la testimonianza più certa è quella oculare.

Quindi sarebbe stato conveniente che essi vedessero direttamente la risurrezione di Cristo.

2. Per la certezza della loro fede fu concesso ai discepoli di assistere all'ascensione di Cristo, secondo la narrazione della Scrittura [ At 1,9 ]: « Fu elevato in alto sotto i loro occhi ».

Ma la stessa certezza di fede è richiesta per la risurrezione.

Pare dunque che Cristo sarebbe dovuto risorgere davanti ai discepoli.

3. La risurrezione di Lazzaro fu un indizio della futura risurrezione di Cristo.

Ma il Signore risuscitò Lazzaro al cospetto dei discepoli [ Gv 11 ].

Quindi pare che anche Cristo sarebbe dovuto risorgere davanti a loro.

In contrario:

Nel Vangelo [ Mc 16,9 ] si legge: « Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, il Signore apparve prima a Maria di Magdala ».

Ora, Maria di Magdala non lo vide risorgere, ma mentre lo cercava nel sepolcro si sentì dire dall'angelo [ Mc 16,6 ]: « È risorto, non è qui ».

Perciò nessuno lo vide risorgere.

Dimostrazione:

Come afferma l'Apostolo [ Rm 13,1 ], « ciò che viene da Dio è ordinato ».

E precisamente l'ordine istituito da Dio è che quanto è al di sopra dell'uomo venga rivelato agli uomini attraverso gli angeli, come risulta dalle spiegazioni di Dionigi [ De cael. hier. 4,3 ].

Ora, nel risorgere Cristo non tornò alla vita ordinaria degli uomini, ma a una vita immortale e conforme a quella di Dio, secondo le parole di S. Paolo [ Rm 6,10 ]: « Egli vive per Dio ».

Perciò la risurrezione di Cristo non doveva essere vista dagli uomini immediatamente, ma essere loro annunziata dagli angeli.

Da cui le parole di S. Ilario [ In Mt 33 ]: « L'angelo fu il primo annunziatore della risurrezione, perché questa fosse annunziata attraverso i ministri della volontà del Padre ».

Analisi delle obiezioni:

1. Gli Apostoli potevano presentarsi come testimoni oculari della risurrezione: infatti dopo la risurrezione videro con i loro occhi il Cristo vivo, dopo averne costatato la morte.

Ma come si giunge alla visione beatifica attraverso l'ascolto della fede, così gli uomini giunsero alla visione di Cristo risorto partendo da ciò che avevano prima ascoltato dagli angeli.

2. L'ascensione di Cristo trascendeva la conoscenza ordinaria degli uomini non quanto al punto di partenza, ma solo quanto al punto d'arrivo.

E così i discepoli furono in grado di vederla nel punto di partenza, cioè nell'atto in cui Cristo si sollevò da terra.

Essi però non la videro nel punto di arrivo: poiché non videro come fosse ricevuto in cielo.

La risurrezione di Cristo invece trascendeva la conoscenza ordinaria e comune degli uomini sia quanto al punto di partenza, che comportava il ritorno dell'anima dagli inferi e l'uscita del corpo dal sepolcro ancora chiuso, sia quanto al punto d'arrivo, che era il conseguimento di una vita gloriosa.

Perciò la risurrezione non doveva avvenire alla presenza degli uomini.

3. Lazzaro fu risuscitato per tornare alla vita che aveva in precedenza, vita che non superava la conoscenza ordinaria dell'uomo.

Perciò il paragone non regge.

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