Summa Teologica - III

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Articolo 5 - Se i sacramenti della nuova legge ricevano la loro virtù dalla passione di Cristo

Infra, q. 64, a. 2, ad 2; In 4 Sent., d. 1, q. 1, a. 4, sol. 3

Pare che i sacramenti della nuova legge non ricevano la loro virtù dalla passione di Cristo.

Infatti:

1. La virtù dei sacramenti è di causare nell'anima la grazia, che ne è la vita spirituale.

Ora, stando a S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 19 ], « il Verbo in quanto era in principio presso Dio vivifica le anime, ma in quanto si è fatto carne vivifica i corpi ».

La passione di Cristo dunque, spettando al Verbo in quanto si è fatto carne, non può causare la virtù dei sacramenti.

2. La virtù sacramentale dipende dalla fede, poiché come dice S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 80 ] la parola di Dio fa il sacramento « non in quanto pronunziata, ma in quanto creduta ».

Ora, la nostra fede non riguarda soltanto la passione di Cristo, ma anche gli altri misteri della sua umanità, e principalmente la sua divinità.

Perciò i sacramenti non ricevono la loro virtù in modo speciale dalla passione di Cristo.

3. I sacramenti sono ordinati alla giustificazione degli uomini, secondo l'espressione di S. Paolo [ 1 Cor 6,11 ]: « Siete stati lavati, siete stati giustificati ».

Ma la giustificazione è attribuita dallo stesso Apostolo [ Rm 4,25 ] alla risurrezione, secondo quelle altre parole: « Fu risuscitato per la nostra giustificazione ».

Quindi i sacramenti ricevono la loro virtù più dalla risurrezione che dalla passione di Cristo.

In contrario:

Commentando l'espressione di S. Paolo [ Rm 5,14 ]: « a somiglianza della trasgressione di Adamo », la Glossa [ ord. ] afferma che « dal fianco di Cristo addormentato sulla croce sgorgarono i sacramenti, dai quali la Chiesa ha ricevuto la salvezza ».

Quindi i sacramenti devono la loro virtù alla passione di Cristo.

Dimostrazione:

I sacramenti, come si è già spiegato [ a. 1 ], concorrono a causare la grazia quali strumenti.

Ora, lo strumento può essere di due specie: o separato, come il bastone, o congiunto, come la mano.

Lo strumento separato poi viene mosso per mezzo di quello congiunto, come il bastone per mezzo della mano.

Ora, la causa efficiente principale della grazia è Dio stesso, rispetto al quale l'umanità di Cristo fa da strumento congiunto e il sacramento da strumento separato.

Perciò la virtù salvifica deriva necessariamente dalla divinità di Cristo attraverso la sua umanità fino ai sacramenti.

Ma la grazia dei sacramenti è ordinata principalmente a due fini: cioè a togliere le colpe dei peccati commessi, di cui passa l'atto ma rimane il reato, e a perfezionare l'anima in ciò che riguarda il culto di Dio secondo la religione cristiana.

Ma da quanto abbiamo detto sopra [ q. 48, aa. 1,2,6; q. 49. aa. 1,3 ] appare evidente che Cristo ci ha liberati dai nostri peccati principalmente per mezzo della sua passione, non solo a modo di efficienza e di merito, ma anche a modo di soddisfazione.

Inoltre egli iniziò il culto della religione cristiana proprio con la sua passione, « offrendo se stesso a Dio in sacrificio di soave odore », secondo l'espressione di S. Paolo [ Ef 5,2 ].

È chiaro dunque che i sacramenti della Chiesa ricevono la loro virtù specialmente dalla passione di Cristo, che viene applicata a noi quando li riceviamo.

E come segno di ciò dal fianco di Cristo pendente in croce sgorgarono acqua e sangue [ Gv 19,34; 1 Gv 5,6 ], elementi l'una del battesimo e l'altro dell'Eucaristia, che sono i sacramenti principali.

Analisi delle obiezioni:

1. Il Verbo quale era in principio presso Dio vivifica le anime come agente principale, ma la sua carne e i misteri in essa compiuti operano per la vita stessa dell'anima in qualità di strumenti; per la vita del corpo operano poi non solo come strumenti, ma anche con una certa funzione di esemplarità, secondo le spiegazioni date in precedenza [ q. 56, a. 1, ad 3 ].

2. Come dice S. Paolo [ Ef 3,17 ], « Cristo abita per la fede nei nostri cuori ».

Perciò la virtù di Cristo si trasfonde in noi mediante la fede.

Ma la virtù di rimettere i peccati appartiene in modo speciale alla sua passione.

Quindi è per la fede nella sua passione che gli uomini vengono liberati dai peccati, secondo quell'altra affermazione dell'Apostolo [ Rm 3,25 ]: « Dio ha prestabilito Cristo come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue ».

E così la virtù dei sacramenti, ordinati a togliere i peccati, deriva principalmente dalla fede nella passione di Cristo.

3. La giustificazione viene attribuita alla risurrezione come al termine finale, che consiste in una vita nuova mediante la grazia, alla passione invece come al punto di partenza, cioè quanto alla remissione dei peccati.

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