Summa Teologica - III

Indice

Articolo 7 - Se nel battesimo sia indispensabile l'immersione nell'acqua

In 4 Sent., d. 3, q. 1, a. 4, sol. 1

Pare che nel battesimo sia indispensabile l'immersione nell'acqua.

Infatti:

1. « Una sola fede, un solo battesimo », dichiara S. Paolo [ Ef 4,5 ].

Ma per molti il modo comune di battezzare è l'immersione.

Quindi non ci può essere battesimo senza immersione.

2. L'Apostolo [ Rm 6,3s ] afferma: « Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte: per mezzo del battesimo siamo stati infatti sepolti con lui nella morte ».

Ma ciò avviene con l'immersione, per cui a commento delle parole [ Gv 3,5 ] « Se uno non nasce da acqua e da Spirito », ecc., il Crisostomo [ In Ioh. 25 ] scrive: « Mentre immergiamo la testa nell'acqua, quasi fosse un sepolcro, viene sepolto e sommerso l'uomo vecchio ed emerge il nuovo ».

L'immersione dunque è indispensabile al battesimo.

3. Se si potesse amministrare il battesimo senza l'immersione di tutto il corpo, basterebbe versare l'acqua su una qualsiasi parte del corpo indifferentemente.

Ma ciò pare impossibile, poiché il peccato originale, contro cui principalmente si dà il battesimo, non è in una sola parte del corpo.

Si richiede quindi per il battesimo l'immersione, e non è sufficiente la sola aspersione.

In contrario:

S. Paolo [ Eb 10,22 ] scrive: « Accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura ».

Dimostrazione:

L'acqua viene usata nel battesimo per lavare il corpo ed esprimere l'interiore purificazione dai peccati.

Ora, il lavaggio con l'acqua può essere fatto non solo con l'immersione, ma anche con l'aspersione, o l'infusione.

Sebbene quindi sia più sicuro battezzare per immersione, essendo questo l'uso più comune, tuttavia il battesimo può essere amministrato anche per aspersione o per infusione, secondo le parole di Ezechiele [ Ez 36,25 ]: « Vi aspergerò con acqua pura », e come si legge che ha battezzato anche S. Lorenzo ( Hom. 91, attribuita a Beda ).

E ciò specialmente in caso di necessità.

O perché vi è un gran numero di battezzandi, come negli episodi riferiti dagli Atti [ At 2,41; At 4,4 ], in cui si convertirono in un giorno tremila persone, e in un altro cinquemila.

Oppure perché la cosa può rendersi talora necessaria per la scarsità dell'acqua, o per la debolezza del ministro incapace di sostenere il battezzando, o per la debolezza di quest'ultimo, che potrebbe rischiare la morte con l'immersione.

Quindi bisogna dire che l'immersione non è indispensabile al battesimo.

Analisi delle obiezioni:

1. Le accidentalità non mutano la sostanza di una cosa.

Ora, per il battesimo si richiede sostanzialmente l'abluzione del corpo mediante l'acqua; per cui il battesimo è detto pure lavacro, come si rileva dalle parole di S. Paolo [ Ef 5,26 ]: « Purificando la Chiesa per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola ».

Che poi l'abluzione venga fatta in un modo o in un altro è un aspetto accidentale.

Perciò tali differenze non compromettono l'unità del battesimo.

2. Nell'immersione si esprime meglio l'immagine della sepoltura di Cristo, per cui tale modo di battezzare è più comune e più lodevole.

Ma negli altri modi di battezzare si ha la stessa immagine, anche se in maniera meno evidente, poiché in qualsiasi modo si faccia l'abluzione, il corpo umano o una sua parte viene posto sotto l'acqua, come il corpo di Cristo venne posto sotto la terra.

3. La parte principale del corpo, specialmente in rapporto alle membra esterne, è il capo, dove hanno sede tutti i sensi interni ed esterni.

Se quindi non si può versare l'acqua su tutto il corpo per la scarsità dell'acqua o per qualche altra ragione, bisogna versarla sul capo, dove si manifesta il principio della vita naturale.

E sebbene il peccato originale si trasmetta per mezzo delle membra che servono alla generazione, tuttavia non si deve versare l'acqua su quelle membra a preferenza che sul capo, poiché il battesimo non impedisce la trasmissione del peccato originale nella prole con l'atto della generazione, ma libera l'anima dalla macchia e dal reato del peccato incorso.

Di conseguenza va lavata specialmente quella parte del corpo in cui si manifestano le funzioni dell'anima.

Nell'antica legge invece il rimedio contro il peccato originale veniva praticato nel membro della generazione, poiché colui che avrebbe avuto il compito di togliere il peccato originale doveva ancora nascere dalla progenie di Abramo, la cui fede era rappresentata dalla circoncisione, come dice S. Paolo [ Rm 4,11 ].

Indice