Summa Teologica - III

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Articolo 6 - Se al vino si debba aggiungere dell'acqua

In 4 Sent., d. 11, q. 2, a. 4, sol. 1; In Matth., c. 26; In 1 Cor., c. 11, lect. 6

Pare che al vino non si debba aggiungere dell'acqua.

Infatti:

1. Il sacrificio di Cristo fu raffigurato dall'oblazione di Melchisedec, di cui sta scritto [ Gen 14,18 ] che non offrì se non pane e vino.

Quindi in questo sacramento non si deve aggiungere dell'acqua.

2. Per sacramenti diversi la materia è diversa.

Ma l'acqua è già la materia del battesimo.

Quindi essa non va impiegata come materia per l'Eucaristia.

3. La materia di questo sacramento è il pane e il vino.

Ma al pane non si aggiunge nulla.

Quindi non va aggiunto nulla neppure al vino.

In contrario:

Il Papa Alessandro I [ Decr. di Graz. 3,2,7 ] prescrive: « Nelle offerte sacramentali che nella messa vengono offerte al Signore si offrano in sacrificio soltanto il pane e il vino misto all'acqua ».

Dimostrazione:

Al vino che viene offerto in questo sacramento si deve aggiungere dell'acqua.

Primo, a motivo della sua istituzione.

È probabile infatti che il Signore abbia istituito questo sacramento con del vino mescolato all'acqua, secondo l'uso di quella regione; per cui nei Proverbi [ Pr 9,5 ] si legge: « Bevete il vino che ho mescolato per voi ».

Secondo, poiché la cosa è intonata alla passione del Signore.

Da cui le parole del Papa Alessandro I [ l. cit. ]: « Non si deve, nel calice del Signore, offrire solo vino, o solo acqua, ma le due cose unite insieme, essendo entrambe sgorgate dal suo costato nella sua passione ».

Terzo, poiché ciò concorre a esprimere l'effetto di questo sacramento, che è l'unione del popolo cristiano con Cristo; come infatti spiega il papa Giulio I [ Decr. di Graz. 3,2,7 ], « nell'acqua è raffigurato il popolo, mentre nel vino si ha il sangue di Cristo.

Quando dunque nel calice si aggiunge l'acqua al vino, il popolo si unisce a Cristo ».

Quarto, poiché ciò si addice all'ultimo effetto di questo sacramento, che è l'ingresso nella vita eterna.

Da cui le parole di S. Ambrogio [ De sacram. 5,1 ]: « L'acqua scende nel calice, e zampilla in vita eterna ».

Analisi delle obiezioni:

1. Il sacrificio di Cristo, spiega S. Ambrogio [ ib. ], come fu rappresentato dall'oblazione di Melchisedec, così fu rappresentato anche dall'acqua che nel deserto sgorgò dalla roccia, secondo le parole di S. Paolo [ 1 Cor 10,4 ]: « Bevevano alla roccia spirituale che li accompagnava ».

2. Nel battesimo l'acqua viene impiegata come lavacro.

Nell'Eucaristia invece viene impiegata come bevanda ristoratrice, secondo le parole del Salmo [ Sal 23,2 ]: « Ad acque tranquille mi conduce ».

3. Il pane viene confezionato con acqua e farina.

Quando dunque l'acqua viene mescolata al vino, nessuna delle due sostanze risulta priva di acqua.

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