Summa Teologica - III

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Articolo 6 - Se la forma della consacrazione del pane produca il suo effetto prima che sia terminata la forma della consacrazione del vino

In 4 Sent., d. 8, q. 2, a. 4, sol. 1; d. 11, q. 2, a. 1, sol. 1, ad 4; In Matth., c. 26; In 1 Cor., c. 11, lect. 6

Pare che la forma della consacrazione del pane non produca il suo effetto prima che sia terminata la forma della consacrazione del vino.

Infatti:

1. Come per la consacrazione del pane inizia a essere presente sotto questo sacramento il corpo di Cristo, così per la consacrazione del vino inizia a essere presente il sangue.

Se quindi le parole della consacrazione del pane avessero il loro effetto prima della consacrazione del vino, ne verrebbe che in questo sacramento il corpo di Cristo comincerebbe a essere presente privo di sangue.

Il che non è ammissibile.

2. Un sacramento non può avere che un unico compimento: per cui nel battesimo, sebbene le immersioni siano tre, tuttavia la prima immersione non ha effetto finché non è terminata la terza.

Ora, tutta la celebrazione eucaristica costituisce un unico sacramento, come si è visto sopra [ q. 73, a. 2 ].

Perciò le parole con le quali si consacra il pane non conseguono il loro effetto senza le parole sacramentali con cui si consacra il vino.

3. Nella stessa forma della consacrazione del pane vi sono più parole, delle quali la prima non consegue il suo effetto se non è pronunciata l'ultima, come si è detto [ a. 4, ad 3; a. 5, ob. 1; q. 75, aa. 2,7 ].

Quindi, per lo stesso motivo, neppure le parole con cui viene consacrato il corpo di Cristo hanno effetto se non vengono pronunciate le parole con cui si consacra il sangue di Cristo.

In contrario:

Appena dette le parole della consacrazione del pane l'ostia consacrata viene mostrata all'adorazione del popolo.

Ma ciò non avverrebbe se non vi fosse presente il corpo di Cristo, poiché altrimenti si avrebbe un atto di idolatria.

Quindi le parole della consacrazione del pane conseguono il loro effetto prima che siano pronunziate le parole della consacrazione del vino.

Dimostrazione:

Alcuni dottori antichi dissero che queste due forme, della consacrazione del pane e del vino, si attendono a vicenda nell'operare: cioè la prima non raggiungerebbe il suo effetto finché non sia stata proferita la seconda.

Ma questa opinione non è ammissibile, poiché, come si è detto [ a. 5, ad 3 ], per la verità della proposizione: « Questo è il mio corpo » si richiede, a motivo del verbo di tempo presente, che la realtà significata sia simultanea alla significazione stessa della frase; altrimenti, se la realtà significata venisse attesa per il futuro, verrebbe usato un verbo di tempo futuro, non di tempo presente, per cui non si direbbe: « Questo è il mio corpo », bensì: « Questo sarà il mio corpo ».

Ora, il significato di questa proposizione si attua appena termina il proferimento di tali parole.

Occorre quindi che la realtà significata, che è l'effetto di questo sacramento, sia subito presente; altrimenti la proposizione non sarebbe vera.

- Inoltre tale opinione è contro il rito della Chiesa, la quale subito dopo il proferimento di quelle parole adora il corpo di Cristo.

Si deve quindi ritenere che la prima forma non aspetta la seconda nell'operare, ma produce subito il suo effetto.

Analisi delle obiezioni:

1. È da questa ragione che pare siano stati ingannati quanti tennero l'opinione indicata [ nel corpo ].

Si deve quindi ricordare che dopo la consacrazione del pane sono presenti nella specie del pane sia il corpo di Cristo in forza del sacramento, sia il suo sangue in forza della naturale concomitanza; invece dopo la consacrazione del vino nelle specie del vino il sangue di Cristo è presente in forza del sacramento, e il corpo di Cristo per naturale concomitanza, per cui tutto Cristo è presente sotto l'una e sotto l'altra specie, come si è detto sopra [ q. 76, a. 2 ].

2. Questo sacramento è unico per la sua perfezione, come si è visto precedentemente [ l. cit. nell'ob. ], in quanto esso è costituito di due cose, cioè di cibo e di bevanda, ciascuna delle quali ha in se stessa la propria perfezione.

Invece le tre immersioni del battesimo sono ordinate a un unico e semplice effetto.

Quindi il paragone non regge.

3. Le varie parole che si trovano nella forma della consacrazione del pane costituiscono la verità di un'unica proposizione; non così invece le parole delle due forme distinte.

Quindi il caso è diverso.

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