Supplemento alla III parte

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Articolo 1 - Se una persona in peccato mortale possa lucrare le indulgenze

Pare che una persona in peccato mortale possa lucrare le indulgenze.

Infatti:

1. Uno può meritare la grazia e molti altri beni per un altro che si trova in peccato mortale.

Ora, le indulgenze derivano la loro efficacia dal fatto che i meriti dei santi vengano applicati a una persona determinata.

Quindi producono il loro effetto in quelli che sono in peccato mortale.

2. Dove si trova più indigenza si richiede maggiore misericordia.

Ma chi è in peccato mortale è sommamente indigente.

Perciò verso di lui bisogna usare la massima misericordia con le indulgenze.

In contrario:

Un membro morto non riceve alcun influsso dalle altre membra vive.

Ora, chi è in peccato mortale è come un membro morto.

Quindi non può ricevere alcun influsso dalle membra vive [ della Chiesa ] mediante le indulgenze.

Dimostrazione:

Alcuni affermano che una persona in peccato mortale può lucrare le indulgenze.

Queste però non gli servirebbero a rimettere le pene, poiché nessuna pena può essere condonata senza il perdono della colpa - chi infatti non ha ancora conseguito il perdono della colpa da parte di Dio non può neppure essere assolto dalla pena dai ministri della Chiesa, né con le indulgenze, né con la confessione sacramentale -: esse gli servirebbero invece per ottenere la grazia.

Ciò però non sembra conforme a verità.

Benché infatti quei meriti che vengono partecipati per mezzo delle indulgenze possano essere utili a meritare la grazia, tuttavia non sono concessi a tale scopo, ma propriamente per la remissione delle pene.

Quindi non può usufruirne chi è in peccato mortale.

Per questo in tutte le indulgenze si fa menzione di [ persone ] « veramente contrite e confessate ».

A chi è in peccato mortale l'indulgenza potrebbe invece servire a meritare qualcosa, come afferma la suddetta opinione, se la sua concessione fosse formulata in questi termini: « Ti rendo partecipe dei meriti di tutta la Chiesa », oppure « di una determinata comunità » o « di una particolare persona ».

Analisi delle obiezioni:

1. È così risolta anche la prima obiezioni.

2. Sebbene chi vive in peccato mortale sia più bisognoso, è tuttavia meno disposto.

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