Supplemento alla III parte

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Articolo 1 - Se gli ordinati debbano portare la tonsura.

Pare che gli ordinati non debbano portare la tonsura.

Infatti:

1. Il Signore [ Dt 32,42 ] ha minacciato la schiavitù e la dispersione a quelli che si radevano la testa: « I miei nemici con la testa rasata andranno in schiavitù »; e ancora [ Ger 49,32 ]: « Disperderò a tutti i venti coloro che si tagliano i capelli ».

Ora, ai ministri di Cristo si addice non la schiavitù, ma la libertà.

Quindi ad essi non si addice la rasura e la tonsura a forma di corona.

2. La verità deve corrispondere alla figura.

Ma nell'antico Testamento si ebbe la figura della corona clericale nella tonsura dei Nazarei, come nota il testo delle Sentenze [ 4,24,4 ].

Non essendo però i Nazarei ordinati ai ministeri sacri, sembra che la tonsura o la rasura non si addica ai ministri della Chiesa.

E ne è riprova anche il fatto che negli ordini religiosi la tonsura viene praticata ai conversi, che non sono ministri della Chiesa.

3. I capelli indicano le superfluità: poiché sono prodotti dagli umori eccedenti.

Ora, i ministri dell'altare devono allontanare da sé qualsiasi superfluità.

Perciò devono radersi il capo totalmente, e non a forma di corona.

In contrario:

1. Secondo S. Gregorio [ Ugo di S. Vitt., De sacram. 2,3,1 ] « servire a Dio è regnare ».

Ma la corona è il simbolo della regalità.

Quindi è giusto che quanti sono addetti al ministero divino portino la corona.

2. « La chioma è stata data a guisa di velo », dice S. Paolo [ 1 Cor 11,15 ].

Ora, i ministri dell'altare devono avere una mente senza veli.

Quindi ad essi si addice la rasura in forma di corona.

Dimostrazione:

A quanti sono deputati al sacro ministero si addice la rasura e la tonsura a forma di corona per il suo simbolismo.

La corona infatti è il simbolo della regalità e della perfezione, essendo circolare.

Ora, quanti sono deputati al sacro ministero acquistano una dignità regale, e sono tenuti a essere perfetti nella virtù.

E si addice loro anche a motivo della decurtazione dei capelli: il taglio superiore mediante la rasura li impegna infatti a non occuparsi delle realtà temporali per non essere distratti dalla contemplazione delle realtà divine, e il taglio inferiore mediante la tonsura a evitare che i loro sensi restino avviluppati nei beni temporali.

Analisi delle obiezioni:

1. Il Signore rivolge quelle minacce a coloro che ciò facevano per il culto idolatrico.

2. Gli usi dell'antico Testamento rappresentavano solo imperfettamente quelli del nuovo.

Così quanto riguarda i ministri del nuovo Testamento non viene prefigurato solo dalle funzioni dei leviti, ma da tutti coloro che si dedicavano a qualche pratica di perfezione.

Ora, i Nazarei si votavano alla perfezione col taglio dei capelli per indicare il disprezzo dei beni temporali.

Non se li tagliavano però a forma di corona, ma totalmente: non essendo ancora giunto il tempo del perfetto e regale sacerdozio.

E così pure fanno i conversi, i quali praticano la tonsura per indicare la rinunzia ai beni temporali.

Ma non hanno la rasura: poiché non sono addetti ai ministeri sacri, nei quali bisogna contemplare con la mente i misteri divini.

3. La tonsura clericale a forma di corona non deve indicare soltanto il disprezzo dei beni temporali, ma anche la dignità regale.

Per questo la rasura dei capelli non deve essere totale.

- E ciò anche per non rendersi impresentabili.

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