Supplemento alla III parte

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Articolo 2 - Se i figli illegittimi debbano subire un danno dalla loro condizione

Pare che i figli illegittimi non debbano subire un danno dalla loro condizione.

Infatti:

1. Un figlio non deve essere punito per i peccati di suo padre, come dice il Signore [ Ez 18,20 ].

Ma nascere da un rapporto illecito non è un peccato proprio, bensì del padre.

Quindi un illegittimo non deve riportare un danno da ciò.

2. La giustizia umana ha il suo modello in quella divina.

Ora, Dio elargisce ugualmente i beni naturali sia ai figli legittimi che a quelli illegittimi.

Perciò anche secondo le leggi umane i figli illegittimi devono essere equiparati ai legittimi.

In contrario:

Nella Genesi [ Gen 25,5s ] si legge che « Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco, e ai figli delle concubine fece dei regali ».

E tuttavia questi ultimi non erano nati da rapporti illeciti.

Molto più, dunque, devono riportare questo danno di non succedere all'eredità paterna coloro che nascono da un rapporto illecito.

Dimostrazione:

Si può incorrere in un danno in due modi.

Primo, con la sottrazione di ciò che è dovuto a una persona.

E in questo senso il figlio illegittimo non incorre in alcun danno.

- Secondo, per il fatto che a una persona non spetta ciò che in un'altra condizione le sarebbe spettato.

E in questo senso il figlio illegittimo subisce due danni, cioè l'esclusione da certi atti legittimi, come da quegli uffici e dignità che richiedono una certa onorabilità in coloro che li esercitano, e l'esclusione dall'eredità paterna.

Tuttavia i figli naturali possono accedere alla sesta parte di tali beni.

- Gli spurii invece non hanno diritto a nulla: sebbene per legge naturale i genitori siano tenuti a provvederli del necessario.

Perciò spetta alla sollecitudine dei vescovi costringere i genitori a provvedere.

Analisi delle obiezioni:

1. Incorrere in un danno nella seconda maniera non è una punizione.

Per cui non diciamo che sia un castigo per un cittadino qualsiasi il non succedere al trono in un dato regno, non essendo egli figlio del re.

E allo stesso modo non è un castigo, per chi non è legittimo, non avere i diritti dei figli legittimi.

2. I rapporti sessuali illegittimi sono contro la legge non in quanto sono atti della facoltà generativa, ma in quanto procedono da una volontà perversa.

Per questo i figli illegittimi non incorrono in un danno quanto ai beni che si acquistano con l'origine naturale, ma quanto a quelli che provengono o sono posseduti in seguito a un esercizio della volontà.

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