Il volto tridimensionale di Gesù della Sacra Sindone

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Lettura dell'immagine

Questa immagine è stata ottenuta programmando il computer in modo da mettere in rilievo le impronte del sangue che si trovano sul Sacro Lenzuolo.

Il rilievo è evidenziato da una illuminazione proveniente dalla destra del volto ( ottenuta sempre per mezzo del computer ).

Questa elaborazione permette di distinguere con chiarezza le colature di sangue, i grumi e le abrasioni.

Vedere per esempio la colatura di sangue sulla fronte,

i due rivoli di sangue che escono dal naso

Molto evidente, perché abbondante, risulta la colatura di sangue sui capelli.

Negli appunti del prof. Tamburelli leggiamo ancora:

"Dall'immagine che vediamo si possono rilevare particolari finora inediti o incerti; così

"Si osservi la netta incisione della cartilagine del naso, il buco sulla guancia sinistra che sembra causato dallo stesso colpo che ha inciso il naso e la guancia destra.

Circa questo particolare possiamo leggere nel Vangelo secondo S. Matteo:

" … e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, dicendo:

Indovina, Cristo! Chi ti ha percosso?"

( Mt 26,67-68 )

Da queste parole è possibile dedurre che l'incisione della cartilagine del naso, che comunemente definiamo "rottura del naso", sia dovuta a queste bastonate.

"Si osservi pure l'escoriazione sullo zigomo sinistro."

( dovuta probabilmente alle cadute durante la salita al Calvario )

"Particolarmente in evidenza risultano i rivoli e i grumi di sangue.

Così il grande rivolo sulla parte sinistra della fronte

scende sulla palpebra sinistra dove forma un grumo,

quindi scorre sulla guancia e forma un altro grumo sul labbro superiore;

quest'ultimo suddivide il rivolo di sangue in due piccoli rivoli che scorrono sul labbro inferiore

e vanno ad intridere la barba;

si notino le due rughe del grumo di sangue sulla palpebra sinistra, poiché le palpebre si aprivano e chiudevano corrugando il rivolo di sangue."

"Si noti come inizialmente i rivoli scendano verticalmente e come successivamente esi devino in avanti e verso destra,

"Si noti pure il rivolo di sangue della fronte che ha cominciato a colare anche sul lato destro del naso

ed ha formato la goccia che si vede sul lato inferiore destro del naso,

sotto la quale si vede il grumo sul labbro formato dalle gocce precedenti;

chiaramente questo grumo, quando è diventato troppo grande,

ha formato la goccia che si vede in netto rilievo sul lato destro del labbro."

"Si osservino ancora i due rivoli di sangue uscenti dalle narici,

la goccia di sangue sotto la parte centrale del labbro superiore

e il corrispondente grumo di sangue sottostante che fa apparire appuntito il labbro inferiore."

Consegnandoci quest'altra fotografia il prof. Tamburelli ci ha fatto notare come, modificando la prospettiva dell'immagine, è possibile evidenziare particolari che diversamente potrebbero in parte sfuggire.

In questa elaborazione con il volto diritto si vede meglio la colatura di sangue che, giunta sulla parte sinistra del labbro superiore, scorre fino sulla guancia a lato della bocca.

È anche molto rimarcata l'incisione della cartilagine del naso."

"È pure da rilevare come i capelli e la barba risultino tutti intrisi di sangue."

Continuando a sfogliare i suoi appunti, leggiamo ancora:

"Alla parte insanguinata del volto si deve quindi la maggior parte dell'impressione sulla tela."

"Ciò risulta particolarmente evidente dalla immagine in cui il sangue, colorato, risulta coprire tutta la parte anteriore del volto."

La visione di questa immagine ci porta a riflettere su quello che ha scritto S. Giovanni:

"Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,

perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna."

"Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo

ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui."

( Gv 3,16-17 )

Osservando la fotografia mentre preparavamo questo lavoro abbiamo notato che affievolendo l'immagine del volto sottostante si mette in evidenza l'abbondanza del sangue che grondava e copriva il Volto di Gesù durante la salita al Calvario e mentre era sulla croce: si può veramente affermare che il suo santo Volto era ricoperto da una "maschera di sangue" che lo rendeva irriconoscibile e impressionante da guardare.

Il profeta Isaia aveva già scritto di Lui:

"Disprezzato e reietto dagli uomini,

uomo dei dolori che ben conosce il patire

come uno davanti al quale ci si copre la faccia."

( Is 53,3 )

Noi con i nostri peccati abbiamo manifestato a Dio questo disprezzo, siamo stati la causa di questo dolore, abbiamo percosso e ridotto in queste condizioni il suo volto.

"Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù

gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono;

lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano

Altri lo bastonavano, dicendo: Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?

E molti altri insulti dicevano contro di Lui."

( Lc 22,63-65; Mt 26,67-68 )

"Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e,

intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra;

poi mentre si inginocchiavano davanti, lo schernivano: Salve, re dei Giudei!

E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo, e gli davano schiaffi.

( Mt 27,28-30; Gv 19,3 )

S. Paolo nel suo "Inno Cristologico", contemplando Gesù Crocifisso, ha scritto:

"Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.

il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò se stesso

facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce."

"Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;

e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre."

( Fil 2,5-11 )

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