Lettera N° 41

Torino, 1° dicembre 2016

Ai Referenti, Amici e Collaboratori dei Cenacoli

Vi giunga, carissimi, il mio fraterno e affettuoso saluto, unito ad un sincero grazie per l'impegno da voi svolto di guidare in parrocchia, all'occorrenza, la preghiera durante l'Anno Santo della Misericordia, da poco concluso.

Sono certo che il Signore saprà ricompensarvi con larghezza per quanto avete fatto per Lui, e che conformerà, nella misura in cui glielo permetterete, il vostro cuore al Suo.

Prossimi alla festa dell'Immacolata Concezione di Maria SS.ma e del Santo Natale, riviviamo con più intenso fervore questi inimmaginabili misteri della nostra salvezza che, come ben sappiamo, sono: l'incarnazione, la Passione, la Morte e la Risurrezione del Signore, al quale abbiamo dedicato, e desideriamo continuare a dedicare, la nostra vita.

Dio si fa uomo per noi

La solennità del Natale ci ricorda che Gesù si è fatto bambino, che è venuto tra la sua gente come uno di noi per venirci a salvare.

Isaia, al cap. 59,10-11 così parlava ai suoi connazionali: " Noi camminiamo come a tentoni, ciechi e tastando il muro: giacciamo come morti nelle tenebre: urliamo come orsi e gemiamo come coloro che sono in attesa della salvezza".

Oggi invece annunciamo una gioia grande: ecco il nostro Dio; oggi è nato il nostro Salvatore, Cristo Signore; questa è la gioiosa certezza; anche se molti uomini portano ancora inciso nelle loro vite le parole di Isaia: nella notte profonda il nostro orecchio ha sentito: la stella del mattino si è levata, per noi è nato un bambino " Dio viene a salvarci" : questo è il suo nome "Salvatore", il nome più alto per Gesù di Nazaret; Salvatore significa certezza.

Un salvatore nella figura di un bambino, un salvatore così vulnerabile, così debole e disarmato come un bambino.

In sintesi la salvezza che questo bambino ci offre è il perdono dei peccati che ci restituisce la dignità di figli di Dio, e quindi di far parte della comunione dei santi e di godere in eterno della beatitudine in Paradiso.

Il Figlio di Dio si è fatto bambino per riconquistare noi uomini separati da Lui e sollevarli verso di sé, per parlare con noi; è venuto tra noi come un bambino, come un balbettio che è facile soffocare, come spesso, purtroppo, anche oggi molti soffocano facendo del Natale la festa dei consumi, una festa vissuta con un diffuso sentimentalismo che si manifesta in forme di ostentata generosità e di comunione.

Dio ci ama, lasciamoci amare da Lui rialzandoci presto dopo ogni caduta

Quando una persona di virtù ordinaria commette un peccato, impiega qualche tempo per riprendere con Dio Padre quel tono e quella famigliarità che prima aveva con Lui, tralasciando in tal modo di valorizzare la mirabile generosità del cuore di Dio.

Un santo, invece, quando commette una mancanza, corre subito a Dio come un bambino alla mamma sua e si confessa umilmente senza scuse o palliativi, come un figlio leale, onesto e confidente.

E così riconquista immediatamente la gioiosa famigliarità con Dio, senza permettere che la mancanza costituisca una ragione di distacco da Lui.

Uno dei grandi segni di progresso nella vita interiore è proprio questa prontezza nel ritornare a Dio e rimettersi in pace con l'anima. ( Daniel Considine )

Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Questa festa celebra il privilegio offerto da Dio a Maria SS.ma di essere concepita senza peccato originale.

Tale sublime privilegio farà di Lei – unica fra tutte le creature – la madre del Verbo Incarnato.

Essendo concepita senza peccato originale, Maria fu resa dal primo istante della sua esistenza " piena di Grazia".

Questa festa si celebrava già in Normandia nel secolo XI.

Nel 1439 il concilio di Basilea considerò questo mistero come una verità di fede e Pio IX ne proclamò il dogma nel 1854.

In Maria si realizzano, nel modo più pieno, le due condizioni essenziali dello stato di unione con Dio:

- la prima condizione è quella che in Maria, nella volontà dell'anima sua, non vi fu mai niente di contrario alla volontà divina, cioè nessun attaccamento che la rendesse prigioniera della creatura, così che questa in qualche modo la dominasse.

- La seconda è conseguenza della prima, e consiste nell'essere la volontà umana, in tutto e per tutto, mossa unicamente dalla volontà di Dio.

Ciò si realizzò totalmente nell'anima purissima dell'Immacolata poiché lei, tutta presa dall'amore divino, agiva soltanto sotto l'impulso e la "mozione dello Spirito Santo" nel compiere ogni sua azione umana.

I privilegi di Maria della sua concezione immacolata e della sua maternità divina sono per noi inimitabili; lei però li nascose sotto una vita semplice, tanto umile, per cui non temiamo di avvicinarci a lei per chiederle di tenerci per mano, per aiutarci a salire il monte della perfezione.

Con fraterno affetto vi saluto, carissimi amici, augurando a me e a voi di camminare nella santità e nell'amore, così che Gesù e Maria siano contenti di noi e vivano sempre nei nostri cuori.

Vi ricordo che il prossimo Cenacolo serale, al quale vi prego, possibilmente di non mancare, sarà come sempre il primo venerdì del mese e cioè venerdì 2 dicembre p.v con inizio alle ore 19, subito dopo la Santa delle ore 18,30.

Vi informo anche che il nostro prossimo Ritiro Spirituale lo faremo nel pomeriggio di giovedì 8 dicembre, Solennita dell'Immacolata, nei locali della Casa di Carità, in Corso Benedetto Brin 26 Torino.

Approfitto dell'occasione per farvi anticipatamente i migliori auguri di un buono e sereno Natale e di un nuovo anno vissuto nella pace e protesi al compimento della volontà di Dio che, una volta conosciuta, va accolta: TUTTA - SUBITO - CON GIOIA - SEMPRE - SENZA CONDIZIONI

Fraternamente

Leandro Pierbattisti