Vino nuovo in otri nuovi

Un patrimonio spirituale da preservare

Come noto ai nostri Lettori, le intuizioni spirituali e le opere di fr. Teodoreto sono state ad un tempo proposte e confermate dalle ispirazioni del Servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso, umile francescano, cuoco illetterato, ma colmo di sapienza, autore dell'Adorazione a Gesù Crocifisso ( detta anche delle Cinque Piaghe ) e di un ampio Diario, denso di amore di Dio e di preziose e fondamentali indicazioni sulle opere che ne sarebbero scaturite.

Questa premessa è necessaria, essendo il Messaggio attribuibile ad entrambi.

È stata infatti realizzata da fr. Teodoreto l'Unione Catechisti, per la santificazione nel mondo e la catechesi con la parola e con l'esempio, e da questa, con i Fratelli delle Scuole Cristiane, la Casa di Carità Arti e Mestieri, la gestione della Messa del Povero, e i gruppi di Adoratori delle Sante Piaghe.

Oggi, dopo il decreto di scioglimento dell'istituto secolare, ma con l'auspicio che se ne coltivi e continui il carisma, riteniamo che la "via da intraprendere" sia ancora, e più che mai, il ripartire dalla Adorazione a Gesù Crocifisso e Risorto, tenendo viva una Fraternità di Carità che annunci, specialmente ai giovani, che l'amore e la salvezza scaturiscono dalle Piaghe sanguinanti e gloriose del Crocifisso, ai cui piedi risplendono,pur se in lacrime, gli occhi luminosi dell'Immacolata.

La Piccola Fraternità dell'Unione: due anni di cammino.

Nel giugno 2017, alcune persone appartenenti alle Opere della Casa di Carità e della Messa del Povero hanno manifestato una disponibilità personale ad incontrarsi, a mettersi in ascolto della Parola per mantenere vivo il patrimonio spirituale dell'Unione.

Ha avuto così origine la Piccola Fraternità dell'Unione.

Si sono susseguiti incontri di riflessione e preghiera tra i partecipanti al gruppo soprattutto in occasione dei tempi liturgici e di ricorrenze significative per le Opere, incontri per realizzare servizi di carità che hanno coinvolto i volontari delle Opere e si è riusciti altresì a vivere alcuni momenti di sincero dialogo con i Catechisti Consacrati e Associati.

Inoltre, la rilettura del percorso storico, ha permesso di cogliere con chiarezza che è la fusione di intenti propria dell'Unione1 che ha portato alla nascita e allo sviluppo delle diverse Opere di Carità:

a partire dall'Adorazione a Gesù Crocifisso "di proprietà e posta nelle mani" dei Fratelli delle Scuole Cristiane per la diffusione e per essere costante impulso alla genesi di azioni di carità;

poi il servizio nella catechesi e nella meditazione operata dai Catechisti in alcune parrocchie di Torino attraverso i Cenacoli;

lo sguardo attento alle povertà sociali dei bisognosi, alla loro accoglienza e all'impegno per le loro necessità spirituali e materiali nei servizi realizzati dalla Messa del Povero;

all'esortazione "per salvare le anime per formare nuove generazioni si devono aprire delle Case di Carità per insegnare ai giovani le arti e i mestieri", cui è seguita la realizzazione dei Centri della Casa di Carità in cui le persone così formate possano contribuire all'evangelizzazione della società.

Il suddetto Decreto della Santa Sede, come già osservato, invita, tra l'altro, l'Arcivescovo a valutare una possibile definizione giuridica canonica ai membri superstiti dell'Istituto Secolare che intendono continuare la loro consacrazione in un'associazione laicale, ed agli associati a Torino, in Perù e per la realtà nascente ad Asmara in Eritrea, in cui si continui a portare avanti il carisma dell'Unione.

Al momento attuale il gruppo ritiene necassario aprirsi al confronto in primis con la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane per discernere e consolidare il progetto sull'Unione.

Siamo disponibili ad un cammino di ricerca a cui ci sentiamo interpellati e che potrebbe contribuire a realizzare una circolarità di stimoli e rimandi utili, fondati su un'impronta di spiritualità che ha dato origine in passato e potrebbe accompagnare nel presente e nel futuro le opere di carità.

Il fondamento è nell'Amore che salva

Alla base di tutto ci sono l'amore di Dio e la fede nella sua Parola: "La carità non avrà mai fine" ( 1 Cor 12,31-14,1 ).

Dunque, a glorificazione di Gesù Crocifisso e Risorto annunciamo a più persone possibili, soprattutto ai giovani, l'amore e la salvezza che sprigionano le divine Piaghe.

In tutte le circostanze le Piaghe sanguinanti e gloriose del Figlio di Dio siano valorizzate insieme alle lacrime della nostra Madre Immacolata.

Negli Occhi di Maria, dietro le lacrime c'è lo sguardo verso tutti i suoi figli, soprattutto i più poveri.

Lo sguardo amorevole di Maria trasforma chi ne è toccato.

Maria ci chiede che quello sguardo sia il nostro sguardo, capace di conservarsi nitido, diretto e aperto verso l'altro, capace di immaginare e prefigurare ciò che potrebbe essere, e non solo ciò che è, capace di posarsi sulla nostra povertà, per accoglierla e restituirla rispecchiata in misericordia che ci muove verso gli altri, nel servizio, nel dono.

L'Amore farà miracoli per affermare la devozione alle sue Piaghe nel mondo.

Nei Cieli sovrabbondano le grazie che attendono solo le nostre richieste attraverso le Piaghe di Gesù per essere riversate sulla terra.

Chiediamo!

Ripetiamo!

Insistiamo!

Supplichiamo!

Amiamo e facciamo amare tanto Gesù!

La Fraternità di Carità

La fraternità di Carità ha l'obiettivo di rendere concreto il progetto dell'Amore che salva ed integrare i partecipanti della Piccola Fraternità dell'Unione, i Fratelli delle Scuole Cristiane, i Catechisti e coloro che si sentono chiamati ad annunciare e realizzare attraverso la partecipazione alle opere di Carità il loro credo nel Cristo Risorto e nella salvezza sprigionata dalle divine Piaghe.

La Fraternità di Carità ha il desiderio e l'entusiasmo di voler continuare le azioni di carità;

si adopera per la valorizzazione delle persone che hanno animato le Opere, in particolare alla Messa del Povero per Fratel Egidio Mura, attraverso la raccolta, la catalocazione e la fruizione di ricordi e documenti;

tiene viva la memoria dell'impegno di chi ci ha preceduti2 e il valore della testimonianza ricevuta nell'annuncio evangelico, in particolare, per la Casa di Carità, il servizio dei Catechisti dell'Unione e dei Fratelli delle Scuole Cristiane che si sono spesi umanamente e che hanno nutrito spiritualmente l'Opera;

fa propri l'impegno, la responsabilità nella gestione e la fedeltà alle proposte spirituali che sono alla base dell'azione di Carità.

Gli aderenti alla Fraternità di Carità:

a) Annunciano la Buona Novella;

b) Credono nella Risurrezione di Gesù Crocifisso e nella potenza delle sue Piaghe che adorano;

c) Vivono amando il prossimo come se stessi;

d) Rivolgono il loro cuore a Maria-corredentrice perché indichi la strada per realizzare ogni Opera di Carità secondo la volontà di Dio;

e) Tendono a proporre incontri, luoghi ed iniziative incentrate sull'amore di Dio perché si rinnovino i cuori e si realizzi l'Unione di tutti i credenti.

Roberto Bianco per PFU


1 Di cui si ricorda i Presidenti: Giovanni Cesone, Carlo Tessitore, Domenico Conti, Leonardo Rollino, Leandro Pierbattisti e Piero Roggero ( quest'ultimi viventi ); oltre ai Consacrati, in primis Luigi Cagnetta, che si sono spesi per il bene dell'Unione e delle Opere di Carità.Tra questi si cita: Pietro Bagna, Giovanni Baiano, Vincenzo Biamonte, Claudio Brusa, Giovanni Cordiale, i tre fratelli Fonti, Mario Lorenzatto, Italo Paggi, Umberto Piam paschietto; oltre ai numerosi Associati, famiglie e simpatizzanti.
2 Insieme a Fr Gustavo Furfaro, alle Figlie della Carità ( suor Luisa, suor Caterina, suor Vincenza, suor Annunziata … ), al canco.
Stefano Bertola, ai Catechisti ( Carlo De Maria, Attilio Marietta, Decio Gaj, Domenico Mussino, Gioacchino Ronco e la moglie Nicoletta, Pietro Valetti, Lidio Gherner ), a don Arbinolo della Città dei Ragazzi, a don Gaetano Franci, Eugenia Verna, Mario Baldin.