|  | 2 Cronache |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| Convocazione per la Pasqua | ||
| 1 Ezechia mandò messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Efraim e a Manàsse per convocare tutti nel tempio in Gerusalemme a celebrare la pasqua per il Signore Dio di Israele. | 
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| 2 Il re, i suoi ufficiali e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la pasqua nel secondo mese, | ||
| 3 perché non avevano potuto celebrarla nel tempo fissato per il fatto che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. | 
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| 4 La proposta piacque al re e a tutta l'assemblea. | ||
| 5 Stabilirono di proclamare con bando in tutto Israele, da Bersabea a Dan, che tutti venissero a celebrare in Gerusalemme la pasqua per il Signore Dio di Israele, perché molti non avevano osservato le norme prescritte. | ||
| 6 Partirono i corrieri con lettere da parte del re e dei suoi ufficiali per recarsi in tutto Israele e Giuda. Secondo l'ordine del re dicevano: « Israeliti, fate ritorno al Signore Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, ed egli ritornerà a quanti fra voi scampati dal pugno dei re d'Assiria. | ||
| 7 Non siate come i vostri padri e i vostri fratelli, infedeli al Signore Dio dei loro padri, che perciò li ha abbandonati alla desolazione, come potete constatare. | ||
| 8 Ora non siate di dura cervice come i vostri padri, date la mano al Signore, venite nel santuario che egli ha santificato per sempre. Servite il Signore vostro Dio e si allontanerà da voi la sua ira ardente. | ||
| 9 Difatti, se fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno compassione presso coloro che li hanno deportati; ritorneranno in questo paese, poiché il Signore vostro Dio è clemente e misericordioso e non distoglierà lo sguardo da voi, se voi farete ritorno a lui ». | 
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| 10 I corrieri passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manàsse fino a Zàbulon, ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro. | ||
| 11 Solo alcuni di Aser, di Manàsse e di Zàbulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. | ||
| 12 In Giuda invece si manifestò la mano di Dio e generò negli uomini un pentimento concorde per eseguire il comando del re e degli ufficiali secondo la parola del Signore. | ||
| 13 Si riunì in Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli azzimi nel secondo mese; fu un'assemblea molto numerosa. | ||
| 14 Cominciarono a eliminare gli altari che trovavano in Gerusalemme; eliminarono anche tutti gli altari dei profumi e li gettarono nel torrente Cedron. | 
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| La Pasqua e gli Azzimi | ||
| 15 Essi immolarono la pasqua il quattordici del secondo mese; i sacerdoti e i leviti, pieni di confusione, si purificarono e quindi presentarono gli olocausti nel tempio. | 
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| 16 Occuparono il proprio posto, secondo le regole fissate per loro nella legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano aspersioni con il sangue che ricevevano dai leviti | ||
| 17 perché molti dell'assemblea non si erano purificati. I leviti si occupavano dell'uccisione degli agnelli pasquali per quanti non avevano la purità richiesta per consacrarli al Signore. | ||
| 18 In realtà la maggioranza della gente, fra cui molti provenienti da Efraim, da Manàsse, da Issacar e da Zàbulon, non si era purificata; mangiarono la pasqua senza fare quanto è prescritto. Ezechia pregò per loro: « Il Signore che è buono perdoni | ||
| 19 chiunque abbia il cuore disposto a ricercare Dio, ossia il Signore Dio dei suoi padri, anche senza la purificazione necessaria per il santuario ». | ||
| 20 Il Signore esaudì Ezechia e risparmiò il popolo. | ||
| 21 Così gli Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande gioia, mentre i sacerdoti e i leviti lodavano ogni giorno il Signore con gli strumenti che risuonavano in suo onore. | ||
| 22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti, che avevano dimostrato un profondo senso del Signore; per sette giorni parteciparono al banchetto solenne, offrirono sacrifici di comunione e lodarono il Signore, Dio dei loro padri. | ||
| 23 Tutta l'assemblea decise di festeggiare altri sette giorni; così passarono ancora sette giorni di gioia. | ||
| 24 Difatti il re Ezechia aveva donato alla moltitudine mille giovenchi e settemila pecore; anche i capi avevano donato alla moltitudine mille giovenchi e diecimila pecore. I sacerdoti si purificarono in gran numero. | ||
| 25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti e i leviti, tutto il gruppo venuto da Israele, gli stranieri venuti dal paese di Israele e gli abitanti di Giuda furono in festa. | ||
| 26 Ci fu una gioia straordinaria in Gerusalemme, perché dal tempo di Salomone figlio di Davide, re di Israele, non c'era mai stata una cosa simile in Gerusalemme. | ||
| 27 I sacerdoti e i leviti si levarono a benedire il popolo; la loro voce fu ascoltata e la loro preghiera raggiunse la santa dimora di Dio nel cielo. | ||
|  | Indice |  | 
| 30,1-14 | Invito alla celebrazione della Pasqua c 30 Il cronista si ispira a Nm 9,1-14, dove pure si ritrovano queste due stesse caratteristiche: stato d'impurità e lungo viaggio da farsi. Questa regolamentazione si spiega con le circostanze posteriori all'esilio e la partecipazione dei fedeli della diaspora. | 
| 30,3 | nel tempo fissato: cioè nella data normale del primo mese ( nisan ). | 
| 30,6 | re d'Assiria: sono Tiglat-Pilèser III ( 745-727 ), Salmanàssar V ( 726-722 ) e Sargon II ( 721-705 ). | 
| 30,8 | date la mano al Signore: cioè tornate alla sua alleanza. | 
| 30,9 | Questo appello, affine alle esortazioni del Dt, attesta la preoccupazione per i fratelli israeliti, esuli dalla caduta di Samaria. Al tempo del cronista, si sperava nella riunione di tutta la diaspora ebraica. | 
| 30,15-27 | Celebrazione della Pasqua 30,15 Questa pasqua solenne non segue tanto le prescrizioni di Dt 16 quanto quelle del codice sacerdotale dove gli azzimi finiscono con l'essere congiunti alla pasqua ( cf. Lv 23,5+ ). | 
| 30,17 | Era lo stesso offerente che doveva immolare la vittima ( 
				Lv 1,5; 
				Lv 3,2.8.16 ecc. ). Quando l'offerente non era in stato di purità rituale e in occasione dei grandi sacrifici pubblici ( Ez 44,11 ), questo rito era compiuto dal clero inferiore. | 
| 30,20 | Questo passo è una reazione contro l'interpretazione troppo rigida delle leggi di purità ( cf. Mt 15,1-20p ). | 
| 30,22 | È il « sacrificio di comunione con lodi » di Lv 7,12s. | 
| 30,26 | Il cronista mette in parallelo questa restaurazione del tempio sotto Ezechia e la sua dedicazione sotto Salomone. |